Condannato ad un anno e due mesi per aver simulato il furto del proprio gommone nel porto di Formia nel 2009. E’ quanto ha deciso il tribunale di Civitavecchia nei confronti del 59enne Pietro Bellora, a seguito delle risultanze emerse dalle indagini svolte dai carabinieri della stazione e dalla Locamare di Formia, diretta a quel tempo rispettivamente dai comandanti Mario Esposito e Marco Vigliotti.
Tutto inizia nel giugno del 2009, quando il 59enne Pietro Bellora, residente in Spagna ma domiciliato a Roma, denuncia al comando dell’Arma dei carabinieri di Fiumicino, il furto di un gommone di 9 metri sul quale, inoltre, erano custoditi 7mila e 300 euro in contanti. La delega alle indagini fu affidata quindi per competenza territoriale dalla Procura di Latina ai militari e agli uomini della Guardia Costiera di Formia.
L’uomo, sosteneva di essere partito dal porto di Fiumicino, per approdare a Formia la sera del 3 giugno dove, dopo l’approdo, decideva di cenare al ristorante Zi Anna al molo Azzurra. Ma le indagine coordinate dai due corpi militari inquirenti hanno chiarito una realtà ben diversa. Infatti, il gommone di cui era stato denunciato il furto, a Formia non c’era mai arrivato, perché ormeggiato in quel momento in Sicilia. Inoltre in quei giorni, le banchine erano tutte occupate in occasione delle festività di Sant’Erasmo.
A fronte della richiesta di condanna a tre anni della pubblica accusa, il 59enne, come detto, è stato condannato a un anno e due mesi.
fonte:http://www.h24notizie.com/news/2014/10/09/formia-finge-il-furto-del-proprio-gommone-e-di-oltre-settemila-euro/