Interruzione
25 Dic 2024, Mer

Disinformazione mediatica lesiva dell’immagine della città, dei suoi rappresentanti istituzionali e del lavoro delle Forze dell’Ordine: è quanto rimprovera il Comune di Fondi al quotidiano “Il Messaggero”, che sull’odierna edizione nazionale cartacea, a pagina 15, così titola: «La “zona rossa” di Fondi è diventata un colabrodo. Il vicesindaco: escono tutti».

Contrariamente a quanto riportato dal titolo dell’articolo, a firma di Marco Cusumano, tali affermazioni non sono state mai pronunciate dal Vice Sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto, né verbalmente né tramite comunicati stampa. Ed infatti, nel testo dell’articolo stesso tale affermazione non viene riscontrata.

Purtroppo, la notizia infondata ha cominciato a circolare anche oltre il perimetro dei lettori del quotidiano in oggetto, rimbalzando sulle rassegne stampa dei principali canali radiofonici e televisivi, sia locali che nazionali, tra cui SKY TG24.

A seguito del proliferare della “fake”, è stato immediatamente chiesto telefonicamente all’estensore dell’articolo, in primis, una correzione del titolo sul sito web www.ilmessaggero.it e, nel testo dell’articolo, un esplicito riconoscimento dell’errore di titolazione, oltre che di riportare, nell’edizione cartacea di domani, una corretta informazione, con riferimento esplicito alla grave inesattezza riportata nell’edizione precedente.

Tuttavia, probabilmente non avendo compreso la gravità della situazione, pur ammettendo il proprio errore, Cusumano ha sì modificato il titolo sulla testata web, esimendosi però di precisare che le affermazioni riportate nel precedente titolo non corrispondevano alla realtà.

A norma della Legge 416/1981, il Comune di Fondi ha provveduto pertanto a richiedere, formalmente, al quotidiano “Il Messaggero”, nella persona del suo direttore, la pubblicazione della rettifica inerente il citato articolo. L’articolo 42 della legge citata, infatti, dispone che «Il direttore, o comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità […]».

In questo momento di emergenza da coronavirus, al rischio “sanitario” si unisce pericolosamente il rischio sociale alimentato da un’informazione che inficia la corretta comunicazione dell’emergenza. La disinformazione contribuisce a rendere l’ecosistema mediatico un ambiente in cui la narrazione prende il sopravvento sull’informazione. I contenuti e la tecnica narrativa prevalgono sulla veridicità dei fatti che descrivono. La situazione attuale di Fondi, dovuta ai casi di positività da Covid-19 sinora riscontrati, non consente di certo di alimentare ulteriori incertezze nella cittadinanza e di ledere l’immagine della città e dei suoi rappresentanti istituzionali, oltre a mortificare il lavoro prezioso delle Forze dell’Ordine che si stano prodigando alacremente per fronteggiare l’emergenza sanitaria nella nostra città.