Interruzione
20 Dic 2024, Ven

Estorsione a Monte San Biagio, gli arrestati dal gip. E intanto la polizia di Fondi continua a scavare

Compariranno davanti al gip Mara Mattioli per l’interrogatorio di garanzia alle dieci di oggi lunedì 20/10/2014, i due uomini arrestati venerdì mattina a Monte San Biagio dagli agenti del Commissariato di Fondi con la pesante accusa di estorsione aggravata in concorso.
Il 28enne fondano Paolo Manna, assistito dall’avvocato Guglielmo Raso, ed il 39enne ciociaro d’origine rom Errico De Silvio, secondo le indagini, avrebbero preteso da un pastore monticellano 20mila euro in contanti in cambio – letteralmente – della vita. Una somma da consegnare in più tranche, ma alla fine mai vista: venerdì, in occasione della consegna della prima mazzetta di denaro, filmata dagli uomini del vicequestore Massimo Mazio, dopo un breve inseguimento la coppia di “emissari” è finita nel sacco.
Manna, pregiudicato noto agli archivi delle forze dell’ordine per questioni di droga, e De Silvio, pluripregiudicato di Sora uscito dal carcere solo dallo scorso maggio, dopo un’altra vicenda d’estorsione, dal pomeriggio dell’arresto sono stati associati presso la casa circondariale di Latina.
Intanto, le indagini non sono certo finite. La polizia è alla ricerca del presunto mandante delle ripetute intimidazioni al pastore di Monte San Biagio al centro della storia, vittima prima di minacce di morte, poi del tentato taglieggiamento conclusosi con gli arresti di quelli che ad oggi sono considerati semplice manovalanza.
Gli investigatori non lo dicono, ma ulteriori, decisive svolte potrebbero anche arrivare a breve. Soprattutto considerando che, ormai da mesi, il quadro a loro disposizione appare ben delineato: all’origine di tutto, hanno detto in conferenza stampa, potrebbe esserci un’antica faida tra due famiglie di pastori, andate da anni in collisione per diatribe personali e dispute sui pascoli.
Una “guerra rurale” fatta di episodi in serie, raccolti ed attenzionati col tempo dagli agenti di Fondi. Per un puzzle in cui è saltato fuori, sullo sfondo, pure un omicidio senza colpevoli. Un giallo non necessariamente collegato in maniera diretta alle attuali vicende di cronaca, ma che potrebbe aver contribuito ad alimentarle. Sangue versato all’inizio degli anni Novanta con l’esecuzione di un pastore. Sangue a cui quest’anno, da quel che si è andato palesando, avrebbe potuto aggiungersene altro.
QUEL MORTO DAL PASSATO – I lontani riverberi di un colpo di fucile ed un delitto irrisolto, a fare da (lontano) scenario alla faida tra pastori finita tra le pieghe delle indagini. A partire dalla denuncia della vittima, nei mesi gli agenti del vicequestore Mazio hanno ripercorso il sottile filo rosso che ricollega vicende vecchie di almeno un quarto di secolo. “Incendi boschivi dolosi, strani furti di attrezzi da lavoro, avvelenamento di bestiame”, dicono dal Commissariato. Da cui, mantenendosi estremamente sul generico, hanno parlato anche di altro: “vecchi casi di omicidi irrisolti”. Non una parola di più. Eppure, guardando a ritroso, un’idea sugli “omicidi irrisolti” prospettati è semplice farsela. Andando per esclusione e focalizzandosi per ambito – ma non solo – un’ipotesi più che attendibile c’è. Al singolare, però. Nella vicenda, infatti, ci si è infatti imbattuti nell’omicidio Minchella, avvenuto all’alba degli anni Novanta alla periferia di Fondi. La vittima, un pastore di Monte San Biagio, venne freddata con una fucilata al torace mentre si trovava ai piedi di un albero nei pressi della “Macchina vecchia di Pantano”, a due passi dal Lago. Senza nulla di concreto, all’epoca le indagini di carabinieri e polizia finirono per arenarsi inesorabilmente. Nessun colpevole, per un crimine che rimane ancora oggi un mistero. E che dopo tanti anni è tornato, quantomeno incidentalmente, sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori.
 
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http://www.h24notizie.com/news/2014/10/19/estorsione-monte-san-biagio-gli-arrestati-dal-gip-e-intanto-la-polizia-di-fondi-continua-scavare/

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