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20 Dic 2024, Ven

Gaeta :L’Istituto ‘Caboto’ a corto di aule, il dirigente scolastico scrive al Governo!

gaeta-nauticoEgregio Sig. Presidente del Consiglio,
Egregio Sig. Ministro,

il dirigente dell’IISS. “G Caboto” di Gaeta (LT), gli alunni, i genitori degli alunni, i docenti, il personale amministrativo per il tramite del Dirigente Prof. Salvatore Di Tucci e dei docenti membri della Commissione appositamente costituita, intendono rappresentare alle SS.LL. la situazione paradossale incui si trova l’intera Comunità del “Caboto”.Pur essendo a conoscenza che gli impegni cui sono sottoposti le SS.LL. sono ben più importanti e gravosi, gli scriventi sono consapevoli di quanto stia Loro a cuore il servizio di istruzione e quante e quali siano le energie che si stanno profondendo affinché proprio dalla scuola possano porsi le basi per una ricrescita culturale ed economica del nostro paese.Ebbene ciò che sta accadendo presso l’IISS. “G Caboto” di Gaeta è in controtendenza, in quanto si pone in netta antitesi con quelli che sono i Suoi obiettivi Sig. Presidente del Consiglio, ed i Suoi Sig. Ministro.

La storia dell’Istituto inizia 160 anni fa, essendo stato istituito nel 1854 in Gaeta, e rimasto, da allora, l’unico Istituto Tecnico Nautico (ora Trasporti e Logistica) di riferimento in un territorio posto a metà strada tra le città di Roma e di Napoli, contribuendo, per oltre un secolo, a formare la “gente dimare” e costituendo un centro formativo che ha consentito per decenni, e continua a consentire, sbocchi lavorativi ai giovani diplomati della scuola che hanno un’immediata prospettiva lavorativa. Un’ altissima percentuale degli Ufficiali della Marina Mercantile Italiana hanno conseguito il diplomapresso questa Scuola.L’Istituto, inoltre, nell’ultimo trentennio ha svolto un ruolo di tutto rilievo nel sistema dell’Istruzione nautica italiana e non solo, collaborando con la Direzione Generale per l’Istruzione Tecnica del MIUR nella elaborazione dei Progetti Assistiti di Revisione dell’Istruzione Nautica denominati “Orione” (1986) e “Nautilus” (1994) fino a dare con i suoi docenti totale supporto al Gruppo di Lavoro per l’elaborazione delle Competenze in esito del settore Trasporti e Logistica di cui alla Direttiva n. 4 del 16/01/2012.

Negli ultimi due anni, in seguito all’Atto n. C(2013)1546 Final che ha avviato la Procedura di Infrazione contro l’Italia per “presunte carenze del sistema italiano di istruzione e formazione della Gente di Mare”, questo Istituto è stato ancora una volta chiamato dalla citata Direzione Tecnica a portare il suo contributo per il superamento della Procedura di Infrazione, fungendo da supporto anche agli altri Istituti.Quest’anno, però, il “Caboto” sta vivendo uno dei momenti più mortificanti della sua storia! A tutt’oggi, 17 settembre, ben 20 classi non hanno un’aula che le accolga!

Da diversi anni si è registrato un incremento delle iscrizioni derivante, fra l’altro, oltre che dall’unicità del settore formativo sul territorio, anche dalla qualità dell’Offerta Formativa, riconosciuta da tutto il sistema di istruzione nazionale, nonché da quello produttivo che ancora assicura l’inserimento immediato nella filiera occupazionale.Eppure, nonostante il Dirigente del “Caboto” abbia segnalato, negli anni, costantemente e coerentemente con le esigenze, attraverso decine di lettere indirizzate alla Provincia di Latina e al Comune di Gaeta, la necessità delle aule dove accogliere gli studenti si è arrivati ad una situazione parossistica.

Negli scorsi anni non sono state mai attuate dagli organismi preposti soluzioni programmate, ma soltanto strategie dell’ultima ora che non hanno consentito un reale reperimento degli spazi necessari per svolgere la didattica, limitandosi ad interventi tampone, con la semplice individuazione di “locali”provvisori dove far svolgere le lezioni.Ultimamente e con la solita “strategia dell’ultima ora” la Provincia di Latina con nota del 28 luglio 2014
Prot. 49028 ha indicato, come soluzione, il trasferimento degli alunni del vicino Istituto “Fermi” ad una struttura di sua proprietà ubicata nello stesso Comune di Gaeta in località “Calegna”, per fare “spazio”al “Caboto”. Tale intervento non accettato dal “Fermi” è oggetto di un immediato ricorso al Tar ancora in fase di decisione. Da allora la Provincia di Latina non ha adottato alcun ulteriore provvedimento atto a soddisfare le reali esigenze di questo Istituto, benché abbia avuto contatti in merito anche con il Comune di Gaeta.

Il risultato finale é che oggi ancora non ci sono aule disponibili per tutti gli alunni .Questa è la situazione paradossale in cui si trovano gli alunni del “Caboto”, ad anno scolastico già iniziato, che abbiamo voluto rappresentare alle SS.LL.! A quanto pare lavorare e far bene il proprio dovere, dare lustro alle istituzioni ed al territorio e, soprattutto, contribuire con efficienza ed efficacia alla formazione dei nostri figli, non paga. L’indifferenza con cui sono state accolte finora le richieste di questo Istituto appare altamente proditoria nei confronti degli studenti, delle famiglie e del personale della scuola.
Il persistere in questa situazione è insostenibile per la popolazione scolastica del “Caboto” e per chi ha a cuore, come gli scriventi e come Lei Sig. Presidente e Lei Sig. Ministro, la formazione culturale e professionale dei nostri giovani. Un consono utilizzo delle risorse già presenti sul territorio potrebbe risolvere il problema, è soltanto una questione di volerlo fare!

Le aule non mancano sul territorio, quindi, una più ampia visione politica, una capace valorizzazione delle risorse ed una razionalizzazione degli edifici scolastici di Gaeta, con la giusta sinergia fra le componenti politiche, sociali e amministrative risolverebbero celermente ed egregiamente la contingente situazione edilizia delle scuole, con vantaggio unico ed esclusivo per i giovani cittadini che vogliono superare l’ impasse in cui li abbiamo fatti trovare e per un ausilio allo sviluppo dell’economia territoriale e nazionale.Se tutto ciò non è stato preso o non si è voluto prendere in considerazione, non volendo assolutamente supporre l’incompetenza, può spontaneamente far pensare che vi sia un totale disinteresse per il corretto svolgimento del servizio di istruzione, fondamentale per la crescita culturale ed economica del nostro paese.

Grave preoccupazione deriva inoltre dal fatto che l’intera comunità del “Caboto” è in forte fermento e che vi è il fondato timore di non poter più controllare e gestire, come finora si è riusciti a fare, tale situazione, considerato che gli alunni ed i genitori non la tollerano più!Per chi ha svolto sinora bene il proprio lavoro, anche allertando con largo anticipo l’amministrazione competente, trovarsi in questa situazione è veramente mortificante in quanto, oltre all’avvilimento ed allo scoramento derivante dall’ impossibilità ad erogare correttamente il servizio di istruzione, vi è
anche l’onta di dover sopportare, impotenti, le proteste giuste e legittime di chi avrebbe diritto ad un regolare svolgimento del tempo scuola.

Per chi da sempre educa i futuri ufficiali, che dovranno applicare e far applicare norme e regole, preoccupandosi di infondere il senso del dovere, il rispetto dei ruoli e dell’Istituzioni, l’indifferenza amministrativa, il disinteresse nei riguardi delle necessità della Scuola, rende difficile proprio l’azioneeducativa nei confronti dei nostri giovani che chiedono di essere rispettati, educati e guidati verso un futuro migliore.
Siamo convinti che è un dovere delle Istituzioni costruire i futuri cittadini.Pertanto ci si rivolge alle SS.LL., Egregio Sig. Presidente ed Egregio Sig. Ministro, affinché si voglia raccogliere la richiesta di aiuto Loro rivolta nell’interesse dei nostri “ragazzi” per soddisfare adeguatamente le loro legittime istanze ed aspirazioni di una regolare attività scolastica.

 

 Comunicato Stampa

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