Concerti, letture, cunti, racconti. E ancora: teatro, trekking musicale, percorsi di pellegrinaggi, degustazioni di prodotti locali e mostra di strumenti tradizionali. Torna la “Montagna Armonica. Il mare che non dorme mai…”, festival di musica, cultura e sapori della tradizione promosso dal Comune di Formia con la collaborazione del Parco Regionale dei Monti Aurunci, il coordinamento artistico di Ambrogio Sparagna e dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium “Parco della Musica” di Roma.

Roma, 17 10 2010
Ottobrata Roman

Il festival, giunto alla sua quarta edizione, combina musica, cultura e sapori della tradizione in una formula unica nel suo genere. Si ha l’impressione di toccare il mare se si guarda il Golfo dagli Aurunci. Una terra dalla storia antica, fatta di pastorizia e misticismo. Sulle aspre e brulle alture, tra rupi e grotte calcaree, sorsero aree votive e piccoli cenobi innalzati dai monaci basiliani. Secondo il Codex Diplomaticus Cajetanus, redatto nel nono secolo a Montecassino, in una di quelle grotte si sviluppò l’antico culto di San Michele che ancora oggi, ogni anno, attira migliaia di pellegrini sull’eremo di monte Altino. La tradizione racconta che le grotte sugli Aurunci furono abitate da santi pellegrini ed eremiti che nella sublime bellezza dei luoghi interrogavano i segni della propria ricerca spirituale. Narrazioni popolari raccontano di un giovane fiorentino proveniente da San Germano (l’odierna Cassino) e diretto a Gaeta. Quel giovane, segnato dal fuoco del rinnovamento religioso predicato a Firenze da Girolamo Savonarola, era probabilmente Filippo Neri il quale scelse la grotta di San Michele come proprio giaciglio di pietra. “Col piè calcar le stelle”, recita uno dei sonetti attribuiti al Santo, probabilmente ispirati dalla poetica ferocia degli Aurunci. E’ da quel lungo sentiero spirituale e naturale che nasce il progetto de “La Montagna Armonica”, festival di musica e cultura tradizionale, quest’anno ancora più ricco, tra darsene, altipiani e grotte sacre che offriranno lo scenario a concerti, laboratori di danza, musica e canti popolari, visioni di stelle, trekking musicali, percorsi lungo i cammini dei pellegrini tra cavalli e voli di poiane, accompagnati da degustazioni di prodotti della pastorizia aurunca e molto altro ancora.
Il programma si apre il 5 agosto alle ore 20 in Villa Comunale con il saluto musicale a cura del gruppo “La Giostra” e degli allievi del corso di organetto del Teatro Bertolt Brecht di Formia, accompagnati da campane e campanacci degli Aurunci. Si prosegue alle ore 21 in Largo Paone, dove si terrà il grande concerto dedicato alla danza popolare.  Un progetto di Ambrogio Sparagna con la partecipazione di 200 cantori, suonatori e danzatori popolari.
Secondo appuntamento l’11 agosto presso il Circolo Velico Caposele dove, dalle ore 10 alle 17, si terrà “Vento in poppa”, attività teorico-pratica dedicata ai bambini per la conoscenza e promozione degli sport acquatici.
Si prosegue il giorno 12 agosto presso l’Area Archeologica di Caposele con “Suoni d’oltremare”, concerto vocale-strumentale realizzato in collaborazione con i giovani immigrati provenienti dall’Africa e gli allievi della sezione musicale IC “Dante Alighieri” di Formia.
Il 13 agosto il Festival si sposta nel borgo di Maranola, sulle alture dei Monti Aurunci, in località Pornito dove su un ampio altopiano affacciato sul Golfo (conosciuto come “Fossa di Massaraccio”), sarà allestita l’Area del Pellegrino con mostre di dischi, libri, strumenti musicali tradizionali, spazi informativi e piccole degustazioni di prodotti tradizionali. Alle ore 21 è di scena “La canzone di Zeza”, spettacolo di teatro musicale popolare realizzato dalla Compagnia “Il Setaccio”; alle ore 22 partirà “La notte della Ballarella”, grande concerto dedicato alle danze popolari degli Aurunci con l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna.
A seguire, dalle ore dalle ore 00:00 alle 01:00 del 14 agosto, si terrà “La notte dei Tamburi”, originale concerto con protagonisti trenta giovani musicisti che, diretti da Erasmo Treglia, si alterneranno nell’esecuzione di una lunga suite della durata di un’ora. Alle prime luci dell’alba, intorno alle ore 05:00 del mattino, si proseguirà con “Il Caffè delle Stelle”. Sull’altopiano di Pornito, lungo la strada che conduce al santuario di San Michele, al suono dei campanacci degli Aurunci, verrà offerta ai partecipanti la colazione del Pellegrino.
Dalle ore 05:30 alle 07:30, guidati dalle parole del poeta Davide Rondoni e dal suono delle zampogne, su un percorso ripido ma di grande suggestione, a strapiombo sul Golfo di Gaeta, prenderà avvio un percorso di trekking musicale dal titolo “Con il piè calcar le stelle”. Attraverso l’antico cammino del pellegrinaggio di San Michele, dopo due ore circa di cammino, si raggiungerà il “Santuario di San Michele Arcangelo”, sotto il Monte Altino, a circa 1220 metri di altitudine, dove verrà proposto ai camminanti un originale concerto per pietre sonanti, un antico idrofono ricostruito con la pietra locale e voci, con il Coro “Voci all’aria” di Maranola, diretto da Anna Rita Colaianni. Al termine del concerto, segnato anche dalle letture poetiche di Davide Rondoni, verrà offerto ai partecipanti il Pane di San Michele, tipico pane della tradizione locale.