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Formia, e che la luce si accenda per “AS 7″

“E allora mise il cuore dentro le scarpe, e corse più veloce del vento”. Uno striscione lungo venti metri, scritto con il cuore, con la passione, fatto da chi sa che un amico, prima che un beniamino, è in difficoltà, e va aiutato a “sentire” che il cuore della sua città sta battendo forte con lui e per lui. Lo hanno scritto i tifosi del Formia, lo hanno esposto sul sagrato della Chiesa di San Giovanni Battista, a chiusura del corteo spontaneo dedicato ad Andrea Scipione, salutato ed incoraggiato da almeno un migliaio di persone nella battaglia che sta combattendo per tornare ad essere quello che tutti conosciamo. E che fosse un ragazzo particolarmente amato e benvoluto, lo si è capito questa sera, nel vedere la partecipazione, la commozione e l’ affetto che si è saputo dare ai familiari ed a Mara, la fidanzata presente alla cerimonia. Una partecipazione seria, contenuta, ma soprattutto numerosa, come testimoniato dai tanti coetanei e dai tanti calciatori, amici, compagni ed avversari che “AS 7″, come il nostro Stefano Zangrillo lo ha superbamente “rinominato” ha incontrato in questi anni sui campi di calcio: Agostino De Santis, Mario Mariniello, Stefano Cenerelli, Antonio Merola, Raffaele Esposito, Andrea Mallardi, Salvatore Montano, il tecnico del Gaeta Felice Melchionna che non ha voluto mancare di portare la sua testimonianza, Giuseppe “Peppone” Filosa, sempre vicino in tutti i momenti e soprattutto ora, in uno scorcio così difficile. Tutti stretti attorno alla figura di Andrea, alla speranza ed all’ auspicio che le notizie possano essere incoraggianti. Tutti vicini come i compagni di squadra, presenti al gran completo con una maglietta dedicata allo sfortunato ragazzo, come la dirigenza, silenziosa e commossa. E con loro, a testimoniare che è tutta la città a far sentire la sua vicinanza, il sindaco Sandro Bartolomeo, che non è mancato al raduno organizzato in Piazza della Vittoria né tantomeno al corteo. “Ribadisco quanto già detto, che la partita non si doveva giocare; è stata usata violenza su Andrea e sulla sua famiglia” ha confermato il primo cittadino, al quale hanno fatto seguito le accorate parole del mister Alessandro Rosolino: “Adesso dobbiamo stringerci tutti attorno ad Andrea, e pregare affinché ritorni tra di noi” ha detto il tecnico formiano. Tra applausi e tanti cori, quelli che si sono levati alti dalla tifoseria organizzata, che hanno scandito il tragitto che ha portato i partecipanti dal centro cittadino a Via Emanuele Filiberto. Tifosi formiani che non erano soli, ma “accompagnati” dai gruppi ultras delle altre realtà limitrofe che non hanno mancato di testimoniare il loro affetto: Terracina e Cassino, ad esempio, a conferma che si può anche andare al di là delle barriere o di vecchi steccati che rendono impossibile il dialogo. Tutti insieme, in una serata di solidarietà e di affetto, conclusa con la preghiera comune recitata insieme a Don Mariano Salpinone, un giovane sacerdote in un momento da dedicare ad un giovane. Che adesso tutti sperano di poter felicemente riabbracciare. Per dire che si è trattato solamente di un incubo da dimenticare in fretta.
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Updated: Maggio 22, 2015 — 5:02 pm

The Author

Felice Giorgio Pantanella

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