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18 Dic 2024, Mer

Sintesi intervento in Commissione a cura del Coordinatore di Cittadinanzattiva

OSSERVATORIO OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO COMITATO CITTA’ DI FONDI (LT) –RIUNIONE DELLA COMMISSIONE SERVIZI ALLA PERSONA E SANITA’ DEL COMUNE DI FONDI – 24 MARZO 2022 ORE 11.00

Cari amici, l’emergenza da Covid 19 ha evidenziato con chiarezza la necessità di rafforzare i servizi sul territorio per rispondere con piu’ efficacia ai bisogni di salute dei cittadini, ne è da esempio quanto accaduto in Piemonte e Lombardia dove, nonostante la Sanità occupasse posizioni di eccellenza nel Sistema Salute, la carenza dei servizi nel territorio ha creato danni e disservizi molto significativi. In questa ottica si inserisce la nascita di nuove strutture come l’Ospedale e la Casa di comunità. Premesso questo, nella speranza che il piano di fattibilità approvato dalla Direzione Generale ASL con delibera 261 del 03.03.2022 possa tramutarsi in atti concreti, e su cui, consentitemi, nutro forti dubbi che piu’ avanti vi chiariro’, è necessario oggi, direi impellente, evidenziare e sottolineare che l’Ospedale San Giovanni di Dio e l’Ospedale di Comunità sono due realtà distinte e separate che andranno ad integrarsi, quindi non solo il nostro nosocomio continuerà a svolgere la sua azione, bensi’ verrà necessariamente riqualificato e potenziato come da programma. Da quello che leggiamo ed apprendiamo dagli atti regionali e da quanto emerge in sede di dibattito, doviziosamente illustrato dal Direttore del Distretto LT4 Dr. Giuseppe Ciarlo, l’occasione è propizia per rimarcare che La struttura di comunità sarà a gestione prevalentemente infermieristica, nascerà per contribuire ad una maggiore appropriatezza delle cure determinando una riduzione di accessi impropri ai servizi sanitari del San Giovanni di Dio come, ad esempio, quelli al pronto soccorso o ad altre strutture di ricovero ospedaliero o il ricorso ad altre prestazioni specialistiche.Riflettere senza allarmarsi ed allarmare inutilmente è d’obbligo, questo soprattutto lo dobbiamo alla nostra comunità, evitare che arrivino notizie distorte alla collettività deve diventare un imperativo categorico in quanto minano psicologicamente la serenità dei cittadini. Purtuttavia, nel dichiararci favorevoli a tale proposta, ritengo importante lanciare un grido d’allarme, non lasciamoci distrarre,vigilare e continuare ad attenzionare il San Giovanni di Dio deve restare la priorità di tutti, mai abbassare la guardia.Di contro, ad onor del vero, va detto che il San Giovanni di Dio continua a ricevere piccoli investimenti, forniture di nuove attrezzature continuano ad esserci, vedi la nuova mammografia già installata e funzionante, vedi la vecchia Tac che a giorni sarà sostituita con un nuovo macchinario a 128 strati, che con un investimento di oltre 500.000 euro garantirà tempi più brevi ed esami diagnostici più accurati, aggiungasi il nuovo mammografo digitale, il cosiddetto telecomandato. Sul fronte Servizi occorre invece prestare molta piu’ attenzione, troppe volte infatti abbiamo ricevuto rassicurazioni, non ultimo in sede di incontro ufficiale avuto con la Direzione Sanitaria presso il San Giovanni di Dio in data 20 gennaio 2022, sulla attivazione del Day surgery, sulla riaperture della Chirurgia, avendo la ASL fatto un passo indietro e deciso di non dirottare interventi presso strutture private in quanto analizzato e ritenuto più oneroso che farli presso proprie strutture, La Cardiologia si sta’ già riorganizzando, è partita la telemedicina e l’elettrofisiologia o cardiologia pediatrica ed è prevista la istituzione di un posto letto attrezzato per ricoveri urgenti.Detto questo, Approfittando della presenza del dr. Ciarlo, ed al fine di darci degli obiettivi e delle scadenze concreti, chiedo e propongo di stabilire con la Direzione Sanitaria qui intervenuta, una “Road Map”, stabilendo con gli addetti ai lavori date concrete relative alla effettiva partenza dei suddetti enunciati servizi, aggiornandoci successivamente per le dovute verifiche.Ritornando all’Ospedale di Comunità, nel sottolineare ancora una volta la straordinarietà della proposta, approfitto per ringraziare la celerità con cui la Amministrazione ha inteso recepire tale importante azione e nel contempo approfitto per invitare tutte le forze politiche, indistintamente di maggioranza e di opposizione, a fare fronte comune nel seguire l’iter amministrativo / politico del progetto, affinchè questo realmente si realizzi e non resti invece il solito sogno nel cassetto.Il perché del mio invito a lavorare compatti per il bene comune, ma soprattutto a riflettere sui pericoli che incombono ve li chiarisco esponendovi le mie perplessità:<<Spesso ci chiediamo perché la pubblica amministrazione realizza opere scomode, disfunzionali, sovradimensionate in modo abnorme e costose da manutenere. In Italia abbiamo, in ossequio all’Articolo 23 del Codice degli Appalti, Dlgs. 50/2016, una progettazione di lavori pubblici che si articola su 3 livelli tecnici:A) progetto di fattibilità tecnica ed economica o meglio detto studio di fattibilità;B) progetto definitivo;C)progetto esecutivo.Il primo livello, cioè lo studio di fattibilità di cui stiamo oggi parlando, serve per valutare se l’opera è realizzabile ed anche per individuare i costi di larga massima che si dovranno sostenere. E’ una sorta di analisi costi benefici. Questo studio si ritiene indispensabile per conoscere gli importi da stanziare per realizzare l’opera, oppure se sarà necessario ricorrere a finanziamenti o mutui, “Dopodiché”, se si decide che l’opera “s’ha da fare” si potrà procedere con l’elaborazione del progetto, un progetto nel quale vi dovranno essere tutti gli elementi per realizzare l’opera.Sindaco, Presidente, ConsiglieriMedici, colleghi delle Associazioni intervenute, vi ho sottolineato <<se si decide che l’opera “s’ha da fare”>>, per evidenziarvi che con la disponibilità dell’area prontamente resa disponibile dall’Amministrazione, e con la delibera della ASL, siamo solo alla fase iniziale, alle comunicazioni di intenti, non a caso la stessa dottoressa Silvia Cavalli (Direttore Generale della ASL) nel firmare la delibera 261 del 03.03.2022 ha doverosamente precisato <<di prendere atto che l’adozione dell’atto non comporta costi in quanto atto prodomico ai fini dell’assegnazione di un relativo finanziamento>>, pertanto, se auspichiamo, se veramente crediamo e vogliamo l’Ospedale di Comunità, occorre concentrarci ed elaborare un percorso che ci veda tutti uniti nel seguire e dare battaglia per le medesime problematiche.Vorrei continuare a parlare di altre numerose problematiche che ci stanno molto a cuore, vedi il Pronto Soccorso, i ricoveri ballerini H24 in medicina che dopo le ore 20,00 per la cronica mancanza di medici diventano problematici, la riapertura della terapia intensiva, etc, ma, Vista l’ora concludo enunciando una nostra grande preoccupazione, che chiedo a tutti di farla propria e di condividerne le finalità: <<correva fine anno 2019, in sede di incontro svoltosi a Fondi alla presenza dell’Assessore Regionale D’Amato, dell’ex D.G. Casati, del D.S. Visconti, del direttore del dipartimento interaziendale dr. Palmieri, fu’ annunciato un investimento pari a 10 milioni di euro, destinati al potenziamento e ammodernamento del San Giovanni di Dio. Nel dettaglio dovevano essere stanziati 2 milioni di euro da destinare alla parte impiantistica ed altri 7/8 milioni per lavori edili ed impiantistici che, secondo cronoprogramma dovevano riguardare il week Surgery, la medicina generale, il miglioramento sismico della struttura, etc. Purtroppo abbiamo avuto modo di constatare che dal piano di investimenti in ambito sanitario varato dalla Regione Lazio nel 2021 non un solo euro è stato destinato al nostro Ospedale. Da qui la nostra preoccupazione nasce e si solidifica, come Cittadinanzattiva abbiamo già inoltrato formale richiesta di chiarimenti all’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, e chiediamo a tutte le forze politiche di farsi carico di analoga iniziativa atta a conoscere:a) Che fine hanno fatto gli stanziamenti promessi;b) Come si intende procedere per realizzare i progetti di intervento ed i relativi computi metrici enunciati ed approvati dai responsabili ASL e dallo stesso Assessore? Se erano urgenti prima non lo sono piu’ ora?Cari amici, la Sanità non puo’ morire di incertezze, i cittadini devono essere rincuorati e non trascinati a perdere fiducia nelle Istituzioni che, al contrario, la incertezza dovrebbero contribuire a dipanarla.In questo contesto che vi ho narrato si inseriscono le perplessità espresse in premessa che nutriamo sulla concreta realizzazione dell’Ospedale e della Casa di Comunità a Fondi.La domanda genuina che ci poniamo e vi poniamo continua ad essere, se 10 milioni di Euro sono spariti nel nulla, riusciranno i nostri prodi politici regionali a trovare i 5/6 milioni necessari per realizzare le nuove opere che ci stanno proponendo?, o le risorse sono sempre le stesse che riemergono in altra forma, di fatto lasciandoci immaginare scenari futuri per il San Giovanni di Dio assai ridotti?Il Direttore del Distretto ha inteso rassicurarci sul fatto che gli investimenti per il nostro nosocomio, anche se suddivisi in piu’ trance, ci sono e continuano ad esserci, francamente non ci ha assolutamente ne convinti ne rasserenati, 10 milioni sono ben altra cosa rispetto ai contentini che notiamo pervenire sotto forma di qualche macchinario o di qualche sparuto intervento.Le risposte a tutto questo le attendiamo dalla politica, in questo caso Regionale, i cittadini aspettano impazienti.Nel salutare Ringrazio Il sindaco di Fondi dr. Beniamino Maschietto, la Presidente di Commissione Avv. Daniela De Bonis ed i Consiglieri per averci consentito di partecipare all’incontro odierno con l’auspicio di rivederci presto per effettuare un debito riscontro sullo stato di avanzamento dei lavori. Un doveroso ringraziamento va al Direttore del Distretto LT4 dr. Giuseppe Ciarlo per la presenza e la disponibilità a rispondere alle domande e a fornire i chiarimenti.Grazie dell’ascolto.

Mario ABBATECoordinatore di Cittadinanzattiva

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