Interruzione
19 Dic 2024, Gio

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“Con sentimenti di gratitudine al Signore e al Santo Padre Francesco sperimentiamo con questo Anno Santo come Dio, ricco di misericordia, non si stanca mai di perdonarci. Ci viene rinnovata l’opportunità per approfondire la fede e vivere con impegno la testimonianza cristiana”, così l’Arcivescovo di Gaeta Fabio Bernardo D’Onorio annuncia l’apertura della Porta Santa a Gaeta il 13 Dicembre prossimo.
Secondo le indicazioni vaticane, la chiesa di S. Giovanni Evangelista a Mare, appena inaugurata, è stata scelta come chiesa stazionale per il raduno e la preparazione alla preghiera dei vari pellegrinaggi cittadini e diocesani che si svolgeranno durante tutto l’Anno Santo della Misericordia.
Il popolo santo di Dio, assieme alle autorità civili e militari, è convocato alle ore 19:45 presso la suddetta chiesa di S. Giovanni Evangelista a Mare. Da qui partirà la processione che arriverà alle ore 20:00 alla Porta del Campanile che sarà aperta solennemente. Seguirà nella Basilica Cattedrale la Celebrazione Eucaristica.
Si è fatta richiesta al Comune di Gaeta di rendere zona pedonale la storica Piazza Papa Gelasio al fine di consentire alla processione di raggiungere agevolmente il Campanile.
La Porta Santa esprime simbolicamente il passaggio ad una vita rinnovata, un “percorso straordinario” verso la salvezza perché nel profondo sentiamo ripeterci: ciò che sei e ciò che hai è insufficiente.
Dal giorno di apertura della Porta Santa, sarà presente in Cattedrale un religioso francescano per celebrare il sacramento della Riconciliazione, strumento della grazia per ritornare in pace con Dio, con la propria coscienza e con la Chiesa. Inoltre papa Francesco ha concesso a tutti i sacerdoti, per l’Anno Giubilare, la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono.
“L’Anno Santo diventi festa, incontro, abbraccio con il Padre che ci aspettava da tempo e con amore immutato”, conclude l’Arcivescovo D’Onorio nell’invito alle comunità parrocchiali.
Gaeta, 17 novembre 2015
don Maurizio Di Rienzo