Apprendiamo con cauto ottimismo la richiesta inviata al Ministero della Salute a firma dell’Assessore regionale alla Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria Alessio D’Amato in merito alla proroga di chiusura di un anno dei Punti di primo intervento prevista dagli adempimenti del decreto ministeriale 70 del 2015. In attesa che il Ministro della Salute Giulia Grillo si pronunci in merito, auspicando che venga accolta la proposta dell’Assessore D’Amato, ribadiamo con fermezza la nostra posizione.
In una lettera inviata al Sindaco di Latina Damiano Coletta, in qualità di Presidente della Conferenza provinciale dei Sindaci sulla Sanità, il 20 agosto scorso, ribadivo l’importanza di scongiurare la chiusura del Punto di Pronto Intervento del “Mons. Di Liegro” di Gaeta e degli altri sei PPI distribuiti nel territorio provinciale di Latina, in assenza di una valida alternativa e in antitesi a quanto disposto dal decreto ministeriale varato dal precedente Governo che ne prevede la chiusura entro l’anno.
In particolare, nel corso della consiglio comunale del 31 agosto scorso, è stato evidenziato che negli ultimi tre anni il numero degli accessi al PPI di Gaeta è stato di circa 12.000 persone per ciascun anno e, nell’ultimo anno, circa 650 utenti sono stati trasferiti al Pronto Soccorso del “Dono Svizzero” di Formia con codice giallo o rosso.
Queste cifre rendono chiaro quanto afflusso potrebbe riversarsi sul Pronto Soccorso di Formia, congestionando una struttura già di per sé fragile. D’altronde, applicare un «nuovo» modello di assistenza nel territorio pontino, soggetto ad un elevato aumento di popolazione nella stagione estiva e a difficoltà di collegamenti nella stagione invernale, desta molte perplessità e preoccupazioni.
Contestualmente il 7 settembre scorso, ho trasmesso al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, la Delibera di consiglio comunale n. 45 del 31/7/2018 recante ad oggetto: «Mantenimento Punti di Primo Intervento (PPI) e integrazione servizi di assistenza e cure mediche primarie», in cui si ribadiva l’importanza di scongiurare la chiusura del Punto di Pronto Intervento di Gaeta e degli altri sei PPI distribuiti nella provincia di Latina. Nella richiamata Delibera consiliare 45/2018, con votazione unanime favorevole, il Consiglio comunale ha deliberato di richiedere al Ministero della Salute, al Presidente della Regione Lazio e al Presidente della VII Commissione Sanità della Regione Lazio e a tutti i suoi componenti, per quanto di rispettiva competenza di:
- adottare tutti gli strumenti e procedure atti a tutelare il diritto alla salute costituzionalmente sancito, quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività;
- intervenire per trovare soluzioni idonee alle criticità in materia di intervento e accessibilità alle cure primarie, scongiurando la diminuzione di prestazioni al cittadino e la chiusura dei Punti di Primo Intervento presenti sui territori;
- attivare ogni possibile iniziativa dedicata alla promozione della salute, con proposte concrete e atti formali coinvolgendo le Pubbliche Amministrazioni interessate, garantendo la possibilità di mantenere in vita i Punti di Primo Intervento e di integrare i servizi di tutela della salute su tutti i territori coinvolti;
- diffidare il Presidente della Giunta Regionale, nella persona del Presidente Nicola Zingaretti, ad adottare qualsivoglia intervento che possa minimamente modificare l’attuale assetto organizzativo del PPI e le prestazioni assicurate presso il Presidio di Gaeta in zona “Cappuccini” tali da poter configurare un’interruzione del servizio stesso a Gaeta, inoltre, al Presidente Zingaretti, di impegnarsi a rimuovere con atti amministrativi concreti le condizioni di chiusura del PPI.
Plaudiamo, infine, all’iniziativa scaturita durante lo svolgimento della Commissione regionale Sanità nel corso della quale si è deciso di presentare una mozione che impegni il Presidente della Regione Nicola Zingaretti e la sua giunta a fare pressioni sul Ministero della Sanità affinché tali strutture possano restare al servizio dei cittadini. Bene, ma in attesa della proroga, non intendiamo abbassare la guardia e proseguiremo nel monitorare e vigilare affinché sia scongiurata definitivamente la chiusura dei Punti di primo intervento.
Addetto Stampa
Dott. Andrea Brengola