Si è svolta Martedì 30 Aprile u.s. la Seduta Pubblica Ordinaria del Consiglio comunale, che come di consueto ha visto l’approvazione dei verbali della seduta precedente.
Il successivo punto all’ordine del giorno, riguardante l’approvazione della relazione sulla gestione e del rendiconto dell’esercizio 2018, è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio Daniela De Bonis, che ha sottolineato come la rendicontazione rappresenti una valutazione tecnica dell’azione amministrativa e del suo percorso, e consenta anche di fare il punto su quanto realizzato all’interno del programma amministrativo: «Questa Amministrazione – ha precisato l’Assessore – ha monitorato la regolarità degli schemi contabili ai fini dell’adeguamento dei processi alla nuova procedura finanziaria. I controlli effettuati dall’organo di revisione hanno attestato la conformità delle operazioni adottate. In particolare: la regolarità delle procedure per la contabilizzazione delle entrate e delle spese in conformità alle disposizioni di legge e regolamenti; la corrispondenza tra i dati riportati nel conto di bilancio con quelli risultanti dalle scritture contabili; il rispetto del principio della competenza finanziaria nella rilevazione degli accertamenti e degli impegni; la corretta rappresentazione del conto di bilancio nei riepiloghi e nei risultati di cassa e competenza finanziaria; la corrispondenza tra le entrate a destinazione specifica e gli impegni di spesa assunti; il rispetto dei limiti di indebitamento e del divieto di indebitamento per spese diverse da quelle di investimento; il rispetto del contenimento e della riduzione delle spese di personale; il rispetto del vincolo di spesa per acquisto di beni e servizi e la verifica del mantenimento degli equilibri finanziari in fase intermedia. La verifica e il mantenimento di questi indicatori tecnici è testimonianza di un lavoro impegnativo degli Uffici tutti e di quello che l’Amministrazione espleta ogni giorno nell’esercizio della propria azione e a cui in modo sempre più restrittivo deve uniformarsi».
In seguito l’Assessore al Bilancio ha evidenziato come l’Amministrazione abbia garantito la continuità di tutti i servizi a favore dei cittadini, cosa non sempre scontata in ragione di una congiuntura economica per la quale gli Enti locali sono estremamente in difficoltà, per proseguire con un breve riepilogazione delle attività svolte, soffermandosi in particolare su quelle del Settore dei Servizi alla persona, che ha assicurato e garantito i servizi destinati alle varie fragilità sociali mediante l’erogazione di contributi a vario titolo, reinserimenti socio-lavorativi e borse lavoro, oltre all’attuazione di iniziative di sensibilizzazione su ludopatia, bullismo e violenza sulle donne.
«Come si evince dalla relazione del Dirigente del Settore finanziario, e confortati dal parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti – ha concluso l’Assessore al Bilancio –, si può constatare un risultato positivo di amministrazione a dimostrazione della capacità di questo Ente di garantire, attraverso un’attenta gestione delle risorse e un contenimento della spesa, i servizi essenziali ai cittadini, riuscendo a gestire nel migliore dei modi e in totale trasparenza la cosa pubblica». Al termine della sua relazione, l’Assessore ha ringraziato per il lavoro svolto il Dirigente del Settore finanziario Tommasina Biondino, il personale tutto, il Sindaco De Meo, gli Assessori, il Presidente Vincenzo Carnevale e tutti i componenti della Commissione consiliare Bilancio, i Consiglieri comunali ed il Collegio dei Revisori dei conti.
Alla relazione dell’Assessore al bilancio ha fatto seguito il dibattito sul punto all’odg.
Secondo il Consigliere Mario Fiorillo «è un dato di fatto che i conti dell’Ente siano in ordine e che per i Servizi sociali il Comune abbia adempiuto ai propri doveri, ma la logica della relazione è ragionieristica. Purtroppo questo è il rendiconto di un bilancio previsionale al quale abbiamo già espresse la nostra contrarietà perché manca una visione della città. Basti pensare che a fronte dei tanti finanziamenti della Regione, avremmo desiderato che il Comune avesse investito maggiormente, ad esempio, sul centro storico e sulle attività economiche».
A detta di Luigi Parisella il problema è di visione politica: «Condivido l’opinione di Fiorillo, ma credo che manchi soprattutto la volontà di sognare, forse anche per la limitatezza delle risorse degli Enti locali, ma non riesco a intravedere uno sviluppo per il futuro al di là dell’ordinario. La questione è non solo cosa si fa ma come la si fa, ad esempio la qualità delle opere pubbliche lascia troppo spesso a desiderare». Nel suo intervento Parisella ha inoltre messo in risalto come «l’accantonamento nel bilancio di previsione di risorse al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità non faccia altro che mettere in difficoltà i Comuni».
L’Assessore al Bilancio ha in seguito preso la parola per evidenziare la difficoltà da parte dell’Ente a mantenere inalterati i servizi ai cittadini, sia a causa della scarsità di risorse che per il sottodimensionamento della pianta organica che è circa la metà di quella necessaria. In merito ad uno dei rilievi di Fiorillo ha invece rimarcato la capacità dell’Amministrazione di presentare agli enti sovracomunali valide progettazioni che vengono poi ritenute meritevoli di compartecipazione di risorse economiche.
Tra i rilievi di Maria Civita Paparello figurano «le eccessive spese legali e per professionisti esterni, nonché la mancanza di monitoraggio delle opere eseguite».
Nel suo intervento il capogruppo di FI Vincenzo Carnevale ha constatato con rammarico che nessuno tra i Consiglieri di minoranza ha evidenziato come «questa Amministrazione abbia destinato ben tre milioni e settecentomila Euro per i Servizi sociali ed assistenziali, dei quali ben un milione e mezzo totalmente a carico del bilancio comunale, ovvero circa il 40% del totale».
Il Sindaco Salvatore De Meo è intervenuto in conclusone del dibattito, mettendo in risalto come al centro di tutto vi siano i numeri: «Per gli Enti locali il margine di discrezionalità è ormai minimo: nel bilancio le entrate e le spese correnti, ossia quelle utilizzate per la quotidiana gestione dei servizi e della macchina comunale, sono praticamente consolidate. La capacità di investimento è troppo spesso limitata dalle ristrettezze del bilancio comunale. La mia esperienza in ANCI mi ha consentito di avere contezza di come in tutti gli Enti locali, così come nel nostro Comune, si compiano sforzi straordinari nel mantenere l’equilibrio di bilancio. Proprio per questo desidero rivolgere un sincero ringraziamento ai Consiglieri comunali e in modo particolare agli Uffici, che mettono a disposizione quotidianamente le loro professionalità e che contribuiscono a far sì che il nostro possa essere definito un Comune virtuoso».
Il punto è stato infine approvato con 18 voti favorevoli e 5 contrari.
Sempre l’Assessore De Bonis ha relazionato sul punto relativo all’adeguamento del compenso del Collegio Revisori dei Conti, un obbligo previsto dalla vigente normativa.
21 sono stati i voti favorevoli, mentre Luigi Parisella e Giovanni Trani si sono dichiarati contrari.
Il punto sull’individuazione del modello gestionale della farmacia comunale e del relativo atto di indirizzo è stato illustrato dal Sindaco De Meo, il quale ha sottolineato il percorso avviato da diverso tempo, ovvero dal Febbraio 2018 con la deliberazione di Giunta municipale con cui è stata
approvata la revisione ordinaria della pianta organica delle sedi farmaceutiche con l’individuazione della dodicesima sede e l’esercizio del diritto di prelazione, poi accolto dalla Regione. In seguito la discussione in Commissione è stata incentrata sulla forma gestionale della istituenda farmacia, individuando il modello concessorio verso terzi, che più di ogni altro consente di contemperare i principi di trasparenza del pubblico con quelli di economicità e imprenditorialità del privato: «A seguito dell’approvazione dell’atto di indirizzo il Dirigente del Settore III avrà il compito di predisporre gli atti di gara che dovranno prevedere per la durata della concessione il periodo di tempo necessario al recupero degli investimenti da parte del concessionario, un canone d’entrata una tantum e un canone concessorio suddiviso in una parte fissa e una variabile commisurata in percentuale alla parte eccedente il fatturato annuo posto a base di gara».
Il punto è stato approvato con il voto favorevole dei Consiglieri di maggioranza e quello del Consigliere M5S Bruno Sepe. Hanno espresso voto contrario Mario Fiorillo, Maria Civita Paparello e Giovanni Trani (assente Luigi Parisella) non per il modello gestionale individuato ma perché non hanno condiviso la revisione della pianta organica e l’individuazione delle nuove sedi farmaceutiche.
L’Assessore alle Attività produttive Giorgia Salemme ha illustrato il punto riguardante la modifica del Regolamento Comunale di disciplina del commercio su aree pubbliche, che allo stato attuale non prevede i casi di ampliamento dei posteggi ubicati nelle aree mercatali: «L’integrazione prevede la possibilità per gli operatori interessati di ampliare la superficie del posteggio previa acquisizione del parere del Comando Polizia Locale nel rispetto delle condizioni di viabilità pedonale, accessibilità e sicurezza».
Il punto è stato approvato all’unanimità.
In seguito Bruno Sepe ha dato lettura della propria mozione tesa ad attuare azioni “per impedire la vendita di articoli alimentari confezionati in plastica monouso sulla spiaggia e sulle strade limitrofe durante la stagione estiva nel periodo dal 1° Giugno al 30 Settembre”.
Nel ringraziare il Consigliere Sepe, nel suo intervento il Sindaco De Meo ha messo in evidenza come l’Amministrazione ormai da diversi mesi non solo stia attuando le iniziative citate nella mozione ma abbia anche iniziato un confronto con i rappresentanti di categoria degli esercizi pubblici, che saranno i principali protagonisti di questo auspicabile mutamento culturale, rendendo noto che è in fase di predisposizione un provvedimento che nei prossimi giorni, dopo un ulteriore confronto con le associazioni di categoria, sarà sottoposto all’esame delle Commissioni congiunte Ambiente e Attività produttive: «Innanzitutto l’auspicio che è cittadini usino sempre meno prodotti monouso in plastica non biodegradabile, considerato l’impatto devastante che essi hanno sull’ambiente. Con il provvedimento che stiamo predisponendo intendiamo vietare non solo nel periodo estivo e sul tratto litoraneo ma per sempre e ovunque sul nostro territorio la somministrazione in loco di cibi e bevande in contenitori in plastica. E’ necessario condividere tale iniziativa il più possibile con gli operatori commerciali affinché essi stessi siano di esempio ai cittadini frequentatori dei loro locali».
La mozione è stata dunque ritirata da Sepe proprio in virtù del provvedimento ancor più restrittivo che sarà emanato prossimamente dall’Amministrazione comunale.
I lavori dell’assise sono proseguiti con i due punti ad integrazione dell’ordine del giorno, il primo dei quali, l’individuazione di aree da destinare alla sosta temporanea, è stato illustrato dall’Assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi: «Con la deliberazione che sottoponiamo alla vostra approvazione recepiamo la possibilità concessa dalla legge regionale 13/2007, prendendo atto che sul nostro territorio non disponiamo di aree autorizzate alla sosta dei camper, quando invece alcune aree pubbliche non idonee sono da tempo utilizzate impropriamente a tale scopo pur essendo prive delle attrezzature e dei manufatti di supporto di tale specifica attività. Le aree di sosta per i camper rientrano tra gli interventi di nuova ricettività turistica, anche perché dalla sosta sia pure temporanea dei camper traggono beneficio e vantaggio tutte le attività commerciali del territorio comunale in termini di acquisto di beni e servizi. Poiché sussistono le condizioni affinché aree private possano essere destinate temporaneamente ad uso aree sosta camper, per una permanenza massima di 72 ore consecutive a norma di legge, diamo mandato al Dirigente del Settore Tecnico di acquisire manifestazioni di interesse finalizzate a proporre da parte di soggetti privati l’individuazione di proprie aree da destinare, nel rispetto delle disposizioni del regolamento regionale, alla sosta temporanea provvedendo alla relativa realizzazione e gestione. Il Dirigente, dopo aver individuato e valutato l’idoneità delle proposte pervenute, dovrà attuare le procedure per il rilascio del permesso di costruire, a condizione che i soggetti proponenti posseggano i requisiti previsti, che i prezzi praticati vengano concordati con il Comune di Fondi e che i proponenti sottoscrivano apposita convenzione con l’Ente per il mantenimento dell’interesse pubblico connesso alla realizzazione delle aree di sosta. Trattandosi di interventi urbanistici reversibili, desidero sottolineare che alla chiusura dell’attività le aree torneranno alla originaria destinazione urbanistica senza possibilità di modifica d’uso».
Il Presidente della Commissione Urbanistica Vincenzo Mattei è intervenuto per sottolineare come «l’atto ha raccolto il consenso di tutte le forze politiche in Commissione ed è opportuno approvarlo prima del periodo estivo a beneficio dei potenziali turisti».
Il punto è stato approvato all’unanimità.
Sempre l’Assessore Spagnardi ha relazionato sull’ultimo punto, con cui «sottoponiamo ad approvazione il Regolamento dei criteri e modalità per l’attuazione della cessione di cubatura e trasferimento di volumetrie, nel quale sono riportati i principi e le regole operative per l’applicazione dell’istituto della cessione di cubatura. Inoltre istituiamo il Registro comunale dei diritti edificatori, come previsto nel regolamento dei criteri e modalità per l’attuazione della cessione di cubatura e trasferimento di volumetrie».
Vincenzo Mattei ha parlato di «atto di notevole importanza che prosegue il positivo iter avviato da anni da questa Amministrazione nell’ambito della pianificazione urbanistica»
Maria Civita Paparello ha giudicato positivamente il provvedimento «che può dare un contributo alla razionalizzazione urbanistica, anche perché l’applicazione dell’istituto della cessione di diritti, se finalizzata al recupero e alla razionalizzazione di volumi edilizi esistenti, elude nuove costruzioni consentendo di limitare il consumo di suolo libero per fini edificatori».
Anche quest’ultimo punto è stato approvato all’unanimità.