Fondi, ย aย seguito del Comitato ristretto dei Sindaci, riunitosi questa mattina a Latina presso la sede della Direzione Aziendale ASL, il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo si dichiara totalmente insoddisfatto per lโesito dellโincontro, che ha sostanzialmente radiografato una situazione di stallo sulla proposta di Atto Aziendale.
ยซSono trascorsi ormai tre mesi dallโadozione dellโAtto โ afferma De Meo โ e non si prospetta alcuna novitร positiva per il nostro territorio. Anzi, lโospedale โSan Giovanni di Dioโ continua a registrare ulteriori depotenziamenti, come la imminente perdita di unโulteriore unitร chirurgica ed il conseguente rischio di chiusura dellโEndoscopia oltre alla possibile perdita di unโanestesista che, se non rinnovata, di fatto porterร nuovamente al blocco delle attivitร operatorie. Inoltre, senza le dovute sostituzioni di unitร mediche i prossimi pensionamenti ridurranno ulteriormente la funzionalitร dei reparti. Le rassicurazioni ventilate nel corso dellโincontro odierno sui tentativi in atto di arginare una situazione che si delinea sempre piรน nella sua drammatica criticitร non valgono come garanzia a tutela della sopravvivenza dei servizi del nosocomio di Fondi. Se questa รจ la fotografia dellโesistente, il quadro che si delinea per lโimmediato futuro รจ ancora piรน fosco. La veritร รจ che il nuovo Atto Aziendale รจ privo di prospettive per il nostro ospedale e il Piano Strategico non vedrร mai effettiva attuazione se non verranno recuperate adeguate risorse finanziarie che lo possano rendere concretizzabile. La stessa Commissione tecnica della Regione Lazio ha eccepito che il Piano Strategico non puรฒ essere condizionato al reperimento delle risorse umane ed economiche, poichรฉ subordinate al contenimento della spesa e al rientro dal deficit sanitario. Pertanto, come ribadiamo da tempo, il problema รจ politico: solo intervenendo con opportune modifiche sullโAtto Aziendale sarร possibile renderlo corrispondente ai bisogni della Sanitร territoriale e, dunque, anche del comprensorio di Fondi. Non condividiamo assolutamente la scelta fatta dalla Regione Lazio di individuare solo a Terracina la sede dellโemergenza, nonostante la presenza a Fondi di un punto nascita che per numeri e qualitร del servizio rappresenta da moltissimi anni unโeccellenza provinciale. Sinora nessuno รจ riuscito a fornirmi le adeguate motivazioni rispetto a questa scelta che condannerร alla chiusura il punto nascita del โSan Giovanni di Dioโ. Purtroppo tutti i tentativi di dialogo diretto con il Presidente Zingaretti, che รจ anche Commissario di governo della Sanitร regionale, sono sistematicamente caduti nel vuoto, nonostante lโapproccio correttamente istituzionale che ha sempre contraddistinto i nostri giustificati rilievi. A Zingaretti ho scritto unโennesima nota anche oggi, dopo lโincontro del Comitato ristretto dei Sindaci, trasmessa per conoscenza anche ai Consiglieri della Regione Lazio espressi dalla provincia di Latina, a dimostrazione di una ulteriore disponibilitร da parte nostra, chiedendogli di non firmare lโAtto Aziendale e di voler convocare un incontro straordinario e urgente per verificare la possibilitร di unโintegrazione della proposta dellโAtto che tenga in debito conto le urgenze che questo territorio vive sulla sua pelle e che non meritano di essere ignorate. Eโ davvero lโultimo tentativo per scongiurare tempi ancora piรน cupi per il โSan Giovanni di Dioโ e il disconoscimento di fatto del diritto alla salute per i suoi utenti. Quegli stessi utenti che, a migliaia, hanno sottoscritto unโaccorata petizione per chiedere a Zingaretti di attuare soluzioni immediate che corrispondano alle peculiaritร del โSan Giovanni di Dioโ. Se il Presidente Zingaretti vorrร finalmente ricevermi sarรฒ lieto di consegnargli i moduli di quelle firme, cresciute settimana dopo settimana, che rappresentano il sintomo di unโinquietudine diffusa a fronte di problemi realiยป.