Si riparte da Formia. Dopo l’apprezzato intervento di Apollo Torres al ponte di Vindicio, torna “Memorie Urbane”, il festival di urban art sostenuto anche quest’anno dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Formia. L’obiettivo è di riqualificare le aree degradate dando colore e volto ad angoli dimenticati di città.
E’ il caso del ponte di via Madonna di Ponza, nel quartiere di San Giulio, chiamato ad una nuova vita grazie all’estro di Fabrizio Sarti, in arte Sea Creative, 38enne artista lombardo attivo da anni sulla scena della street art italiana. I suoi murales, popolati di personaggi attoniti, colti in espressioni stupite ed immersi in scenari surreali, adornano i muri di tante città del Paese e oggi anche di Formia. Sea Creative parte dai modelli di Barry McGee e Phil Frost per arricchirli con un’interessante commistione tra immaginario e studi di grafica che trova il suo compimento nella scelta dell’acrilico come strumento pittorico.
Sotto la superstrada l’arte si rimpossessa di pareti altrimenti grigie, senz’anima, consacrate al degrado e all’affissione abusiva. Sea Creative ha regalato loro una nuova luce. Il lavoro, iniziato il 16 febbraio, è quasi interamente concluso. Ed è solo il primo assaggio di una primavera ricca di eventi che vedrà Formia ospitare street artist di livello internazionale come i portoghesi Add Fuel e Eime.
“Il progetto ‘Memorie Urbane’ – spiega l’Assessora alla Tutela del patrimonio naturalistico Maria Rita Manzo –, nasce con l’intento di creare una sorta di museo a cielo aperto. In quattro anni ha portato alla realizzazione di centinaia di opere in tutta Italia. Il Comune di Formia ha aderito con entusiasmo. L’arte è non solo uno straordinario strumento per elaborare idee e comunicare sentimenti, è anche un modo per riqualificare pezzi di città da troppo tempo consacrati all’abbandono. Il nostro intento è di valorizzare queste opere d’arte garantendo anche un’illuminazione migliore perché rendere più bello il paesaggio significa migliorare la qualità della vita e ognuno di noi può dare il suo contributo”.