ITRI – Tanto tuonò che piovve. I cinque dirigenti del centro anziano unico (le due strutture, don Morosini e Madonna delle Grazie, per la prima volta sono state aggregate in un’unica entità) si sono dimessi dopo poche settimane dalla loro nomina. Emilio Ruggieri, 125 voti su 240 elettori, presidente, Luigi Del Bove, 27 consensi, vice, Lelio Pennacchia, (26), segretario, Giuseppe Taiani,(12) tesoriere, e Raffaella Zuena (24 voti) hanno rimesso il loro mandato per una serie di ragioni spiegate prima in diversi incontri avuti con i responsabili dell’amministrazione comunale e, poi, in tre missive consegnate per iscritto, agli interlocutori istituzionali. E anche la quarta riunione tra i soci e l’Amministrazione comunale, svoltasi martedi scorso, non è stata segnata da una fumata bianca. Troppo distanti le posizioni degli interlocutori. “In sostanza, -si legge in una nota che riporta il punto di vista dei dirigenti dimissionari, che ribadiscono di essere i fedeli interpreti della volontà degli iscritti- si contesta, tra le altre criticità, la mancata soluzione del problema dell’assicurazione dei soci e la mancata corresponsione dello stipendio alle due donne delle pulizie, il cui mancato lavoro lascia la struttura, materialmente suddivisa in due sedi, in condizioni igieniche assurde se si pensa all’età dei soci e alle ben note esigenze c he per queste persone longeve lo stato anagrafico comporta. L’amministrazione -secondo quanto affermano i dimissionari- vorrebbe che a pagare la quota di assicurazione contro il rischio vita e infortuni dei soci siano gli stessi interessati. La spesa toccherebbe i venti euro che vanno ad aggiungersi alla cifra necessaria per iscriversi. Il massimale coperto dalla polizza antinfortunistica sarebbe di soli 25.000 euro e sarebbe applicabile unicamente alle persone con età inferiore ai 77 anni, che sono in numero esiguo rispetto al totale dei soci. C’è, poi, il problema del pagamento delle due signore che garantiscono l’igiene dei locali di via don Morosini e della Madonna delle Grazie (da cui le due sezioni prendono il nome). Non vengono pagate da diversi mesi e non hanno più in dotazione le chiavi dei due locali dove attualmente converge qualche socio, dopo che qualche non bene identificata figura ne apre l’accesso, senza averne –commentano i dirigenti dimissionari- titolo o investitura”. Si tratta, insomma, della prosecuzione della tormentata via crucis che questa struttura al servizio dell’età più matura sta incontrando a Itri dopo oltre un anno di vacatio gestionale per l’anticipata dimissione del direttivo del centro Madonna delle Grazie in Corso Appio Claudio e la nomina, a suo tempo, da parte della dott. Raffaella Vano, commissario comunale, del responsabile straordinario per la struttura, Giuseppe Paparello. Stando così le cose, non facendosi avanti nessun altro socio disponibile a “mettersi in gioco“ per dotare l’unificato centro anziani di un comitato direttivo, prende sempre più piede l’ipotesi che si torni, quanto prima, a una nuova gestione commissariale della struttura deputata a promuovere gli impegni aggreganti delle persone dell’età non più verde.