Quello che sta accadendo in Acqualatina, ovvero l’acquisizione delle quote ora detenute da Veolia da parte di Acea, preoccupa non poco il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Per questo motivo, lo scorso 1 febbraio il primo cittadino ha scelto di condividere, insieme ad altri 11 colleghi, un documento che faccia luce su tali eventi.
Innanzitutto, considerata la ristrettezza dei tempi, si rende indispensabile e imprescindibile capire se l’entrata di ACEA apporterà migliorie per i nostri cittadini o se, al contrario, sarà fonte di un peggioramento della qualità del servizio. Quello che è accaduto nell’ultimo mese, purtroppo, fa presagire il peggio: alcuni vertici della holding romana coinvolti nella bufera aziendale, il sequestro degli impianti di depurazione di diversi comuni per gravi illeciti e la multa di due milioni di euro somministrata dall’Antitrust per gravi inadempienze nella fatturazione e nella gestione dei reclami. Peraltro, la sommossa di 19 sindaci del Frusinate che chiedono la rescissione del contratto con ACEA non è che la conferma a tutti questi dubbi.
A questo punto Mitrano si chiede perché mai dovremmo mettere il nostro territorio nelle mani di certe persone. In questi anni, grazie all’impegno di Acqualatina, abbiamo ottenuto notevoli risultati: dalla riduzione delle perdite in rete (che nel Frusinate resta altissima, pari al 73%) alla risoluzione del problema Arsenico (che nei territori gestiti da ACEA, invece, permane), dall’autorizzazione allo scarico per tutti i depuratori attivi, alla realizzazione di lodevoli campagne di informazione e sensibilizzazione.
Per tali motivi Mitrano auspica che «tutti i Sindaci del territorio, indipendentemente dal loro schieramento, si impegnino affinché questa cessione non avvenga e affinché si agisca per il bene e nell’interesse del territorio e dei cittadini». A questo punto, vista la volontà di Veolia di cedere le proprie quote, il primo cittadino invita tutti i colleghi e il presidente dell’Ato4 a «riflettere sulle procedure per la ripubblicizzazione del servizio attraverso l’acquisizione delle quote Veolia da parte dei Comuni». E conclude precisando che «con l’assunzione, de facto, della guida e della gestione del servizio da parte dei Comuni si potrebbe davvero assicurare la salvaguardia della qualità di gestione e, senza dubbio, un miglioramento dei servizi».