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19 Dic 2024, Gio

Da Pino Simeone la richiesta di chiarimento a Caporossi sull’Atto Aziendale Asl

Il cons.re regionale Pino Simeone interroga il DG dell’ Asl di Latina, Dott. Caporossi; sui “buchi neri” dell’Atto Aziendale Asl e lo fa in questa nota diramata oggi, 7 gennaio 2015: “Da domani, e per i prossimi giorni, così come concordato in consiglio regionale, nella commissione politiche sociali e salute si svolgeranno le audizioni dei direttori generali delle Asl del Lazio sugli atti aziendali. Questa sarà l’occasione per chiedere al direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, perché quanto riportato nel piano strategico non trova rispondenza anche nell’atto aziendale. Perché la creazione di una capillare assistenza territoriale resta vincolata ad un libro dei sogni, ad una programmazione lacunosa che è diventata un minestrone in cui ha inserito tutto e il contrario di tutto, riservandosi di sottolineare che non esiste copertura economica, che non ci sono posti letto e personale adeguato a dare giusta assistenza ai pazienti. Perché si parla di Dea di II livello al Santa Maria Goretti di Latina ma non si trova un solo passaggio che riguardi la risoluzione dei problemi legati ad un pronto soccorso in costante emergenza, dove i pazienti sono ammassati nei corridoi, dove i medici non hanno spazio per intervenire, dove i tempi di attesa sono biblici. Vogliamo conoscere le ragioni per cui Caporossi ha stabilito una sola unità complessa di Anestesia e Rianimazione per tutta l’azienda declassando il servizio di rianimazione ed anestesia al Dono Svizzero di Formia che gestisce malati con patologie complesse e di lunga degenza nonché le assistenze intensive post – operatorie anche per i pazienti provenienti da Terracina e Fondi. Vogliamo comprendere se Caporossi si rende conto che in questo modo si rischia di paralizzare le sale operatorie e di non riuscire a coprire i turni lasciando scoperto un servizio fondamentale per tutto l’ospedale tra l’altro deputato proprio alle emergenze. Il direttore generale della Asl di Latina deve spiegarci perché ha soppresso l’unità oncologica a Terracina obbligando i pazienti a fare la spola tra Formia e Gaeta per la visita e la somministrazione delle cure. I cittadini di Fondi hanno il diritto di sapere perché vengono presi in giro con una ipotetica istituzione h24 del Pronto soccorso a supporto dei reparti di Ostetricia-Ginecologia e Pediatria quando non ci sono i servizi connessi quali cardiologia, radiologia, laboratorio analisi, chirurgia d’urgenza. Devono sapere perchè il punto nascita è stato declassato a Uosd e privato dei servizi correlati. Vogliamo sapere perché, nonostante le promesse e il decreto di luglio 2014 a firma di Zingaretti, il laboratorio analisi del San Giovanni di Dio di Fondi continua a funzionare in orario ridotto e non h24. Caporossi in commissione dovrà rispondere della cancellazione di interi dipartimenti come pneumologia al Di Liegro di Gaeta e il reparto trapianti al Goretti di Latina. Dovrà dirci quale sarà il futuro del reparto di andrologia e fecondazione assistita a Latina e perché sui rapporti con l’università non è stata spesa una sola parola al fine di chiarire quali siano i parametri, economici e logistici, della convenzione. Siamo alla farsa. Fermi ad un documento, con annesso piano strategico, che continuiamo a non condividere e sul quale non abbiamo intenzione di cedere. Un documento insensato, che impoverisce e non valorizza l’offerta sanitaria nella provincia di Latina. Che acuisce e non risolve i nodi legati all’efficienza, alla quantità e alla qualità dei servizi offerti. Caporossi ha creato una struttura burocratica degna di un ministero ma ha penalizzato medici, infermieri, tecnici e cittadini. Si è creato una corte dei miracoli a sua immagine e somiglianza dimenticando il dolore dei pazienti. Ha messo a punto una Ferrari ma l’ha privata del motore. Ci auguriamo che Zingaretti, evitando difese d’ufficio inutili, rifletta e legga seriamente il contenuto di questo atto aziendale che uccide la sanità e rischia di mettere in pericolo la vita dei nostri cittadini”.
Ufficio Stampa
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