Continua il Tour “Mò vene Natale: dalla tradizione orale all’ebook” organizzato dal Sistema Bibliotecario Sud Pontino con finanziamenti della Regione Lazio L.R. 6/2013 su progetto di Pierluigi Moschitti.
Mò vene Natale” è un incontro musicale – letterario sull’ evento Natale e sulle sue sfaccettature popolari (sacre e profane) anteposte alla trasfigurazione commerciale e dei mass-media cui la società consumistica ci ha condotto.
La finalità del progetto è quella di contribuire ad un processo di riscoperta delle tradizioni popolari attraverso la musica e la presentazione di testi specifici in una circostanza, quella del Natale, in cui si è più attenti ai valori di solidarietà, di pace e di valorizzazione delle radici e dell’identità culturale.
La riscoperta dei strumenti tipici quali zampogna, ciaramella, organetto e tamburello, delle musiche tipiche del natale e di quelle legate alla tradizione agro-pastorale del territorio sud pontino, sono i punti qualificanti di questo progetto.
La parte musicale del progetto è a cura del gruppo Canzoniere dell’Appia, con la partecipazione straordinaria del M° Gianni Perilli alla ciaramella, formato da ricercatori/musicisti di musica popolare che da anni operano sul territorio e che hanno effettuato attività e concerti sia in Italia che all’Estero.
L’incontro è strutturato in forma di “Lezione-concerto” per scuole, biblioteche, centri sociali e come “Recital” con letture di testi e poesie inerenti il Natale popolare, da svolgersi in Chiese, piazze, biblioteche.
Dopo l’inizio del tour nella chiesa S.M. del Buon Rimedio di Forma di Suio e la scuola Aspri di Fondi, la prossima data sarà lunedi 14; la mattina presso le Scuole di Lenola ed il pomeriggio alle ore 19 a Gaeta nel Palazzo della Cultura (ex Caserma Cosenz) di Via Annunziata. Il Presidente del Sistema Bibliotecario Giancarlo Cardillo ha dichiarato che “…il ruolo delle biblioteche è anche quello di attivarsi sul territorio e farsi soggetto promotore di iniziative, come “Mò vene Natale” volte alla promozione della tradizione del territorio per il recupero delle radici e dell’identità culturale”.