Sindaco Sandro Bartolomeo e la Delegata alle Pari Opportunità Patrizia Menanno sono stati ricevuti questa mattina a Montecitorio dalla Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini quale riconoscimento per il contributo offerto alla causa della parità di genere con la decisione della giunta di intitolare 23 strade della città ad altrettante donne distintesi per meriti in campo sociale, culturale e scientifico.
All’incontro era presente anche il Sindaco di Catania Enzo Bianco, promotore di importanti iniziative sul fronte del contrasto alla discriminazione delle donne. Hanno preso parte alla riunione anche la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Teresa Amici, l’ex Vicepresidente della Camera Carlo Leoni e Patrizia Minnelli dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Nel ribadire l’esigenza di una svolta istituzionale, culturale e di linguaggio che favorisca un progressivo superamento delle differenze di genere ed una sostanziale equiparazione tra uomini e donne nei diversi campi della vita, la Presidente Laura Boldrini ha voluto sottolineare il profondo valore simbolico di iniziative come quelle intraprese dai Comuni di Formia e Catania per una riforma progressiva della toponomastica che attribuisca alle donne la dovuta dignità.
“Il 2 giugno – ha dichiarato il Sindaco di Catania Enzo Bianco – in occasione del 70esimo della Repubblica e del primo voto delle donne in Italia, la città di Catania ha intitolato la pista ciclabile alle staffette partigiane, quelle meravigliose donne che ebbero un ruolo decisivo nella guerra di liberazione del nostro Paese. Abbiamo dedicato negli ultimi mesi strade a donne della mia terra per supplire ad una mancanza atavica. Insieme a questa iniziativa che intendiamo assumere anche come Anci perché l’esempio di Formia e di Catania sia diffuso in tutta Italia, sottolineiamo il bisogno di un’azione forte sul piano educativo per contrastare questa intollerabile ondata di femminicidi che scuote la coscienza di tutti e in particolare degli uomini”.
“Nel rivedere la toponomastica cittadina – ha spiegato il primo cittadino di Formia Sandro Bartolomeo -, bci siamo accorti che, su circa centotrenta strade, solo dieci erano intitolate a donne, per lo più Sante o comunque esponenti del mondo religioso. Dovendo intitolare trenta strade abbiamo deciso di invertire questa tendenza. Ventritré sono state intitolate a donne e solo sette a uomini. Intendiamo proseguire in questa direzione con l’obiettivo di equilibrare almeno al 50% la toponomastica cittadina. Ci sembra il minimo che si possa fare per mandare un segnale chiaro. E’ naturalmente un gesto simbolico ma è anche vero che si tratta di un gesto possibile. Se lo facessero tutti gli oltre otto mila comuni italiani, quello di Catania e Formia diventerebbe un esempio virale capace di offrire un contributo reale alla svolta culturale e civile di cui il Paese ha bisogno”.
“Dobbiamo dare alle donne ciò che è delle donne – ha dichiarato la Presidente Laura Boldrini -. Mi rivolgo alle Istituzioni comunali, ai candidati sindaci e alle candidate sindache perché considerino la necessità di rivedere la toponomastica delle loro città. L’Associazione Italiana di Toponomastica Femminile ci dice che solo il 4% delle strade sono dedicate alle donne e queste donne sono quasi sempre Sante. Il Paese ha prodotto donne di cultura, di scienza, donne impegnate nella politica e nelle Istituzioni che meritano un riconoscimento. Per questo sono grata al Sindaco di Formia e a quello di Catania. E’ una battaglia di civiltà che va combattuta superando ogni tipo di resistenza. I simboli – ha concluso la Presidente della Camera – sono importanti, tanto più se posti al servizio di una causa giusta”.