E’ partito ieri il programma dell’«Ottobre dei monumenti», il progetto culturale promosso dall’Assessorato alla Scuola del Comune di Formia che, attraverso spettacoli e iniziative didattiche rivolti agli studenti della città, mira a promuovere la conoscenza dei siti archeologici e la storia della Formia romana.
Il programma, definito a seguito di bando pubblico, si è aperto ieri con “Le Memorie di Adriano”, spettacolo realizzato dal Teatro “Bertolt Brecht” all’interno del Cisternone Romano di Castellone. Ripetuta oggi 13 ottobre, la rappresentazione andrà in scena anche domani 14 ottobre per gli alunni delle scuole superiori di Formia.
Del secondo appuntamento sarà invece protagonista l’associazione “Lestrigonia” che, dal 18 al 22 ottobre realizzerà un Museo di Archeologia Didattica presso i Criptoportici di Piazza Vittoria e della Villa Comunale. Il MAD condurrà per mano gli alunni delle scuole primarie e secondarie (quinta elementare e prima media) in uno straordinario viaggio tra gli ambienti, i costumi e le tradizioni della Formia romana.
L’ultimo atto dell’«Ottobre dei monumenti» è in programma dal 26 al 28 ottobre. Alla Torre di Mola l’associazione “Teatrarte” porterà in scena il “Liber di Catullo”, spettacolo teatrale dedicato al grande poeta romano di “Odi et amo”. Assisteranno alla rappresentazione gli alunni dell’Istituto “Mattej”, dell’Alberghiero “Celletti” e del Geometra “Tallini”.
“L’intera manifestazione – spiega l’Assessora alla Scuola Maria Rita Manzo – si lega al concorso ‘La scuola adotta un monumento’ che ha già avvicinato gli alunni al tema dell’archeologia e, in genere, della tutela del nostro patrimonio storico, artistico e culturale. Portare centinaia e centinaia di studenti nei luoghi simbolo della Formia antica, condurli per mano in questo affascinante viaggio attraverso la storia significa offrire loro un’opportunità formativa importante che può affiancarsi all’attività didattica in un percorso multidisciplinare in grado di arricchire il bagaglio di conoscenze dei nostri ragazzi rafforzando in loro il legame con le proprie radici”.