L’Associazione AIAC di Firenze ricorda ai tecnici l’obbligatorietà dei crediti formativi
Allenatori, corsi di aggiornamento anche nel 2015
Mentre non si spengono le polemiche tra il comitato di Frosinone e Renzo Ulivieri
Il Settore Tecnico FIGC, in adeguamento a quanto previsto dall’articolo 27 della Coaching Convention per cui ogni allenatore con qualifica riconosciuta a livello europeo (Uefa B, Uefa A e Uefa Pro) deve frequentare almeno 15 ore di aggiornamento ogni tre anni, ricorda l’obbligatorietà dei corsi di aggiornamento anche per il 2015. Si può ottenere il rinnovo della licenza anche solo partecipando ai corsi di aggiornamento organizzati territorialmente dall’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC). In tal caso, dopo aver aggiornato i propri dati e verificato la regolarità dei propri pagamenti al Settore Tecnico (saldando eventuali morosità attraverso un bollettino di conto corrente postale), coloro che non intendano aggiornarsi online preferendo la partecipazione ai corsi organizzati dall’AIAC dovranno scegliere, cliccando sull’apposito pulsante sul sito, l’opzione “Invia la richiesta per seguire il corso territoriale”. In presenza di tali richieste l’AIAC, attraverso le proprie strutture periferiche, provvederà ad organizzare i corsi a livello locale, pubblicando direttamente sul proprio sito internet il calendario degli eventi formativi.
Intanto non si spegne la diatriba tra l’AssoAllenatori di Frosinone, all’indomani delle elezioni delle cariche regionali e provinciali, ed il presidente nazionale Renzo Ulivieri: una polemica accesa, come si evince da un duro articolo pubblicato proprio sul sito ufficiale dell’associazione ciociara, secondo cui i voti assegnati a Fraioli e all’avvocato De Simone sono l’espressione di “pulizia e democrazia contro i palazzi del potere che negano le assemblee ed il diritto di parola e critica, dopo 8 mesi di un assurdo e brutale commissariamento”. Parole che saranno sicuramente indigeste al presidente nazionale Ulivieri. Un inizio d’anno davvero amaro per i vertici nazionali AIAC. Uno scenario che deve indurre a serie riflessioni tutto il movimento laziale.
Il tutto mentre Sergio Roticiani è diventato il nuovo presidente dell’AssoAllenatori del Lazio: con un totale di 260 voti ha battuto il candidato rivale Paolo De Simone, che ha raccolto 77 preferenze.
Roticiani si è imposto nei comitati di Roma, Viterbo, Rieti e Latina, mentre a Frosinone ha prevalso il rivale (37 voti per Roticiani, 58 preferenze per De Simone). Salta quindi agli occhi il dato in controtendenza nel comitato di Frosinone che ha voluto sostenere la candidatura dell’avvocato De Simone, in accesa polemica con i vertici nazionali dell’AIAC, ai quali vengono rimproverate “le prepotenze” ed il voler “perseguire la via del conformismo, ovvero del cambiamento in peggio”, come si legge ancora sul sito locale.
Elezioni regionali che erano state già precedute da un lungo commissariamento dal 7 aprile scorso, quando il presidente nazionale Renzo Ulivieri aveva scalzato dal trono il referente regionale Alberico Marchesi, nominando commissario del Lazio il presidente Roberto Bellomo, per “manifesto esiguo numero degli associati, scarsa efficienza organizzativa ed inefficiente operatività” come motivato dalla sede nazionale.
Eletti comunque i nuovi presidenti di ogni singola provincia: a Roma si è imposto Gianvito Piglionica con con 113 voti, a Viterbo è tornato di nuovo in auge l’ex presidente Otello Settimi che ha raccolto all’unanimità 59 voti, a Frosinone grande affluenza elettorale con un avvincente duello tra i due candidati presidenti, con l’uscente presidente Ermanno Fraioli che l’ha spuntata con 59 preferenze sul rivale Maurizio Rossi (37 voti), a Rieti l’unico candidato era Stefano Valentini che ha raccolto 19 voti, unico candidato anche a Latina con Alessandro Parisella che è stato eletto con 16 preferenze su appena diciotto votanti (2 schede nulle). A Latina solo il 21% degli allenatori aventi diritto al voto si è recato alle urne, a conferma dell’ormai totale disinteresse dei tecnici pontini verso l’associazione provinciale: un comitato ormai con pochi adepti e tutto da ricostruire. Dalle ceneri.