Stavolta la magia la devono fare gli altri. Questa volta il Mago è impotente ed in attesa, come gli altri, degli eventi. Ovviamente quando parliamo di calcio e magia tutti sanno che il riferimento è Flavio Marzullo (30), fantasista che nelle ultime due stagioni ha vestito la casacca del Terracina. E sarebbero dovute essere, si spera saranno, tre perchè Marzullo è stato il primo calciatore ad essere ufficialmente confermato dalla società laziale subito dopo la firma del tecnico Foglia Manzillo. Poi però è successo quello che nessuno si aspettava. A spiegare la situazione, concedendosi in esclusiva alla redazione di NotiziarioCalcio.com, è lo stesso capitano biancoceleste.
Partiamo dall’annuncio della sua riconferma…
“Si, avevo trovato un’accordo di massima con la società e col presidente Saturno, col quale peraltro ho un rapporto eccezionale. Ovviamente si trattava di un accordo da ratificare con la firma che come tutti sanno non può essere apposta che a partire dal prossimo primo luglio. Sono stato tra i primi ad essere contattato per la riconferma e questo mi inorgoglisce perchè significa che la società ha apprezzato quanto ho dato a questa maglia”.
E poi è capitato qualcosa che non vi aspettavate.
“Due giorni dopo è scoppiata la bolla che non ti aspetti, sono arrivate le dimissioni del presidente Saturno, seguite poi dall’addio del tecnico designato Foglia Manzillo ed il progetto si è praticamente fermato. Un progetto che stava partendo in grande stile ed invece ora la situazione è bloccata per vicende extracalcistiche. Il presidente ha dato tanto a questa società ed a questa piazza, non si vinceva da diciassette anni e lui ha ridato un senso di appartenenza alla maglia del Terracina”.
La faccenda è nota, problemi infrastutturali non permettono di usare il Mario Colavolpe. Una situazione incresciosa.
“I tifosi meritano rispetto, il presidente Saturno ha bisogno di essere aiutato ma ci deve essere unità di intenti. Parliamo di una città importante del Lazio. Il Terracina merita di fare campionati importanti e non certo di lottare per la sopravvivenza soprattutto se poi i fattori di rischio, come già detto, provengono da situazioni extracalcistiche”.
Insomma, lei non ha certezze sul futuro?
“No, io non ho nè certezze, nè conferme. Da quando ci siamo stretti la mano non ho sentito più nessuno della società, nè il direttore, nè il presidente. Voglio però essere ancora una volta chiaro: io sono stracontento nel caso ci fosse la possibilità di restare a Terracina e di sposare un progetto vincente ed una squadra competitiva”.
Il suo legame con questa maglia è lampante…
“Sono legato a questa realtà. Nell’ultima stagione ho indossato la fascia di capitano e per me l’esperienza vissuta negli ultimi due anni in biancoceleste è stata fantastica. A livello di squadra abbiamo fatto la storia del Terracina, personalmente ho segnato 31 reti in due stagioni che rappresenta il mio record personale, ed in più ho anche raggiunto il record di presenze con una stessa maglia considerando che ero abituato a cambiare casacca ogni anno”.
E’ dura per lei quindi vivere in questo limbo?
“Mi trovo un attimo spiazzato da quanto accaduto. Posso aspettare sicuramente ma non è una situazione semplice. A me farebbe piacere restare, ho sempre dato la mia disponibilità al presidente Saturno ma, ad oggi, non ho la certezza di poter continuare il progetto importante inizialmente previsto dalla società. Per me è un onore rimanere in una piazza come quella di Terracina ma tutte queste cose al momento, per le note vicissitudini, non contano perchè è tutto fermo”.
Ci conceda l’ultima risposta. Sirene di altri club già avranno cominciato a cantare per concupirla, cosa ci può dire?
“Qualche chiamata l’ho ricevuta, diversi club mi hanno cercato ma aspetto che la situazione a Terracina si evolva prima di prendere una decisione. Scadenze? Mi creda, non ho intenzione di fornire scadenze. Non voglio che qualcuno possa pensare che siano degli ultimatum. Ripeto, finchè posso attendo il Terracina ma ho avuto diverse proposte che dovrò valutare”.
www.notiziariocalcio.com