Interruzione
23 Dic 2024, Lun

Fondi. Si è ufficialmente costituito, il Presidio Sud Pontino di Libera.

Il Presidio nasce dal desiderio comune di singoli cittadini, gruppi, movimenti, associazioni, imprese sociali e scuole, appartenenti ad un territorio di grande risorse naturalistiche, storiche e culturali, ma in sofferenza perché colpito dalle organizzazioni criminali e a rischio di arretramento sociale, economico e culturale. Un desiderio condiviso da numerosi cittadini di impegnarsi concretamente nella costruzione di un “NOI” a servizio del proprio territorio.
Attivo già da un paio di anni nel territorio del sud pontino il Presidio, ora ufficialmente nato, va ad aggiungersi alla numerosa serie di Presidi presenti in tutta Italia, affiliati all’associazione Libera, fondata da don Luigi Ciotti. Proprio il fondatore e presidente di Libera, nonostante i suoi innumerevoli impegni, ha voluto presenziare all’assemblea di nascita del gruppo pontino, indossando la maglietta rossa, simbolo della campagna da lui promossa per fermare l’emorragia di umanità.
Così, nella sede del nuovo Presidio, presso il Monastero di San Magno in Fondi, dopo l’apertura dell’assemblea, si è passati a leggere il Patto di Presidio, un documento stilato dagli stessi volontari in cui vi sono specificati i contesti, le motivazioni, gli obiettivi ed ovviamente il perché della dedica a don Cesare Boschin, sacerdote ucciso in circostanze ancora oggi misteriose a Borgo Montello, frazione di Latina, il 29 marzo 1995 perché si oppose ai traffici illeciti di rifiuti tossici smaltiti in discariche clandestine. Un ricordo doveroso per la figura di don Cesare Boschin, affinché il suo nome e la sua dignità, spesso infangati con falsità e depistaggi, diventino sinonimi di Testimonianza e Impegno.
Dopo un breve saluto del Vescovo della Diocesi di Gaeta, Mons. Luigi Vari che non ha voluto far mancare il proprio sostegno, si è provveduto ad eleggere come Referente del Presidio intercomunale per i prossimi 3 anni don Francesco Fiorillo, sacerdote sempre in prima linea nella difesa dei diritti e nella promozione della legalità, da sempre sostenitore e socio di Libera. “Ho sempre pensato che l’avverbio più importante nell’amore non è sempre e neanche mai. L’avverbio più importante nell’amore è ancora. Allora oggi la parola che più mi sta a cuore, anche per il nostro piccolo gruppo che spero diventerà sempre più grande, è ancora. Ancora continuiamo a stare dalla parte della bellezza, ancora continuiamo a stare dalla parte dei deboli, delle vittime, degli ultimi, di chi non ha voce”: queste le parole del primo Referente del nuovo Presidio.
Infine ha voluto dimostrare tutta la sua vicinanza e il suo apprezzamento don Luigi Ciotti, salutando con le sue parole, la sua carica, la sua forza, gli intervenuti: “se le mafie sono forti è perché noi siamo stati troppo deboli. Dobbiamo provare disgusto per quanto sta avvenendo”. Poi un passaggio sulla maglietta rossa, indossata da quasi tutta la platea: “sento il bisogno anch’io di mettermi nei panni degli altri. Quella maglietta rossa ci ricorda esattamente questo: ci mettiamo nei panni di quei bambini e di quelle mamme. Dobbiamo metterci nei panni anche dei bambini di questo paese. L’ISTAT ci ha detto che 1.200.000 bambini in Italia vivono la povertà assoluta. La maglietta rossa ci ricorda i bambini, ma non solo i bambini, i poveri, gli ultimi, quelli che fanno fatica”. In ultimo, un passaggio sulle parole di don Francesco Fiorillo, sul termine “ancòra” che cambiando l’accento può diventare “àncora”. Così il Monastero di San Magno, sede del presidio e   spazio di bellezza e libertà, può trasformarsi in un’àncora per il nostro territorio.

L’associazione Libera è, dunque, presente anche sul nostro territorio, con le idee chiare, con la volontà di
impegnarsi affinché all’omertà si contrapponga la responsabilità civile, alla corruzione il bene comune, alla sopraffazione e allo sfruttamento l’equità sociale. La volontà di preparare il terreno, tracciare solchi di Verità e Giustizia, coltivare semi di Speranza affinché ogni giorno sorga il Bello.