Interruzione
27 Dic 2024, Ven

Nota del copresidente Pasquale Maietta in merito alla questione dello stadio Francioni

Nota del copresidente Pasquale Maietta in merito alla questione dello stadio Francioni

In ordine alle notizie pubblicate nei giorni scorsi dalla stampa locale, ho ritenuto necessario intervenire per ribadire innanzitutto che l’Us Latina Calcio non ricopre alcuna posizione di abuso rispetto allo stadio “Francioni”, di cui invece usufruisce legittimamente in forza di una convenzione che è in vigore in regime di proroga e in attesa di rinnovo. Preciso anche che il Comune di Latina nell’aprile 2015 ci ha comunicato, attraverso una nota, di avere approvato in giunta comunale lo schema di rinnovo della convenzione ma che a tutt’oggi, i funzionari e i relativi uffici comunali, a distanza di quasi sei mesi, non hanno avuto modo di convocare l’Us Latina Calcio per la stipula. 

 

Mi preme anche affermare che la società Us Latina Calcio, soprattutto negli ultimi due anni, ha speso molte risorse economiche compiendo grandi sacrifici per investire sul miglioramento delle strutture pubbliche (tribuna coperta settore ospiti, ristrutturazione completa dell’impianto ex Fulgorcavi, riqualificazione area antistante spogliatoi e sede sociale) senza pesare sulle casse dell’amministrazione comunale e quindi dei cittadini.

 

Nel confermare la disponibilità dell’US Latina calcio per ulteriori investimenti nei suddetti impianti sportivi pubblici, rilevo con amarezza la mia delusione nel rapporto maturato tra la nostra società e l’amministrazione comunale, nonostante una comune appartenenza politica che pur non deve e non ha mai rappresentato motivo di privilegio. A seguito di evidenti errori compiuti dagli uffici comunali, nell’agosto dello scorso anno ci siamo visti sequestrare la tribuna ospiti dello stadio e in un anno intero gli stessi uffici comunali non hanno inviato la relativa documentazione al Genio Civile, passaggio propedeutico al dissequestro della tribuna.

 

Sottolineo, inoltre, che al termine del campionato (stagione 2013-2014 con la promozione in serie A sfiorata) la società Us Latina calcio, insieme all’amministrazione comunale e come constatato anche dalle forze dell’ordine, ha rilevato che lo stadio “Francioni” non era più idoneo a soddisfare le esigenze dei tifosi e si è quindi proceduto ad una comune pianificazione dell’ampliamento dello stadio. Dopo l’inizio di tali lavori,  ad oggi, a causa di ulteriori errori commessi dall’ente comunale e quindi anche dall’intera amministrazione comunale che fino a giugno ha guidato la città, si è giunti al punto di rendere la gradinata inagibile ma soprattutto alla sospensione dei lavori a causa  dei motivi a tutti noti. 

 

Queste circostanze ci hanno indotto, nei giorni scorsi, in mancanza anche di ulteriori iniziative da poter mettere in atto,  ad indirizzare una lettera all’ente comunale che, lungi dal rappresentare un atto di diffida o di sollecito di qualsiasi genere verso la gestione commissariale,  aveva come unico scopo quello di sottolineare i gravi danni che la società US Latina calcio e l’intera città stanno subendo, e quindi a tutela del futuro del sodalizio. 

 

Alla luce dell’attuale situazione, che rischia di creare ulteriori gravi danni all’Us Latina calcio e all’intera città, confidiamo nell’alto profilo professionale del Commissario prefettizio dott. Giacomo Barbato,  affinché attraverso la sua grande capacità e competenza  possa risolvere la questione, procedendo quanto meno al ripristino della situazione ex ante, cioè prima dell’inizio degli ultimi lavori, evitando così che gli errori della cattiva amministrazione della cosa pubblica, che stanno creando gravi danni all’US Latina calcio,  possano ricadere sugli sportivi e sui cittadini tutti. Il rischio reale, infatti, è di far sparire il Latina dalla scena calcistica, privando la nostra provincia di una grande risorsa anche a livello di immagine e la città di un patrimonio comune, l’unica realtà in grado in questi anni di creare un senso di aggregazione e di identità nella nostra giovane comunità.