A Prossedi i cittadini sono senza medico di famiglia da un mese. Il sindaco Pincivero sbotta: «Un paese senza servizi si spopola, non siamo cittadini di serie B e senza medico abbiamo difficoltà a vivere la nostra sacrosanta quotidianità»
PROSSEDI – «Il rispetto delle regole e delle istituzioni è sempre stato e sempre sarà al centro della mia attività, tuttavia devo recepire le richieste dei cittadini che rappresento e per questo sono a invocare a gran voce che gli abitanti di Prossedi, Pisterzo e La Torre possano avere il loro medico, non mi piace l’idea che esistano cittadini di serie A e quelli di serie B». Angelo Pincivero, sindaco di Prossedi, è un fiume in piena e cerca ormai da tempo una soluzione per poter risolvere un problema che per i suoi concittadini sta diventando un disagio che può creare problemi notevoli in un centro urbano con l’età media piuttosto avanzata e con più di qualche fisiologica fragilità.
«A parole si dice di voler far rivivere i paesi ma di fatto si sottraggono servizi e risorse sempre a noi e si discriminano i cittadini dei paesi dimenticando che noi siamo l’ultimo baluardo di tradizioni importanti per la nostra società – chiarisce Angelo Pincivero – I miei concittadini hanno difficoltà a vivere la loro sacrosanta quotidianità e l’assenza del medico di famiglia nel comune di Prossedi sta diventando un problema visto che ormai dal 3 marzo scorso il dottor Treppiccioni s’è trasferito presso il comune di Priverno lasciando di fatto la maggior parte degli abitanti senza medico. Il problema è molto sentito dalla popolazione tanto che in molti vengono molto spesso a trovarmi presso gli uffici del Comune: io li comprendo perché mi metto nei loro panni visto che sono spesso persone di un’età avanzata e non guidano l’autovettura, anche per questo hanno la difficoltà quotidiana anche di una visita, o anche di una semplice ricetta, parliamo di persone affette da diabete, alta pressione o con problemi di colesterolo, tanto per fare qualche esempio».
La perdita di servizi come questo va in senso opposto a quella che è l’intenzione della Regione Lazio di far ripopolare i piccoli centri urbani: in passato Angelo Pincivero s’era battuto per l’istituzione dello sportello bancomat presso il centro abitato ma anche per rinforzare il servizio del trasporto degli studenti.
«Grazie al sindaco di Latina Damiano Coletta, che ringrazio, abbiamo convocato il direttore generale della Asl Silvia Cavalli e la responsabile di zona Ida Ciamarra, che hanno spiegato cosa sta facendo l’Azienda per risolvere i nostri problemi – riprende il Sindaco di Prossedi – allo stesso tempo però i dirigenti ci hanno messo in guardia sul fatto che non esiste un obbligo giuridico che imponga ai dottori di scegliere il comune di Prossedi: in sostanza hanno le mani legate da una normativa nazionale recepita dalla Regione Lazio che impedisce alla Ausl di obbligare un medico di svolgere il proprio servizio qui a Prossedi ed è una legge che secondo me va cambia perché questo non garantisce il diritto essenziale di ogni singolo cittadino che deve avere garantito il proprio diritto in un capoluogo di provincia ma anche in un piccolo centro come il nostro, anzi a maggior ragione in un paese come il nostro dove gli abitanti hanno necessità di un medico. La problematica è urgente e io sono il responsabile sanitario del Comune, dovrei dargli delle risposte, sto cercando in ogni modo di sollecitare ma nessuno riesce a risolvere questo problema. È evidente che un paese senza servizi si spopola».
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