Interruzione
19 Dic 2024, Gio

Uccisi solo perché Italiani. Sono le vittime delle Foibe, vittime della pulizia politica ed etnica compiuta dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 ed il 1945. Una pulizia etnica mascherata come azione di guerra o vendetta contro i fascisti all’indomani dell’armistizio dell’8 Settembre 1943. A migliaia furono massacrati, spesso gettati ancora vivi nelle foibe, le cavità carsiche tipiche del territorio istriano.
“La cosa più faticosa è il fatto che ancora oggi in alcuni contesti c’è chi considera la storia delle Foibe, dell’esodo e del confine orientale come una storia di parte e non di tutti. E per questo la osteggia e relega in un ghetto, come se fosse qualcosa di “minore”. Tutto questo impedisce di ricucire il legame di quelle terre e di tutti coloro che patirono indicibili sofferenze non in quanto appartenenti ad una ideologia politica ma in quanto Italiani, con il resto della Nazione. Al contrario è invece bellissimo il fatto di vedere i giovani d’oggi, che magari non sapevano nulla di quanto accaduto, venirne a conoscenza tramite noi. E come noi appassionarsi alla storia istriana, giuliana e dalmata. In questo modo la memoria si fa ricordo vivo e diventa qualcosa che appartiene, finalmente e giustamente, a tutti”.

Nelle parole di Michele Pigliucci, Presidente Nazionale del “Comitato 10Febbraio”, il senso del “Giorno del Ricordo” celebrato anche a Fondi, in memoria dei nostri connazionali vittime di questa immensa tragedia, una pagina troppo spesso strappata dalla Storia d’Italia e, soprattutto fino a qualche anno fa, dalla stragrande maggioranza dei libri di testo nelle Scuole. Proprio come si è espresso il cantante Simone Cristicchi, molto sensibile a questo dramma e coraggiosamente espostosi in diverse occasioni: C’è chi minimizza, chi giustifica orrori, chi tinge un dolore con un colore politico, chi dimentica, e chi semplicemente non conosce. Un pensiero a tutti quelli che hanno sofferto sulla loro pelle la tragedia di una pagina strappata dai libri di Storia”.
Nella nostra Città, proprio in Piazza Martiri delle Foibe, nella mattinata di ieri si sono ritrovati Cittadini ed Associazioni, per una Commemorazione che è diventata momento di condivisione e preghiera. Indetta dai responsabili locali del “Comitato 10Febbraio”, l’iniziativa è stata aperta dal ricordo dei tragici avvenimenti e dall’omaggio a tutte le vittime, ed ha registrato la presenza, tra gli altri, del Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, in visita in Città per appuntamenti elettorali. La lettura di una toccante Preghiera composta nel 1959 da Mons. Antonio Santin, Arcivescovo di Trieste, ha anticipato la deposizione di un omaggio floreale ai piedi della lapide di intitolazione ed il minuto di riflessione e raccoglimento che ha chiuso la Commemorazione.