Ci rendiamo conto che il tema dell’immigrazione, in una fase delicata come quella attuale, veda qualcuno ricorrere semplicemente a dichiarazioni demagogiche piuttosto che cercare di capire come affrontare e ancora di più governare il processo in corso. D’altronde chi non ha mai avuto esperienze di governo locale, regionale e nazionale non può fare diversamente ed alza gli scudi politici più per tentare di dare un segnale della propria esistenza che per individuare una possibile soluzione
Si tiene a precisare che l’Amministrazione De Meo ha scelto di non partecipare al progetto SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, e al bando della Prefettura di Latina per l’accoglienza straordinaria, rappresentando in ogni luogo le difficoltà di attuazione di una efficiente politica di integrazione per gli immigrati stanziali nel proprio territorio, che rappresentano circa il 10% del totale della popolazione, in ragione di una forte vocazione agricola e zootecnica che ne attrae la forza lavorativa
La non adesione allo SPRAR non ha certamente evitato l’arrivo a Fondi di richiedenti asilo, anzi indirettamente si è favorito un meccanismo privato nel quale il Comune è escluso e non ha alcuna possibilità di disciplinare ed intervenire in merito.
E’ evidente che pur tra le mille difficoltà i Comuni non possono fare finta che non stia accadendo nulla né si può pensare che il semplice dire “NO” serva a risolvere la questione
Tutti sanno che l’accoglienza dei richiedenti asilo è gestita direttamente dal Governo, per il tramite delle Prefetture, e tutti sanno che a fronte della indisponibilità dei Comuni gli arrivi sono semplicemente determinati dalla manifestazione di disponibilità di soggetti privati verso i quali il Comune non ha esitato ad esprimere perplessità sull’idoneità dei luoghi e sulla effettiva capacità di un’accoglienza la più possibile integrata alla comunità e non improntata su una logica aziendale ed imprenditoriale.
Il Sindaco, per la propria competenza, ha chiesto di monitorare i centri di accoglienza straordinaria e ha chiesto alla Prefettura una più equa distribuzione territoriale su tutta la provincia, rappresentando la necessità di evitare eccessiva concentrazione di immigrati in pochi comuni ed in poche strutture onde evitare episodi come quelli accaduti ieri a Fondi.
Il Sindaco De Meo è tra i primi Sindaci che hanno fatto rilevare la necessità di rivedere l’attuale sistema di accoglienza che non può funzionare in maniere impositiva e che deve vedere il Governo assumere una decisione diversa con cui frenare i nuovi arrivi per permettere ai territori e alle rispettive comunità di assorbire culturalmente la presenza degli stranieri e soprattutto avere la forza di espellere quelli che non hanno i requisiti o che non rispettano le nostre regole.
Non si può pensare di accogliere tutti ad oltranza. E’ sotto gli occhi di tutto che il Governo Renzi sia in assoluta difficoltà e non riesce ad avere alcun supporto dalla Comunità Europea che sta pensando di risolvere questo dramma con rimborsi economici che probabilmente non si rende conto che sta “cannibalizzando l’immigrazione”.
Il tema dell’immigrazione non deve riguardare solo le Istituzioni ma deve necessariamente vedere il coinvolgimento e la responsabilità di tutta la cittadinanza, e in modo particolare dei proprietari di abitazioni sfitte. Pur volendo comprendere le esigenze di un libero mercato riteniamo che essi dovrebbero opportunamente valutare gli effetti sul territorio onde evitare una eccessiva concentrazione che inevitabilmente incide sulla qualità della vita dei residenti e degli stessi immigrati.
Chiediamo a tutti i cittadini di non affittare immobili a coloro che intendono accogliere richiedenti asilo in condizioni a limite della dignità umana.
Il Coordinamento Cittadino