Si è svolta nella mattinata di Lunedì 8 Luglio, la Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale che, a seguito dell’approvazione dei verbali della seduta precedente, ha visto da parte del Sindaco Salvatore De Meo l’introduzione del punto riguardante l’approvazione della convenzione per la gestione associata dei servizi sociali del distretto socio-sanitario LT 4: «Il punto è stato esaminato nel corso dei lavori della Commissione consiliare competente, l’approvazione è pertanto un adempimento formale preceduto da una serie di incontri del Comitato dei Sindaci, che ha provveduto a deliberare lo schema di convenzione che portiamo in approvazione in Consiglio comunale. Desidero evidenziare due elementi condivisi: la convenzione avrà durata di un anno, nella convinzione di dover individuare un nuovo modello gestionale, e la conferma di Fondi quale Comune capofila, che dovrà guidare il Distretto socio-sanitario verso il nuovo assetto gestionale». A riguardo il Sindaco ha precisato che nel corso degli incontri avuti con gli altri enti del Distretto si è convenuto di superare l’attuale convenzione con un nuovo modello gestionale, dotato di autonoma personalità giuridica, e alla luce di quanto emerso da una relazione redatta dalle avvocature comunali di Fondi e Terracina, fermi restando ulteriori e necessari approfondimenti, si potrebbe adottare la forma consortile.

Maria Civita Paparello ha espresso perplessità in merito al possibile cambiamento del modello gestionale consortile, «sia per i risultati ottenuti in altri Comuni delle province di Frosinone e Latina, dove quasi tutti i consorzi attivati per gestire i Distretti hanno prodotto risultati fallimentari, che per le risorse economiche che rischiano di essere assorbite dai vari organismi di gestione anziché essere investite nei servizi».

Il Sindaco, sottolineando che siamo ancora in una fase di studio, ha comunque precisato che le esperienze degli altri Distretti potranno essere di aiuto alla scelta del futuro modello gestionale.

Mario Fiorillo ha in seguito espresso l’auspicio che il Consiglio comunale sia coinvolto in futuro nella definizione del Piano di zona e nella valutazione annuale della rendicontazione sociale delle attività. A tal proposito il Sindaco ha rilevato che vi sono state diverse riunioni delle Commissioni per avere chiarimenti sulle attività del Piano di zona, non di competenza dell’assise.

Il punto è stato approvato all’unanimità.

L’Assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi ha poi introdotto il punto sull’approvazione P.U.A. dell’Azienda Agricola Giovanni Riccardi, approvato all’unanimità.

Nel merito dei P.U.A. Luigi Parisella ha condiviso l’opportunità di approvare provvedimenti finalizzati a supportare la crescita delle aziende ma al tempo stesso ha esortato a effettuare verifiche sul ripristino dello stato dei luoghi sulle strutture aziendali in disuso.

Successivamente Vincenzo Carnevale ha illustrato il punto relativo all’approvazione dell’aggiornamento del “Programma triennale delle opere pubbliche – Elenco per il triennio 2019/2021 ed elenco per l’annualità 2019”, in merito al quale Mario Fiorillo ha preannunciato voto contrario, «che non deriva dai singoli interventi ma è riferito al triennale nella sua interezza, ovvero al disegno politico di questa Amministrazione, che comprende interventi che non abbiamo mai condiviso». Il punto è stato approvato con 15 voti favorevoli, 2 contrari (Fiorillo e Paparello) e 3 astensioni (Luigi Parisella, Bruno Sepe e Giovanni Trani).

L’Assessore Daniela De Bonis ha poi relazionato sulla variazione al bilancio di previsione finanziario 2019/2021 «a seguito delle esigenze riscontrate dai Dirigenti responsabili di servizio, per quanto di rispettiva competenza, al duplice fine di realizzare gli interventi di programmazione ad essi assegnati da questa Amministrazione nonché per far fronte alle sopravvenute esigenze di spesa derivanti dalla concessione di ulteriori contributi e finanziamenti da parte di enti sovracomunali. Con la suddetta variazione viene mantenuto il pareggio finanziario complessivo nonché il rispetto degli equilibri di bilancio e degli equilibri di cassa».

A seguito di dibattito in aula la variazione è stata approvata con 16 voti favorevoli, 2 contrari (Fiorillo e Paparello) e l’astensione di Parisella, Sepe e Trani.

Il punto sullo svincolo di entrate da alienazioni per la riqualificazione e realizzazione di infrastrutture per il collegamento tra Salto Covino e Borgo S. Anastasia è stato introdotto da Vincenzo Carnevale e  in seguito approvato con 18 voti favorevoli (quelli della maggioranza consiliare cui si sono associati Fiorillo e Paparello), 2 contrari (Parisella e Trani) e l’astensione di Sepe.

Sempre Carnevale ha illustrato il punto riguardante lo svincolo di somme derivanti dai proventi delle affrancazioni e delle alienazioni di terreni di proprietà collettiva per la restituzione delle stesse a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n°113 del 31/5/2019, poi approvato all’unanimità.

Il successivo punto all’odg, inerente il regolamento per la destinazione e l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, è stato dettagliatamente illustrato da Vincenzo Mattei: «Il regolamento disciplina la concessione in uso a terzi dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata facenti parte del patrimonio indisponibile del Comune di Fondi e non utilizzati per scopi istituzionali, ai fini del loro ottimale utilizzo sociale, e in conformità alle normative vigenti. Si tratta di una pratica virtuosa di restituzione alla collettività dei beni appartenuti alla criminalità, in considerazione della relativa rilevanza sociale e civica e della possibilità di lavoro e crescita economica dei territori e affinché vengano utilizzati per uso istituzionale e abitativo e per fini sociali e locativi. Il Settore 4 – Urbanistica provvederà annualmente entro il 31 Dicembre alla pubblicazione sul portale del Comune dell’elenco aggiornato di tutti i beni immobili già acquisiti al patrimonio dell’ente a seguito di confisca. Il bene sarà concesso a titolo gratuito previa selezione con avviso pubblico. Possono usufruire a titolo gratuito dell’affidamento in concessione dei beni immobili: comunità, anche giovanili, enti ed associazioni culturali senza scopo di lucro, associazioni di volontariato iscritte all’albo Regionale, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale riconosciute». Mattei ha successivamente evidenziato che i beni confiscati non potranno essere assegnati in concessione a comunità, associazioni ed enti dei quali facciano parte soggetti nei cui confronti è stata disposta la confisca, anche indiretta, o loro ascendenti, discendenti, coniugi o persona stabilmente convivente, parenti entro il sesto grado e gli affini entro il quarto grado. Inoltre i beni non assegnati in uso gratuito possono essere utilizzati dal Comune per finalità di lucro, e i relativi proventi reimpiegati esclusivamente per finalità sociali: «La concessione può essere rilasciata per un periodo non inferiore a cinque anni non superiore a dieci, con possibilità di rinnovo. Gli immobili destinati ad uso istituzionale saranno adibiti ad attività sociali, culturali, ambientali e dell’istruzione. Quelli destinati ad uso abitativo saranno gestiti per l’emergenza abitativa ed edilizia popolare secondo la vigente normativa statale. Si prevede per i beni che non possono essere assegnati per i predetti usi un utilizzo per finalità di lucro e le somme introitate dalla locazione dovranno confluire in un capitolo da utilizzare annualmente per finalità sociali».

Vincenzo Carnevale è poi intervenuto per esprimere un sentito ringraziamento ai componenti della Commissione «per il proficuo lavoro che ha portato alla stesura di un regolamento che tiene conto delle esigenze immediate ma anche di quelle future». Anche Bruno Sepe ha elogiato l’ottimo lavoro di squadra, «svolto con celerità e accuratezza».

Il punto è stato approvato all’unanimità.

Sepe ha in seguito dato lettura della propria mozione “Contributo ministeriale a favore dei Comuni. Art. 30 del Decreto Crescita (D.L.34/2019)”.

Nell’evidenziare come l’Amministrazione comunale abbia prontamente assunto l’impegno ad individuare l’intervento da mettere in campo, il Sindaco ha fatto rilevare l’anomalia del suddetto provvedimento, il quale prevede che le somme messe a disposizione dei Comuni, nonostante le apprezzabili finalità, non debbano riguardare opere già inserite nella programmazione triennale: «Avremmo voluto investire il contributo nella messa in sicurezza di alcuni ponti, considerato che anche il Governo aveva espresso l’intenzione di varare una grande operazione di messa in sicurezza infrastrutturale a livello nazionale, ma non ci è stato possibile farlo. Considero irragionevole che un’Amministrazione che ha delle priorità non possa utilizzare risorse perché deve individuare un’opera al di fuori della propria programmazione. Stiamo cercando di individuare un intervento che tenga conto delle pianificazioni in corso e consenta di avviare i lavori entro il prossimo mese di Ottobre. L’ipotesi è quella di investire il contributo statale nel miglioramento della viabilità di via Ponte Gagliardo o nella razionalizzazione dell’incrocio tra via Ponte Gagliardo e via Provinciale per Lenola per metterlo in sicurezza e snellire il traffico».

La mozione è stata in seguito approvata all’unanimità.

I lavori dell’assise sono proseguiti con le interpellanze ed interrogazioni.

Sepe ha chiesto se il Comune intenda partecipare all’avviso pubblico della Regione Lazio che prevede contributi per la realizzazione nei mesi estivi 2019 di eventi, feste, manifestazioni e iniziative turistico-culturali e il Sindaco ha confermato che l’Amministrazione comunale partecipa a tutti gli avvisi pubblici e bandi regionali con l’obiettivo di avvalersi di risorse finanziarie aggiuntive a quelle comunali.

Lo stesso Sepe ha poi dato lettura di un’interrogazione, anche a firma di Paparello e Parisella, riguardante il posizionamento nel centro storico di posacenere e cestini per la raccolta differenziata per ragioni di decoro cittadino e in considerazione delle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi delle sigarette.

Il Sindaco ha precisato che l’Amministrazione comunale, preso atto di tali esigenze, ha acquistato alcuni posacenere, provvedendo ad una prima installazione nei pressi di edifici pubblici, fermo restando l’impegno a implementare la dotazione nel centro storico con modelli corrispondenti all’abaco comunale. In merito ai raccoglitori dei rifiuti differenziati, ha spiegato che la logica utilizzata per il loro posizionamento è stata quella di individuare i luoghi più frequentati onde evitare che gli stessi possano essere oggetto di un utilizzo incontrollato.

Fiorillo è intervenuto per sottolineare la necessità di effettuare un corretto ripristino della pavimentazione sconnessa nel centro storico e di provvedere con accuratezza alla rimozione del verde spontaneo.

In considerazione dei rischi legati alla viabilità dell’arteria di Ponte Tavolato, Paparello ha invitato a ipotizzare soluzioni provvisorie per eliminare i fattori di rischio, come l’istituzione del senso unico e l’interdizione al traffico per i mezzi pesanti. Il Sindaco ha reso noto che Astral, su richiesta del Comune, sta per avviare un primo lotto di lavori per la messa in sicurezza dell’arteria in questione, per un importo di 215.000 Euro, che prevedono alcuni tratti di pubblica illuminazione, di implementazione segnaletica e di sistemazione del manto stradale: «Sulle ipotesi prospettate da Paparello l’Amministrazione ha già avviato una verifica, dalla quale emergono le criticità sia per i residenti che per l’aumento del traffico pesante sulle arterie del centro cittadino. In ogni caso il Comune ha sollecitato Astral ad un ulteriore intervento che possa ridurre le attuali condizioni di rischio poiché trattasi di un’arteria di funzionale importanza per il collegamento del Mercato Ortofrutticolo e dello salo ferroviario».