Quando la raccolta non era ancora “porta a porta” i camion della De Vizia passavano tutti i giorni. Ora che siamo passati ad un sistema che dovrebbe essere più efficiente e siamo tutti coinvolti nel differenziare, non solo non abbiamo speranza alcuna che le tariffe della TARSU siano riviste a ribasso per i prossimi sei anni, ma ci ritroviamo anche un servizio ridotto. Tutte le domeniche e i giorni festivi sono metodicamente osservati dall’associazione di imprese De Vizia-Urbaser, come è avvenuto per Sant’Onorato con la plastica che trasbordava da tutti i contenitori e che è stata ritirata dopo due settimane. Ora per Ognissanti è il turno dell’umido, che sarà – bontà loro- ritirata il giovedì 3 novembre, dopo ben sei giorni.
Più volte noi consiglieri del Partito Democratico abbiamo chiesto che la raccolta dell’umido fosse portata a quattro volte la settimana nel periodo estivo e tre in quello invernale. Ma a parte le promesse di “ridiscutere” con la De Vizia/Urbaser, non c’è stato alcun seguito.
Il Capitolato di gara, che ha previsto di fatto ogni vantaggio per la Ditta appaltatrice, è stato redatto senza che nessun consigliere – e sembra neanche l’assessore competente – fosse informato e ne conoscesse i contenuti, che sono stati resi noti solo a giochi conclusi. Così il senso civico dei fondani che si sono assunti virtuosamente l’onere e l’impegno di differenziare viene “premiato” con l’aumento di almeno il 20% delle tariffe; mentre la Ditta, oltre ai sei milioni e passa di euro che annualmente le vengono pagati per il servizio di raccolta, è anche proprietaria di tutto quanto viene differenziato e venduto.
Ai bravi cittadini restano difficili da capire molti aspetti organizzativi del “nuovo” sistema, anche di quelli apparentemente più banali. Ad esempio, la quasi completa eliminazione dei cestini nelle strade appare come un incentivo per gli incivili a buttare a terra il piccolo rifiuto e, al contrario, come un’ingiusta complicazione imposta a quelli educati, obbligati a portarsi dietro perfino l’incarto della caramellina.
Il fine primario della raccolta “porta a porta” è certamente quello di preservare l’ambiente in cui viviamo consentendo il riutilizzo di quanto viene scartato e riducendo la quantità di rifiuti prodotti, ma è anche quello di consentire un risparmio sulle tariffe, grazie alla vendita di vetro, carta, plastica e umido da parte dei comuni.
In aggiunta a queste considerazioni, occorre dire che se da un lato è stato previsto il controllo minuzioso del rispetto delle regole da parte dei cittadini, viceversa non ci sembra che analogo rigore venga usato nei confronti della Ditta che dovrebbe provvedere alla spazzatura di strade e piazze cittadine ( comprese tutte quelle delle periferie e delle contrade) e al taglio delle erbacce che spuntano lungo i marciapiedi e le strade.
Ciliegina finale sulla torta: l’amministrazione sta “sotterraneamente” regalando l’uso del mattatoio alla De Vizia che così potrà risparmiare gli affitti di un capannone industriale per il centro raccolta e di un locale per lo sportello informativo. Ma su questa storia ci ritorneremo.
I consiglieri del gruppo del Partito Democratico
Maria Civita Paparello
Luigi Parisella
Mario Fiorillo