La vicenda recente della società del Terracina calcio 1925 targata ex presidente Buonocore è ancora in fase di stallo.
Nell’ultima nostra corrispondenza del racconto sullo stato dell’arte della storia avevamo preannunciato, ad inizio di questa settimana che si sta concludendo, un incontro tra il presidente dimissionario Buonocore e l’attuale vice presidente (senza poteri in Federazione) Donatello Baioni.
Incontro, che non si è concretizzato per l’indisponibilità del Buonocore, che dopo le dimissioni espresse attraverso un comunicato stampa non si riesce a coinvolgere per determinare l’eventuale passaggio della rappresentanza societaria ufficiale rispetto ai dettami della Federazione Giuoco Calcio.
In buona sostanza: se l’ex Buonocore non firma il suo recesso ufficiale dalla presidenza del Terracina calcio 1925, la società rimane nello stallo in cui si trova, incapace di operare effettivamente nella mera gestione quotidiana e soprattutto nella prospettiva di mercato per il rafforzamento della rosa dei giocatori.
Ci troviamo alla fine del girone di andata di un difficile campionato “semi professionistico” come quello di Serie D, con i biancocelesti in piena zona play aut e una società “ufficiale” fuggita dalle sue responsabilità.
Perchè poi alla fine questa è la situazione: un presidente che si dimette alla prima blanda contestazione dei tifosi, con una rosa di giocatori, con tutti il rispetto per i ragazzi che lottano domenicalmente, inadeguata per poter raggiungere il minimo risultato della permanenza nella categoria.
Nell’attesa degli sviluppi societari definitivi ad una “storiaccia” che diventa ogni giorno sempre più grave, l’attività sportiva prosegue con l’organizzazione posta in campo del vice presidente (senza poteri effettivi) Donatello Baioni, che tiene i contatti con le Forze dell’Ordine, organizza la logistica dei tesserati, pone in campo tutte le incombenze (a sue spese) che sono proprie della corretta gestione societaria.
Sul fronte del calcio giocato i ragazzi del Terracina. Questa settimana, si sono allenati senza problemi di sorta, vogliosi di confrontarsi con il Savoia che è squadra di cartello, con una grande storia di professionismo calcistico e con un ricordo indelebile per i tifosi terracinesi, quando nel 1999 il biancoceleste Christian Kampamy Kanyengele fu ingaggiato dalla società di Torre Annunziata, che quell’anno giocava nel campionato di Serie B.
Everardo Longarini