Con deliberazione dell’8 Agosto u.s. di Fondi ha deciso di ricorrere al TAR contro la recente autorizzazione con cui la Regione Lazio ha concesso uno specchio acqueo antistante il territorio comunale a scopo di miticoltura.
Come anticipato nei giorni scorsi, preso atto della determinazione regionale in questione, alla luce di quanto già rilevato nella determinazione medesima e in attesa del richiesto accesso agli atti, il Comune di Fondi ha deliberato di ricorrere poiché risulta essere stato escluso sin dall’inizio dal relativo procedimento istruttorio.
Nei giorni scorsi il Comune ha diffidato la Regione Lazio alla revoca in autotutela del provvedimento, rappresentando come il relativo procedimento sia stato avviato nel 2014 nei confronti del Comune di Sperlonga e concluso nel 2017 interessando, invece, uno specchio acqueo antistante il territorio di Fondi.
«Siamo contrari a tale provvedimento regionale – afferma il Sindaco Salvatore De Meo – sia per la forma che per la sostanza. Non si può accettare che un’istanza del genere con un significativo impatto ambientale sia stata istruita e definita con evidente sommarietà, escludendo di fatto il Comune di Fondi il quale invece, ai sensi della recente L.R. 8/2016, doveva essere invitato alla Conferenza di Servizi tenutasi nel Dicembre 2015. La successiva richiesta di parere inviata dalla Regione Lazio nel Marzo 2017, a distanza di circa 3 anni, con allegata la sola relazione della società richiedente riferita ad un impianto in uno specchio acqueo antistante il Comune di Sperlonga, non può ritenersi assolutamente sostituiva della prescritta partecipazione alla Conferenza di servizi. Allo stesso tempo esprimiamo fin da adesso assoluta contrarietà ad un’eventuale autorizzazione di un impianto di miticoltura perché significherebbe non tenere conto delle conseguenze negative che esso determinerebbe sia sul sistema marino che sul complessivo sistema economico-ricettivo della costa e in particolare del Comune di Fondi».