“L’elaborato – spiega l’Assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – suddivide il territorio comunale in zone (aree protette, residenziali, miste, di intensa attività umana, prevalentemente ed esclusivamente industriali), per ognuna delle quali individua livelli massimi di immissione acustica in orario sia diurno che notturno. La zonizzazione consente di stabilire gli standard minimi di confort sonoro da conseguire nelle varie parti del territorio comunale, in relazione alle caratteristiche del contesto sociale e geo-morfologico. Il censimento delle aree risponde a parametri statistici e all’influenza dei fenomeni fisici. Il piano individua anche le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, zone all’aperto interessate da eventi che possono rivelarsi possibile sorgente di rumore. E’ l’esito di un lungo lavoro di approfondimento e mediazione che abbiamo svolto con tutti i portatori di interesse (associazioni, sigle di categoria, residenti) oltre che con i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione. Quello sonoro è una forma di inquinamento ambientale e non va trascurato, anche per gli indubbi riflessi che ha sull’economia e la vivibilità di una città come Formia, legittimamente proiettata al turismo e alle attività di richiamo sociale. L’esigenza di attrarre persone deve integrarsi con i diritti di chi a Formia ci vive. Questo è stato il punto di partenza di un lungo percorso che alla fine ha prodotto i risultati di cui la città aveva bisogno”.
“Il Piano di Zonizzazione Acustica – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo – dà risposte ad un bisogno reale, sintetizzando due esigenze, entrambe profondamente legittime: il diritto dei residenti alla quiete e al riposo e la necessità, fisiologica per una città a forte vocazione turistica come Formia, di mantenere in piedi attività economiche legate alla socialità, soprattutto giovanile. Il contrasto, spesso insanabile, tra i due interessi ha finito negli anni per limitare e condizionare entrambi i diritti, ingenerando un senso di caos che non ha migliorato la vivibilità dei quartieri, né contribuito a sostenere le attività commerciali e sappiamo quanto importanti siano per lo sviluppo economico di questa città. L’obiettivo è stato rispettare entrambe le esigenze, ponendo regole chiare e il più possibile condivise. Offriamo alla città lo strumento per dire basta a litigi ed abusi, perché, in un quadro di regole certe, a tutti non resti che esercitare il proprio diritto. Spiace che, dopo l’ampia ed efficace discussione avvenuta in commissione, l’opposizione abbia deciso di disertare l’aula quando si è trattato di esaminare un tema così importante. Ne prendiamo atto, consapevoli però che si è persa l’ennesima occasione per offrire un contributo reale, non subordinato a polemiche che poco o nulla hanno a che fare con gli interessi della città”.