Domani, Sabato 4 Novembre, si celebra la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, istituita nel 1918 per commemorare la fine della Prima guerra mondiale per l’Italia. Il 4 Novembre è la data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.
La ricorrenza prevede la partecipazione dei Sindaci alle celebrazioni organizzate dalla Prefettura di Latina nel capoluogo di provincia.
La cerimonia commemorativa che avrà luogo a Fondi si svolgerà Domenica 5 Novembre secondo il seguente programma: ore 9.30 celebrazione religiosa nella chiesa di San Francesco d’Assisi; ore 10.30 deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti in piazza Alcide De Gasperi. Presenzieranno il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo e le autorità civili, militari e religiose cittadine.
Alla cerimonia sono state invitate a partecipare le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, le Associazioni di mutilati e invalidi di guerra, dei Carabinieri, Finanzieri e Marinai in congedo, nonché la Croce Rossa – Corpo Militare Ausiliario delle Forze Armate dello Stato e gli Istituti scolastici.
La cittadinanza tutta è invitata a prendere parte alle celebrazioni.
In occasione della cerimonia, piazza Alcide De Gasperi ospiterà dalle ore 10.30 in poi il “Progetto Cuore”, patrocinato dal Comune di Fondi: un’iniziativa solidale nata dall’intraprendenza di alcune donne che in pochi mesi sono riuscite a trovare il sostegno di altre migliaia di “cuoricine”. Le gradinate del Teatro all’aperto saranno avvolte da centinaia di coloratissime coperte in lana, ricamate dalle volontarie. In piazza sarà installato un gazebo informativo sulla finalità dell’iniziativa: il giorno successivo le coperte saranno consegnate da una delegazione del comitato alle famiglie terremotate di San Severino Marche, Comune in provincia di Macerata che lo scorso anno fu gravemente colpito dal sisma che interessò il Centro Italia e che pochi giorni fa ha visto la rimozione definitiva delle 22.000 tonnellate di macerie degli edifici crollati o demoliti perché totalmente inagibili per aver subito danni significativi.