“La cosa peggiore che possa fare la politica è entrare nelle scelte gestionali di una sua partecipata”. Il Sindaco Sandro Bartolomeo replica così a Rifondazione Comunista, protagonista di un nuovo attacco al management della “Formia Rifiuti Zero”.
“Quando il Sindaco o l’Assessore di turno – spiega – pretendono di decidere a quale servizio debba essere assegnato un operatore; quando entrano nel merito di assunzioni, stabilizzazioni e provvedimenti disciplinari si pongono le basi per lo sfacelo della società. Le aziende pubbliche sono tali perché la parte politica decide le strategie generali, ma la gestione operativa rimane a carico dei tecnici. Sin qui, l’Amministrazione considera positivo il lavoro svolto da Raphael Rossi pur consapevole che sono ancora tante le cose in cui si può migliorare. La valutazione definitiva del suo operato avverrà a fine anno sulla base di parametri oggettivi, come la percentuale di differenziata, lo stato di attuazione degli investimenti previsti dal piano industriale e le condizioni del bilancio”.
“E’ ridicolo – prosegue Bartolomeo – che una forza politica polemizzi su una banale decisione operativa. Questa Amministrazione ha dimostrato con i fatti un’attenzione particolare verso i lavoratori del servizio Igiene urbana. Nonostante i tagli dei trasferimenti, abbiamo esteso i livelli occupazionali, garantito l’applicazione di un contratto nazionale importante come il FISE, e optato per una gestione pubblica con una strategia – quella dei rifiuti zero – basata sulla forza lavoro. Sono circa 80 le unità operative impiegate nel cantiere di una città che conta meno di 40 mila abitanti. In altre realtà, dove vi è una gestione privata e l’economia del servizio è basata sulla discarica, i lavoratori sono molti di meno. Abbiamo inoltre capitalizzato l’azienda con 500 mila euro al fine di consentire l’acquisto di mezzi nuovi, più efficienti e sicuri. Inoltre, abbiamo speso, solo negli ultimi mesi, 200 mila euro di fondi provinciali per la sicurezza del cantiere, chiedendo e ottenendo la realizzazione di nuovi spogliatoi, un lavaggio efficiente delle tute, scelte tra le migliori sul mercato. Se, anche per un solo momento, ci rendessimo conto di atteggiamenti intimidatori da parte dell’azienda nei confronti dei lavoratori intenzionati ad articolare un conflitto secondo i tempi e le modalità previste dalla legge, possiamo assicurare che saremmo i primi ad intervenire”.
Il caso citato da Rifondazione, tiene a precisare il primo cittadino, “non ha niente a che vedere con questo”.
“Un autista di terzo livello che da sempre ha svolto attività di raccolta e che per alcuni mesi era stato assegnato a supporto dell’officina, è tornato a fare il lavoro per cui è stato assunto. Tra l’altro, l’autista in questione ha patenti particolari che gli permettono di guidare mezzi che altri operatori nel cantiere non sanno e non possono usare. Non dimentichiamo che è stata proprio la Formia Rifiuti Zero ad insediare un’officina meccanica all’interno del cantiere, destinandovi tre unità. Tuttavia, dallo scorso aprile la maggior parte dei mezzi sono noleggiati con contratto ‘full service’ che pone le manutenzioni a carico del noleggiatore. Venuta meno, in parte, l’esigenza del personale in officina, al fine di utilizzare meglio le risorse, il lavoratore è stato riassegnato al servizio di raccolta. Per inciso: un lavoratore del comparto di igiene urbana costa 40.000 euro l’anno. Il suo utilizzo, nel rispetto dei contratti e dei relativi mansionari, deve garantire la massima produttività dati i costi sostenuti direttamente dai cittadini”.
“ I passaggi di mansione sono cose – conclude il primo cittadino – che avvengono quotidianamente nella gestione di un cantiere e non possono divenire oggetto di dibattito politico. Così si ingessa l’azienda e si fa capire che qualsiasi decisione può essere oggetto di un attacco. La scommessa della Formia Rifiuti Zero è di dimostrare che è possibile unire finalità sociale della gestione pubblica con efficienza. Sono certo che l’amministratore Raphael Rossi saprà raggiungere questo risultato”.