Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, il Consiglio comunale tenutosi nella mattinata odierna ha discusso il punto inerente l’approvazione dell’atto transattivo con la società consortile IMOF s.c.p.a., illustrato dal Sindaco unitamente al punto successivo, riguardante l’approvazione del progetto di fusione per incorporazione di IMOF s.c.p.a. in MOF s.c.p.a..
De Meo ha riassunto in modo analitico il lungo percorso che ha preceduto le delibere di Consiglio in approvazione, ricordando come già lo scorso anno si sarebbe dovuto approvare il progetto di fusione, già scadenzato al 31 Dicembre 2013, ma che il percorso fu rallentato da un contenzioso per la determinazione del canone di concessione d’uso dovuto da IMOF alla Regione per l’utilizzo del vecchio complesso immobiliare di proprietà regionale sul quale IMOF, nell’ambito dell’ammodernamento e ampliamento del MOF, ha effettuato interventi di ristrutturazione e migliorie. Il contenzioso si è concluso in un lodo arbitrale emesso nel Gennaio 2014, che ha stabilito un canone annuo di 340.000 Euro a partire dal 1995; un canone quasi doppio rispetto al passato e che ha alterato i piani economici e determinato una improvvisa sopravvenienza negativa e una conseguente crisi finanziaria, aprendo un ulteriore fronte di contenziosi – sia con la Regione Lazio che con gli altri soci consortili – che non hanno consentito di procedere alla fusione prevista per il 2013. «In particolare il Comune di Fondi, unitamente agli altri soci pubblici, ha impugnato le delibere assembleari della società IMOF con le quali in sede di approvazione dei rispettivi bilanci di esercizio 2013/14/15 si è deciso di ripartire le relative perdite registrate a seguito della citata sopravvenienza negativa a carico dei medesimi soci pubblici. A riguardo, sull’annualità 2013 sia il TAR che il Consiglio di Stato si sono pronunciati accogliendo il ricorso del Comune e condannando la società IMOF al pagamento delle spese di giudizio. Dopo lunghissime trattative Regione, IMOF e MOF sono addivenuti ad uno schema di accordo preliminare e ad uno specifico percorso di ristrutturazione finanziaria e contestuale rilancio del sistema MOF, che prevede la successiva fusione societaria per incorporazione tra MOF e IMOF e la sottoscrizione di un atto transattivo con la Regione Lazio per la condivisione di un piano di esdebitazione della IMOF e di un nuovo Piano industriale di rilancio e sviluppo del MOF. La Regione Lazio, nella giornata di ieri, ha deliberato le linee di indirizzo per approvare il citato atto transattivo, subordinando lo stesso ad analogo atto di transazione da parte di tutti gli altri soci per le rispettive pendenze in corso. In merito, si evidenziano alcune perplessità rispetto alla determinazione del canone di concessione, che pur essendo individuato nel valore di 110.000 Euro annui, è rinviato ad una successiva valutazione di congruità da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tale previsione rischia di riportare la società post-fusione in una situazione di incertezza ove mai tale valore venisse rideterminato in aumento. Nell’ambito degli adempimenti di propria competenza il Comune di Fondi procederà quindi a deliberare lo schema di accordo transattivo, inerente il citato contenzioso riferito alle delibere assembleari della società IMOF, subordinato all’approvazione della fusione da parte della Regione Lazio. In ragione dell’interesse pubblico il Comune di Fondi ha già deliberato il mantenimento della sua partecipazione azionaria in entrambe le società e intende salvaguardare tale partecipazione azionaria nella società post fusione condividendo la proposta di transazione, il piano di esdebitazione nonché il piano industriale di rilancio, sviluppo e fusione delle due società».
A seguito della fusione la partecipazione del Comune di Fondi nella nuova MOF sarà pari al 3,9%, per un totale di n°215 azioni e un valore complessivo di 111.036,75 Euro. Con l’approvazione si autorizza il Sindaco o un suo delegato a intervenire in rappresentanza del Comune di Fondi alle Assemblee straordinarie dei Soci IMOF e MOF, convocate per il 19 Novembre 2019, per esprimere voto favorevole sui punti all’ordine del giorno.
«Queste deliberazioni dell’assise cittadina – ha concluso il Sindaco – rappresentano la conclusione di un lungo e travagliato percorso ma vanno intese soprattutto come un punto di partenza, l’avvio di una nuova fase per il rilancio della struttura a beneficio della nostra economia. Il mio ringraziamento va alla Regione Lazio, che ha saputo affrontare responsabilmente questo percorso, in particolare per il lavoro svolto dall’Assessore Alessandra Sartore, dal capo di gabinetto del Presidente della Giunta Albino Ruberti e dal Presidente del MOF Bernardino Quattrociocchi, che con il rappresentante del Comune di Fondi Felice Petrillo ha dato il giusto apporto affinché si addivenisse ad una positiva soluzione».
In fase di discussione di entrambi i punti il Consigliere M5S Bruno Sepe ha preannunciato il proprio voto favorevole: «Probabilmente si sta mettendo la parola fine ad un calvario che si è protratto da troppo tempo, penalizzando la vita economica della nostra città e del comprensorio».
La Consigliera PD Maria Civita Paparello ha affermato che «il merito è soprattutto della volontà regionale, poiché l’ente si accollerà gran parte dei costi, e del Presidente Quattrociocchi, dell’Assessore Sartore e del capo di gabinetto Ruberti. Auspicio che il “polmone” MOF riprenda a respirare e a ridare ossigeno all’economia cittadina e che la gestione del mercato contribuisca a dare un fattivo contributo in tal senso».
Il capogruppo FI Vincenzo Carnevale ha espresso un particolare ringraziamento al Sindaco, «uno dei maggiori protagonisti di questa vicenda, capace di mettere tutti intorno a un tavolo e di aver saputo invitare tutti i soci a prendere atto dell’importanza strategica del MOF per il territorio regionale».
Secondo Luigi Parisella «finalmente termina questo lungo percorso, ma rimango ancora perplesso sulla provvisorietà dei canoni e sul rischio che in futuro possano gravare nuovi costi sulla società».
Mario Fiorillo ha preannunciato voto favorevole ma ha condiviso le perplessità espresse dal Sindaco «che considero rilevanti, in particolare sul piano economico-finanziario e sul piano di rilancio e sviluppo. In ogni caso faccio fatica a intravvedere possibilità di un vero rilancio se ad esso non si associa un deciso cambio di passo, ovvero di un rinnovamento del management. Al Sindaco De Meo va un doveroso ringraziamento per il percorso certosino intrapreso con il prof. Quattrociocchi».
Il Sindaco ha concluso il ciclo di interventi ricordando che «in ragione del livello di approfondimento sulle varie dinamiche societarie del sistema MOF, operato dal Consiglio comunale nel corso degli ultimi anni, raccogliendo le varie posizioni dei Consiglieri ho più volte sollecitato la Regione Lazio a favorire una nuova governance nella quale i soci pubblici potessero avere un ruolo diverso rispetto al passato, pur riconoscendo al socio privato il merito di aver determinato per suo impulso il processo di ammodernamento e ampliamento del Centro agroalimentare. Tale invito purtroppo non è stato raccolto dalla Regione, che nella proposta di fusione di fatto si limita a definire le rispettive partite finanziarie pregresse. Il mio auspicio, che rappresenterò anche in sede assembleare, è che il socio privato sappia far tesoro di questa di intensa e propositiva condivisione registrata tra tutti i soci per rinnovarla ulteriormente al fine di addivenire ad una comune strategia di rilancio del nostro mercato».
Entrambi i punti sono stato approvati all’unanimità.
In seguito il Presidente della Commissione Bilancio Vincenzo Carnevale ha illustrato la variazione al bilancio di previsione finanziario 2019/2021, finalizzata ad apportare variazioni al bilancio di previsione derivanti da nuovi finanziamenti erogati e assegnati, maggiori e minori spese preventivate in relazione all’andamento della gestione e all’attuazione degli obiettivi indicati nel DUP – Documento Unico di Programmazione e di applicare l’avanzo vincolato e accantonato. La variazione ha ottenuto il parere favorevole dell’organo di revisione economico-finanziaria.
Il punto è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza.