La patologia da gioco d’azzardo rappresenta una delle piaghe più pericolose del nostro tempo. Puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, ma anche Lotto e Superenalotto può creare una dipendenza simile a quella da stupefacenti, causando danni ingentissimi per i giocatori, per le famiglie e rivelandosi sempre più spesso anche anticamera dell’usura.
Dal mese di marzo 2015 la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali dell’Arcidiocesi di Gaeta ha iniziato un percorso di attenzione a riguardo del gioco d’azzardo nel nostro territorio, attraverso incontri con i sindaci per ottenere la riduzione delle aperture delle sale gioco, la proposta di corsi formativi nelle scuole, un convegno inter-cittadino ed infine la “Tenda del buon gioco. No slot”. In particolare, quest’ultima iniziativa consisteva nell’andare presso le piazze principali del nostro territorio per incontrare direttamente le persone e comunicare i rischi dovuti al gioco d’azzardo, proponendo una cultura alternativa a favore del buon gioco che crea relazioni, serenità e sano divertimento.
Al percorso precedente si aggiunge ora una nuova iniziativa: lo Slot Mob contro il gioco d’azzardo per il 13 marzo 2016 alle ore 10 in piazza Vittoria a Formia, con la collaborazione e il coinvolgimento del Comune di Formia e della Rete Nazionale Slot Mob, per promuovere la consapevolezza dei rischi derivanti dal gioco d’azzardo, la cultura della relazione interpersonale con il gioco di gruppo e contemporaneamente premiare gli esercizi commerciali che aderiscono a questo stile e non hanno “macchinette o biglietti mangiasoldi”. “Proprio l’Amministrazione comunale di Formia, dice il sindaco Sandro Bartolomeo, ha messo in campo azioni coraggiose per arginare la diffusione del fenomeno. È stato approvato un regolamento per la gestione delle sale da gioco e una delibera di indirizzo che dispone l’apertura di slot e videolottery cui ha fatto seguito una Ordinanza Sindacale per la disciplina degli orari. In poco più di un anno le sale giochi si sono ridotte del 38%, gli esercizi commerciali con slot e videolottery dell’8,3%, il numero complessivo di apparecchi del 37,6%. Alle ambiguità di uno Stato che da un lato condanna e dall’altro fa cassa è stato anteposto il coraggio della scelta”
Allo Slot Mob interverranno il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, la delegata alla legalità del Comune di Formia Patrizia Menanno, il musicista Ambrogio Sparagna, i giornalisti Antonio Maria Mira e Carlo Cefaloni rispettivamente di Avvenire e di Città Nuova, la Rete Slot Mob di Roma e Teramo, il Gruppo Folcloristico e i Giullari della Gioia di Fondi, oltre alle Aggregazioni Laicali dell’Arcidiocesi di Gaeta.
La piazza si trasformerà in una comunità civile responsabile che vuole alzare il grido per richiedere una nuova legge quadro nazionale sul gioco d’azzardo affinché lo Stato recuperi la gestione delle attività di gioco d’azzardo; una legge che realmente impedisca l’accesso ai giochi d’azzardo da parte dei minori, che precluda l’apertura di nuove sale gioco, vieti i messaggi pubblicitari, preveda il finanziamento della cura del gioco patologico anche dagli introiti di gioco, dia ai Comuni la facoltà di decidere la distribuzione e la collocazione delle sale gioco e delle slot machine nei territori, definendo le distanze dai punti sensibili e stabilendo l’orario di apertura e di chiusura.
Ma la piazza si tramuterà anche in luogo di festa e di relazionalità sociale per riscoprire la gioia dello stare insieme attraverso il buon gioco, per assistere a una breve esibizione del maestro Ambrogio Sparagna e gustare la creatività e le espressioni artistiche del Gruppo Folcloristico e dei Giullari della Gioia di Fondi.
Inoltre nella piazza si distribuiranno brochure e volantini per spiegare i rischi che corrono coloro che puntano denaro attraverso scommesse con le slot machine e biglietti mangiasoldi, e ci sarà la possibilità di aderire alla petizione on line “No allo stato biscazziere, fautore del gioco d’azzardo” affinché il Parlamento italiano proponga urgentemente una legge per la regolamentazione del settore per ridurre il gioco e vietare la pubblicità sempre più asfissiante di ogni genere di scommesse.
A conclusione di questo momento si provvederà a visitare e a premiare gli esercizi commerciali che non hanno slot machine e non vendono Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto e in generale biglietti mangiasoldi, rendendo la loro scelta visibile ed imitabile. “Cerchiamo di porre argine, dice Patrizia Menanno, delegata alla legalità del Comune di Formia, ad un fenomeno che sta assumendo proporzioni insostenibili, a Formia come nel resto del Paese. Limitare il proliferare di sale giochi, macchinette, slot e videolottery significa affermare il dovere che lo Stato ha di salvaguardare il benessere e la salute dei suoi cittadini. I provvedimenti assunti dall’Amministrazione comunale di Formia mirano proprio a contrastare le ludopatie e a prevenire le conseguenze che queste hanno sulla vita delle persone e delle loro famiglie”.
Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro; altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti. Questa patologia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe o da alcol fino al suicidio. Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità; pertanto, lo slogan da diffondere sarà: “La vita giochiamocela bene: il gioco è un azzardo. Scommettiamo su di noi”.