l Collegio dei Docenti e tutta la comunità del “Caboto” denunciano che ad oggi, 12 settembre, a due giorni dall’inizio dell’Anno Scolastico mancano venti aule per accogliere oltre 400 alunni che il 15 settembre dovranno iniziare le lezioni!
Si è arrivati a questo punto nonostante già da diversi anni il Dirigente del “Caboto”, Prof. Salvatore Di Tucci, ha segnalato con decine di lettere indirizzate alla Provincia di Latina e al Comune di Gaeta la necessità di aule dove accogliere gli studenti in quanto l’istituto, stava crescendo, e il numero degliiscritti portava le classi a 38 (con un incremento di 5 nel solo ultimo anno) che, unite alle 5 dell’indirizzo Professionale, diventavano 43 per l’A.S. 2014/2015. Tale incremento deriva dall’ eccellenza dell’Offerta Formativa, riconosciuta da tutto il sistema di istruzione pubblica nazionale e dai reali sbocchi occupazionali che sta producendo nonostante il periodo di crisi.
Nonostante ciò negli anni passati non sono state mai attuate soluzioni programmate, ma solo strategie dell’ultima ora che non hanno portato ad un reale reperimento degli spazi necessari per svolgere la didattica del “Caboto”, ma ci si è limitati ad interventi tampone individuando dei locali provvisori dove far svolgere le lezioni.
La soluzione individuata dalla Provincia di spostare la sede dell’Istituto “ Fermi” preso la struttura di “Calegna”, ha sortito la reazione oltre che del “Fermi” anche dell’intera Assise Comunale di Gaeta che, però, ad oggi, non ha dato soluzioni alternative né ha fornito una concreta disponibilità per venire incontro alle esigenze degli alunni del “Caboto” e contestualmente consentire al “Fermi” di mantenere la propria sede storica.
Del resto, nonostante i ripetuti solleciti degli ultimi anni, dove le ragioni didattiche e giuridiche che impongono la vicinanza delle aule ai laboratori della sede Centrale o la realizzazione di nuovi laboratori in altre possibili sedi per il “Caboto”, non è stata soddisfatta dalla Provincia, Ente preposto all’edilizia scolastica delle Scuole Superiori! Al momento la situazione è la seguente:
a) Il Caboto ha bisogno di locali vicini alla sede di Piazza Trieste ove sono ubicati i laboratori, ben 14, irraggiungibili per i propri alunni qualora le aule fossero ubicate lontane da tale sede;
b) il “ Fermi” non vuole spostarsi dalla propria sede storica per raggiungere la nuova scuola di Calegna, dove già da qualche anno sono ospitate alcune loro classi;
c) il Sindaco di Gaeta continua a sostenere di non avere aule disponibili presso gli edifici scolastici vicini a Piazza Trieste per venire incontro alle esigenze delle due scuole superiori “Caboto” e “ Fermi”.
Morale della favola oltre 400 alunni lunedì non avranno aule disponibili. Questa è la situazione paradossale in cui si trovano gli alunni del “Caboto”! A quanto pare lavorare e far bene il proprio dovere, dare lustro alle istituzioni ed al territorio e, soprattutto, contribuire con efficienza ed efficacia alla formazione dei nostri figli, non paga. Quello che fino ad ora ha portato successo è lo schieramento dei poteri forti della città contro questo Istituto.
L’indifferenza con cui sono state accolte finora le richieste del “Caboto” appare altamente proditorio nei confronti degli studenti, delle famiglie e del personale della scuola. Il persistere in questa situazione è insostenibile anche perché la popolazione scolastica del “Caboto”, composta nella prevalenza da pendolari provenienti da ben 33 comuni, non può fare doppi turni perché non avrebbe i mezzi di trasporto per ritornare presso le proprie abitazioni. Un consono utilizzo delle risorse già presenti sul territorio potrebbe risolvere il problema: è soltanto una questione di volerlo fare!
Le aule non mancano in quanto la popolazione scolastica si è ridotta notevolmente negli ultimi anni, una più ampia visione politica, una capace valorizzazione delle risorse ed una razionalizzazione degli edifici scolastici, con la giusta sinergia fra le componenti politiche, sociali e amministrative, risolverebbero celermente ed egregiamente la contingente situazione edilizia delle scuole di Gaeta senza ulteriore aggravio economico a carico degli Enti. Se tutto ciò non viene preso, o non si vuole prendere, in considerazione, non volendo assolutamente supporre l’incompetenza, viene spontaneo pensare che vi sia un proponimento volutamente penalizzante nei confronti dell’ Istituto “Caboto.
Il Collegio dei Docenti, il personale tutto, gli studenti, le famiglie degli studenti, gli amici ed i sostenitori dell’ Istituto “Caboto” di Gaeta non ci stanno, e questa volta intendono far sentire forte la propria voce. Intanto verranno coinvolte le Istituzioni superiori nella persona del Ministro competente e del Presidente del Consiglio e, a seguire, sono previste altre iniziative per denunciare l’insostenibilità della situazione affinché si ponga immediato rimedio.
Grave preoccupazione viene inoltre manifestata dalla Dirigenza del Caboto e dagli stessi docenti che temono di non poter più controllare, come finora hanno fatto, una situazione esplosiva considerato che gli alunni ed i genitori non la tollerano più!
Per Il Collegio dei Docenti
La Commissione per l’Edilizia Scolastica
Al Presidente della Provincia di Latina
All’Assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Latina
Al Dirigente del Settore Politiche Scolastiche della Provincia di Latina
Al Sindaco del Comune di Gaeta
Ai membri della Giunta Comunale del Comune di Gaeta
Ai Consiglieri Comunali del Comune di Gaeta
Al Sig. Prefetto di Latina
Al Questore di Latina
Al Direttore Generale dell’USR Lazio