“Un giorno di festa in una città di straordinaria bellezza. Qui celebriamo l’Italia, il ricordo e un valore che ci è riconosciuto nel mondo, quello dell’Aeronautica militare”. Così il Sottosegretario di Stato alla Difesa Gioacchino Alfano alla cerimonia di inaugurazione del Monumento agli Aviatori d’Italia tenutasi questa mattina in via Olivastro Spaventola.
Tante le Autorità civili e militari presenti. Il picchetto della quarta Brigata Telecomunicazioni di Borgo Piave al comando del Generale di Brigata Giuseppe Sgamba, delegato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il Generale di squadra aerea Pasquale Preziosa; le schiere del 70esimo stormo di Latina e del nono stormo di Grazzanise; Monica Perna, capo di gabinetto della Prefettura di Latina; i vertici delle forze dell’ordine locali. E ancora gli iscritti dell’Istituto del Nastro Azzurro che ha allestito il monumento e quelli dell’Associazione Amici dell’Aeronautica.
Un bel sole, temperatura mite. Tanti cittadini e ragazzi, gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Pasquale Mattej” e dell’Ic “Vitruvio Pollione”. Inizio alle ore 11 con il passaggio in schiera del gonfalone di Formia, delle insegne del Nastro Azzurro e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma accompagnate dalle note della sezione di banda dell’Aeronautica militare. La cerimonia è proseguita con gli onori militari resi al Sottosegretario di Stato alla Difesa, accompagnato dal Sindaco Sandro Bartolomeo e dal Comandante della Quarta Brigata, il Generale Giuseppe Sbamba. A seguire la solenne cerimonia dell’alzabandiera sulle note dell’inno nazionale e il taglio del nastro, effettuato alla presenza della signora Caterina Di Fonzo, madre del maresciallo Vincenzo Caserta, decorato della Medaglia d’Oro al Merito Civile, “esempio di elette virtù civiche e generoso spirito di abnegazione”. Morì il 5 luglio del 1998 nelle acque di Gaeta dopo aver salvato dal vortice due giovani bagnanti.
E’ stato quindi scoperto il monumento, costituito da una deriva e dallo stabilizzatore di un F104 starfighter, aereo supersonico che ha fatto la storia dell’Aeronautica militare, sostituito oggi dai moderni Tornado e Thyfoon. Il simulacro di aereo, montato su un blocco di marmo di 120 quintali, è stato donato al Comune di Formia dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, proveniente dall’aeroporto di Grazzanise.
E’ stata quindi letta la “preghiera dell’aviatore”, sintesi del patrimonio spirituale di tutti gli appartenenti all’Aeronautica militare. Un omaggio ai caduti e a quanti hanno sacrificato la propria esistenza al servizio dello Stato.
Dopo le introduzione e i saluti di Salvatore Carta e Stefano Millozza, membri rispettivamente della sezione formiana e della Federazione Provinciale di Latina dell’Istituto del Nastro Azzurro, la parola è passata al Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, seguito dal Generale Sgamba e dal Sottosegretario Alfano. “L’Amministrazione – ha spiegato nel corso del suo intervento – ha accolto positivamente la proposta di un monumento dedicato agli aviatori, posto in un luogo di grande visibilità, interessato ogni giorno da attività diversificate, economiche, commerciali e culturali. Formia è una città che ha un ricordo particolarmente vivo e doloroso di quella immane tragedia che fu la seconda guerra mondiale. L’anno scorso abbiamo celebrato il 70esimo della Liberazione e ricordato i 1300 morti patiti da questa comunità. Fu un passaggio doloroso che ha significato però l’avvio di una grande stagione di libertà affidata anche al contributo delle forze armate che hanno difeso la pace e salvaguardato i diritti delle persone. Penso alle ultime vicende, alle migliaia di vite salvate nelle acque del mar Mediterraneo. I bambini devono essere orgogliosi di tutto questo. E’ il lascito che affidiamo a questo monumento: ricordare il passato e il sacrificio di chi ha donato la vita per un ideale. Perché niente e nessuno – ha concluso – interrompa questa grande stagione di pace”.