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21 Dic 2024, Sab

FORMIA:“Caso Valerio”, chiesta l’archiviazione per il sindaco Bartolomeo per il reato di diffamazione

Verso l’archiviazione
Il pubblico ministero della Repubblica di Cassino Barbara Affinita ha chiesto l’archiviazione del fascicolo d’indagine relativo al reato di diffamazione che il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo avrebbe commesso nei confronti del consigliere comunale Giovanni Valerio. Indagini scaturite dopo le denunce formalizzate proprio da Valerio ai carabinieri e sulle quali la magistratura ha iniziato ad indagare. Nessun reato, dunque, secondo la pubblica accusa. Perciò è stata richiesta l’archiviazione, alla quale è però seguita immediata l’opposizione della controparte, e cioè l’attuale consigliere comunale di minoranza, prima in maggioranza, Giovanni Valerio. Sarà ora il giudice a decidere se accettare la richiesta del Pm e archiviare il caso, oppure proseguire col processo.
“Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo”
“Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo”
L’antefatto
Un caso scottante, delicato, nel quale era intervenuto anche il Prefetto di Latina Antonio D’Acunto. Tutto comincia il 22 ottobre scorso quando il consigliere Giovanni Valerio comunica ufficialmente il suo passaggio in minoranza, dopo essere entrato in Consiglio comunale con 258 voti ottenuti a sostegno di Bartolomeo sindaco. Un provvedimento necessario secondo il primo cittadino che, appellandosi alla Carta di Pisa, appena sottoscritta dall’amministrazione, in nome della legalità, ritiene incompatibili con l’azione di governo i rapporti professionali che legano l’avvocato Giovanni Valerio con alcuni esponenti di famiglie storicamente legate alla criminalità organizzata a Formia.
Eppure solo nelle settimane successive si comprende come nel motivare la richiesta di dimissioni dalla maggioranza e dalle commissioni consiliari di cui fa parte Valerio, il sindaco faccia riferimento ad una indagine della Dda di Roma, di cui sarebbe venuto a conoscenza direttamente dal prefetto di Latina secondo quanto poi riferito da Valerio, sulla compravendita di terreni in località Acerbara. Un’area individuata dal sindaco come quella a maggiore speculazione edilizia nei progetti di piano regolatore della precedente amministrazione guidata da Michele Forte, nella quale Valerio era consigliere nel gruppo degli Autonomi con Eleonora Zangrillo, Totò Calvano, Maurizio Tallerini, Sabino Delle Donne e Pietro De Meo.
*Loredana Martellucci*
*Loredana Martellucci*
Una rivelazione emersa da alcune intercettazioni ambientali, durante un colloquio a tre andato in scena a metà ottobre, dove oltre al sindaco e a Valerio c’è anche la delegata alla “Tutela della salute e del benessere della donna e del bambino: prevenzione e promozione”, nonché ai “rapporti con Enti e istituzioni interessati” Loredana Martellucci, zia del consigliere. Incontro nel quale Bartolomeo rivela di essere a conoscenza dell’indagine che riguarda la criminalità organizzata e la compravendita di terreni all’Acerbara, informando Valerio che a decidere per la sua destituzione da consigliere di maggioranza sia arrivato anche il parere, come detto, del Prefetto di Latina.
*Il prefetto di Latina Antonio D’Acunto*
*Il prefetto di Latina Antonio D’Acunto*
E sarà proprio la pubblicazione delle registrazioni ambientali, il 18 novembre scorso, a chiarire l’equivoco. Perché fino ad allora, dopo indiscrezioni emerse a seguito di riunioni di maggioranza e di una intervista rilasciata da Valerio, il 7 novembre il sindaco smentisce quanto poi rivelato proprio dalle registrazioni, affermando: “E’ pura fantasticheria che nell’incontro che ho avuto con lui (il prefetto, ndr) si sia parlato di indagini presunte. Ho informato il prefetto D’Acunto della situazione che si era venuta a determinare e della decisione di escludere dalla maggioranza Valerio. Il prefetto ne ha semplicemente preso atto. Si è poi parlato d’altro e nello specifico, di beni confiscati alle mafie che intendiamo restituire alla città. Sulla verità di quanto dico, chiamo a testimoni il Questore, il colonnello dei Carabinieri e della Finanza che erano presenti all’incontro”.
*Terreni all’Acerbara*
*Terreni all’Acerbara*
Il 29 novembre, con un comunicato stampa, il capo di gabinetto del prefetto di Latina Antonio D’Acunto, precisa che: “Il prefetto così come gli altri componenti della riunione (il questore di Latina e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di Finanza, ndr) non hanno formulato alcuna valutazione sulla possibilità di chiedere le dimissioni al consigliere Valerio dalla carica”.
Insomma, nonostante le smentite preventive del 7 novembre, le registrazioni ambientali effettuate segretamente da Valerio, come egli stesso ricorda in una nota inviata al Prefetto, pubblicate il 18, chiariscono come il sindaco abbia invece invogliato Valerio alle dimissioni perché consigliato proprio dal prefetto. Un fatto per il quale il sindaco è poi stato denunciato anche per concussione dallo stesso Valerio. Ma questa è un’altra indagine sulla quale non si conoscono ancora gli sviluppi.
*Ex D’Agostino in località Le Fosse*
*Ex D’Agostino in località Le Fosse*
Il caso Valerio e il Sistema Formia e Le Fosse
Ormai del caso Valerio non si parla quasi più, visto che l’attenzione dell’opinione pubblica è esclusivamente concentrata su altri sviluppi giudiziari, quelli relativi al Sistema Formia. Dove politici, tecnici, imprenditori, funzionari, dipendenti comunali, in 20 per ora, ma potrebbero alla fine essere circa 50, forniscono una cartina tornasole del modus operandi all’interno del Comune di Formia, all’insegna della corruzione, concussione, truffa, peculato, abuso e falso, in concorso tra loro e a vario titolo. Eppure l’indagine della procura di Latina, Pm Giuseppe Miliano, ribattezzata Sistema Formia, in qualche modo riprende le fila del caso Valerio, visto che fanno parte del fascicolo sia la denuncia dell’ex consigliere Totò Calvano che riferisce ai carabinieri che “il referente della famiglia Bardellino è Giovanni Valerio”, e sia l’indagine sulla lottizzazione Le Fosse sulla quale il dimissionario cerimoniere del sindaco Bartolomeo nel 2012 affermava: “là l’impiccio ce l’ha fatto fare lui … Sandro Bartolomeo”.
In merito a quest’ultima posizione il sindaco ha già replicato con una nota ufficiale, affermando tra le altre cose: “ … il pm procedente, enucleando passi dell’inchiesta condotta dalla Dda (quella poi archiviata, ndr), arriva a sostenere che non vi è stato alcun ruolo da parte di noi tre (Francesco Carta, Francesco Occipite Di Prisco e Sandro Bartolomeo, ndr) in nessun atto di rilevanza penale. Anzi, sostiene la regolarità amministrativa e la legittimità di ogni atto relativo al Prusst ‘Le Fosse’”.
*Rosy Bindi alla festa del Pd a Formia*
*Rosy Bindi alla festa del Pd a Formia*
Per quel che riguarda l’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata da Valerio invece quest’ultimo ha affermato: “ … per quanto mi risulta non ci sono indagini sul mio conto tra Cassino, Napoli, Roma e Latina. Relativamente alla richiesta di archiviazione per Bartolomeo, invece, ritengo che la magistratura ed il lavoro dei magistrati vanno rispettati sempre e comunque”. Insomma Valerio considera non ancora chiusa la vicenda e commenta anche la recente festa del Pd a Formia e in particolare la serata che ha visto protagonisti la presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e il sindaco di Formia. “Alla festa del partito democratico ė stata spostata ancora una volta l’attenzione sul polverone alzato ad arte da qualcuno sulla zona dell’Acerbara. Ma nessuno ha invece raccontato a Rosy Bindi lo scempio che si stava tentando di far realizzare a qualcuno sulla collina in zona Le Fosse, votato in commissione ed in Consiglio comunale. Infatti alcuni terreni interessati dalla mega edificazione sono stati sequestrati alla criminalità organizzata dalla Dda di Napoli. Nella festa del Pd, dove si è parlato di camorra, Bartolomeo ha continuato a menzionare l’Acerbara ma ha dimenticato di ricordare lo scempio del Prusst Le Fosse, oggi nuovamente oggetto di indagine e di sequestri, e sul quale già nel marzo del 2008, prima della mia candidatura ed elezione in Consiglio, denunciavo quanto stava avvenendo in un comunicato stampa relativamente al piano del commercio che tra le altre cose interessava anche Le Fosse”.
Formia, Municipiofonte:http://www.h24notizie.com/news/2014/09/15/caso-valerio-chiesta-larchiviazione-per-il-sindaco-di-formia-per-il-reato-di-diffamazione/

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