L’osservatorio permanente comunale sulla legalità e la lotta alla mafia, istituito dal Comune di Formia, e approvato dal Consiglio comunale il 29 settembre scorso, non avrà al suo interno alcun esponente delle forze dell’ordine, della Prefettura e della Questura. Il nascente organismo sarà infatti composto solo da associazioni che operano nel mondo della lotta alla criminalità organizzata nel comprensorio, più il sindaco di Formia.L’idea, in principio, era quella di coinvolgere anche esponenti della Prefettura o comandanti provinciali o locali delle forze dell’ordine che potessero interagire con l’associazionismo e la politica nel fronteggiare il dilagare della camorra in particolare nel sudpontino. Vista anche la gravità del fenomeno che pervade la Provincia di Latina e in particolare proprio l’area del Golfo di Gaeta, come peraltro recentemente confermato dal presidente della commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, che proprio nel sudpontino ha preannunciato a partire dalle prossime settimane una specifica attività di contrasto della direzione distrettuale antimafia di Roma.Eppure la proposta di coinvolgimento non è stata accettata, da una parte perchè ad un tavolo di coordinamento interforze provinciale tutte le forze di sicurezza e istituzionali già ne fanno parte, dall’altra perchè non possono evidentemente essere loro a fornire informazioni alle associazioni, ma casomai il contrario. Per questo motivo si sono resi disponibili alla collaborazione nella misura in cui l’osservatorio formiano saprà essere di supporto alla loro specifica attività nella lotta alla criminalità organizzata. Certo quanto efficace possa essere il nascente organismo in un territorio dove semmai c’era bisogna di una direzione distrettuale antimafia specifica viste le dimensioni che assunto in fenomeno mafioso lo sapremo nelle prossime settimane quando l’osservatorio si organizzerà.Per adesso ancora non si conoscono quante e quali associazioni faranno parte dell’osservatorio. L’invito a fornire i dettagli per l’adesione è arrivato all’associazione “Caponnetto”, alla fondazione “Caponnetto”, alla “Rete per la legalità – sportello antiusura”, a “Sos Impresa”, a “Libera Formia”, alla “Cooperativa Programma 101”, alla “Confcommercio”, all’”Unindustria Latina”, al “Cna – Formia” e alle sigle sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Silp-Cgil.