Tasso alcolemico oltre i limiti di legge, circa 0.70 milligrammi per litro di sangue, e presenza di stupefacenti nel sangue. Sono i risultati delle analisi effettuate sul 23enne di Formia, Nicola C., che a bordo di una Honda Hornet lo scorso 31 agosto investì e uccise il 29enne di Formia Angelo Capolino mentre, sulle strisce pedonali, attraversava la strada Flacca sul litorale di Sant’Agostino.
Non solo dunque l’alta velocità rilevata dagli agenti della Polizia Stradale di Formia ma anche uno stato di alterazione psicofisica dovuta a consumo di alcol e stupefacenti sarebbero alla base dell’investimento mortale che, solo per una questione di fortuna, non si è trasformato in una tragedia di dimensioni maggiori considerato che al momento dello schianto, il giovane era in compagnia di altri amici con cui aveva appena trascorso la serata in un ristorante lì nei pressi.
Un dramma su cui nei giorni scorsi si è espresso anche il primo cittadino di Formia Sandro Bartolomeo in una lettera al collega di Gaeta Mitrano tesa a fare “fronte comune” per migliorare le condizioni delle strade del comprensorio ma, soprattutto, su cui hanno detto la loro gli operatori della piana di Sant’Agostino segnati ogni estate, ma non solo, da incidenti stradali spesso dovuti all’eccessiva velocità dei mezzi in transito. Basti ricordare solo un anno fa, poco prima di Ferragosto, la morte della 23enne Rosa Falco anch’essa vittima di un investimento. Autovelox, dossi, semafori o velok, quei rilevatori in successione che tendono a scoraggiare gli eccessi di velocità, le soluzioni avanzate dagli operatori balneari e dai ristoratori della zona stanchi di dover fare i conti con nuovi incidenti spesso con esito mortale.
Ad aggiungere dolore, poi, va segnalato che alcuni giorni dopo i funerali del 29enne, una minacciosa telefonata ha scosso ulteriormente la già provata famiglia del ragazzo vittima dell’investimento. “Rendetevi conto di quello che state facendo”, riferendosi all’incidente di qualche giorno prima, sarebbe stato detto ai famigliari che immediatamente si sono reati presso la Polizia Stradale per esporre denuncia contro anonimi. Anche in questo caso sono in corso ulteriori accertamenti per individuare chi si sia reso protagonista di un gesto tanto insulso quanto privo di ogni umana pietà.
fonte:http://www.h24notizie.com/news/2014/09/11/gaeta-tragedia-santagostino-alcol-e-stupefacenti-nel-sangue-dellinvestitore-telefonata-di-minacce-alla-famiglia-della-vittima/