Già la scorsa estate abbiamo ritenuto opportuno segnalarne le criticità, ma non ci siamo fermati e abbiamo approfondito la questione “sanificazione delle spiagge libere”. L’ambiente è un bene comune 365 giorni l’anno e non solo quando c’è da sbandierare riconoscimenti: per questo, e perché ci siamo presi del tempo per accertarci ufficialmente dei dati che riportiamo in seguito, abbiamo ritenuto importante ribadirlo nella stagione non estiva.“Considerando che il sottoscritto è semplicemente un Consigliere Comunale, senza alcuna specifica competenza in materia economica e ambientale, che ha notato alcune incongruenze in questa operazione, chiederò lumi agli enti preposti – dichiara il Consigliere Salvatore Venditti -. Invierò pertanto un esposto alla Procura della Repubblica, all’Arpa Lazio e alla Corte dei Conti. Sperando di avere il chiarimento tanto voluto, ma soprattutto con la volontà di essere smentito rispetto al mio pensiero che è quello dell’ennesima operazione volta a radicare un consenso politico attraverso il bilancio comunale, questa volta con l’aggravante di un possibile danno ambientale”.
Andando con ordine, però, riteniamo importante e fondamentale che la cittadinanza tutta venga a conoscenza di come è stata gestita l’inutile e dannosa operazione della scorsa estate, con la speranza che non venga ripetuta nei prossimi mesi. Il Comune di Fondi, con la determina 744/2021, richiamava “l’emergenza sanitaria” e quindi procedeva, con urgenza, ad affidare alla ditta Futuro soc. coop. sociale il servizio di “sanificazione” per Covid-19 su tutto il nostro litorale.
La determina ha subito creato dei malcontenti, soprattutto tra le associazioni ambientaliste che, richiamando una nota dell’OMS, facevano notare non solo l’inutilità di una sanificazione della sabbia, ma addirittura il rischio per la fauna locale. Ma, come spesso accade, gli ambientalisti non venivano ascoltati e l’amministrazione tirava dritto sulla propria linea di azione, come confermava l’assessore Macaro nella commissione ambiente convocata per il 3 agosto scorso.Alla richiesta di chiarimenti da parte del nostro consigliere Salvatore Venditti -richiesta che nasceva sempre richiamando la nota dell’OMS – la risposta dell’assessore all’ambiente è stata che “il Covid è una cosa seria”. E menomale, aggiungiamo noi.
Proprio da questa risposta nasce il primo problema: la determina parla di sanificazione,tant’è che vengono utilizzati fondi della Protezione Civile.Il prodotto utilizzato (il Cipertrin T), però, serve per ladisinfestazione,che è un’attività ben diversa. Volendo tacere sull’inutilità di questo servizio, considerato che non vi sono state lamentele da parte di cittadini per la presenza di insetti sulla spiaggia, non possiamo fare lo stesso quando vengono utilizzati dei fondi, appellandosi all’emergenza sanitaria e richiamando una “sanificazione” per Covid, quando in realtà viene svolto un servizio per rimuovere insetti dalla spiaggia. Riteniamotale atteggiamento inopportuno, ma soprattutto scorretto, perché i soldi stanziati a bilancio per la protezione civile sono necessari in questo periodo per la reale emergenza Covid-19, e non per gli insetti.
Ma i dubbi non finiscono certo qui, perché nel corso dei mesiabbiamo avuto modo di confrontarci con alcuni specialisti della ditta che produce il Cipertrin T. Da questo scambio di informazioni è venuto fuori che la spiaggia rientra nelle tipologie ambientali che non possono essere disinfestate,men che meno con un prodotto come quello utilizzato sulle nostre spiagge. Questo perché la Scheda di Sicurezza, che evidentemente la Coop. Futuro non ha letto, recita chiaramente questi avvertimenti:
– Attenzione, Aquatic Acute 1, Molto tossico per gli organismi acquatici.
– Attenzione, AquaticChronic 1, Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di
lunga durata.
– P273 Non disperdere nell’ambiente.
– 6.2. Precauzioni ambientali: Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria.
A conferma della nostra tesi accorre anche il “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque – Edizione 2020” redatto dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Nel testo è più volte riportata la “Cipermetrina” – la sostanza pesticida che forma il Cipetrin T – la cui presenza nell’ambiente, soprattutto marino, può comportare forti pericoli per l’ambiente circostante sia in superficie che sotto la superficie (falde acquifere).Basterebbe questo per capire che il Cipertrin T non può essere utilizzato, per nessun motivo, sulla spiaggia.
Più volte il consigliere Venditti ha fatto anche notare ciò,ma ancora una volta è stato deciso di fare di testa propria, non pensando minimamente al danno ambientale che si poteva provocare, e con Determina 825/2021 veniva programmato addirittura un secondo intervento. Tutto questo, ovviamente, a scapito delle tasche dei cittadini, oltre che dell’ambiente. Ed è proprio il tema economico sul quale si basa un altro nostro dubbio al quale, alle richieste messe per iscritto, avete preferito glissare. Considerando il preventivo della Futuro soc. coop alquanto fuori mercato, abbiamo chiesto informazioni a chi giornalmente lavora in questo campo, i quali hanno chiarito che per circa 1000mq servono circa 12/13 litri di soluzione e che, diluendo quest’ultima all’1% (che è lo stesso dosaggio fatto dalla Futuro soc. coop. Sociale), servono quindi 120/130ml di Cipertrin T. Tenendo conto di circa 9km di spiagge libere, per la profondità media di circa 20 metri dalla battigia alla duna sono in totale circa 180 mila mq di superficie in cui la ditta ha utilizzato il prodotto. Se la matematica non è una opinione 120×180 è uguale a 21600ml di Cipertrin T, l’equivalente di circa 21 Litri. Il costo medio del prodotto è di circa 15€ al litro; quindi, per tutta la superficie il costo totale dovrebbe essere di circa 315€. Ma l’intervento ci è costato 6100€. Considerato che il servizio si è svolto con due nottate, per un totale quindi di circa 6 ore di lavoro, mi sembra abbastanza fuori mercato un costo di circa 5785€ di manodopera. Probabilmente nessuno ha tenuto conto dell’effettivo costo che poteva avere il servizio e quindi si è preferito dare conferma ad un preventivo che è palesemente più alto rispetto all’effettivo lavoro svolto. Ipotizzandola retribuzione notturna mediadi un operaio, possiamo considerare congruo il costo massimo di € 100 a dipendente. Da visura camerale costatiamo che la ditta Futuro soc. coop dichiara al 31.06.2021 n. 8 addetti, quindi se questi ultimi sono stati incaricati tutti (ipotesi molto improbabile) per il servizio di disinfestazione il costo medio è stato di circa € 1600. Quindi sommando il costo del prodotto al costo del personale non superiamo i € 1915,00: ampiamente inferiore al preventivo della ditta Futuro soc. coop.
Salvatore Venditti Consigliere Comunale – Gruppo Consiliare “Camminare Insieme”