Interruzione
18 Dic 2024, Mer

Lo scorso weekend, al di là dei risultati positivi e negativi, ha visto il debutto di Francesco Forte (classe 2009,con lui convocato anche Alessandro Scarabello) sotto età tra i pali dell’Under 17 èlite e soprattutto di

Alessandro Di Manno (2008) in prima squadra dell’ASD Fondi Calcio. Inoltre, è partito da titolare Davide Faiola in Under 14 èlite, dove fino alla scorsa settimana ha ben figurato Andrea Carlo Conte, il quale dal canto suo ha già collezionato due convocazioni e una presenza, sotto età, in Under 15 èlite. Quest’ultima categoria ha invece come punto fermo tra i pali Piergiorgio Raso, nipote di una gloria del calcio fondano qual è Franco Raso. Abbiamo approfittato di questi importanti debutti e conferme per fare una chiacchierata con il loro preparatore, Vincenzo Esposito.

Mister, siamo quasi giunti a metà stagione e possiamo dire che ormai è un anno e mezzo che segue inostri portieri. Quanto sono cresciuti i ragazzi dall’estate del 2023 ad oggi?

C’è stata una buona crescita, abbiamo fatto un buon salto sia sotto il profilo caratteriale, sia sotto il profilo agonistico, sia sotto il profilo dell’approccio alle partite e nell’accanimento e nell’allenamento. I ragazzi sono sempre presenti agli allenamenti e già questo dimostra la loro crescita.

Allenare in un settore giovanile vuol dire curare oltre all’aspetto tecnico anche il lato emotivo di ragazzi che sono in un’età particolare. Com’è allenare dei ragazzi e cosa cerchi di trasmettere oltre allo sport?

Allenare nel settore giovanile è qualcosa di eccezionale perché viviamo la crescita dei ragazzi. Ognuno ha il proprio carattere, la propria emotività. Qui non c’è allenamento, ma “cura”: scherzando, dicendo che si può sbagliare, che un errore può portare a crescere di più. E poi oltre a trasmettere lo sport, io trasmetto le regole,il modo di condividere. Il ruolo del portiere è molto difficile: senza portiere non si può giocare, lui è l’ultimo baluardo di una grande armata. A me hanno dimostrato molto.

Per una serie di circostanze, lo scorso weekend il portiere dell’under 17 èlite ha giocato titolare in prima squadra e i portieri dell’under 16 èlite sono stati entrambi convocati in under 17: un grande salto per tutti e tre. Li ritiene pronti? Come sono stati organizzati gli allenamenti la scorsa settimana? Ha cambiato qualcosa?

Noi i portieri li portiamo sempre a farli “salire” di livello. Gli allenamenti non sono cambiati: grande intensità, lavoro di forza, comunicazione – sia con me, sia con i compagni di squadra, anche se non si conoscono. Gli allenamenti sono stati sempre gli stessi perché so che sono ragazzi capaci e hanno grandi valori.

Una rapida citazione anche per i portieri delle altre categorie, Raso e Conte

Raso e Conte sono il futuro: entrambi stanno facendo ottime cose e stanno dimostrando grande coraggio e grande attenzione. Raso due domeniche fa è stato molto importante perché ci ha permesso di portare a casa tre punti. Conte nonostante abbia perso qualche partita ha fatto di più: se la squadra non ha preso tanti gol è anche per merito suo. Stanno crescendo esponenzialmente sia lui, sia Davide Faiola.

Infine… prospettive future per i suoi ragazzi. Dove li vede tra qualche anno?

I miei ragazzi stanno a Fondi, stanno bene: fanno una categoria èlite, dove vuoi che vadano? Certo, se possono andare più su va bene, ma già avere tre 2009, un 2010 due 2011, un 2008 è tanta roba. Sono ottimi portieri, che ovunque vadano possono fare bene: io mi auguro che rimangano da noi perché sono il futuro del Fondi e sono anche quasi tutti di Fondi e questa è la grande cosa.

Ultimissima domanda: ci dice qualcosa della sua carriera?

Ho avuto il piacere di essere selezionato per la Serie C a 16 anni, parliamo di 50 anni fa… Ma a volte delle vicissitudini non ti portano a concludere quel ciclo, però è stato un grande piacere. Poi mi sono divertito a giocare in altre categorie, nel settore sportivo professionistico delle Fiamme Oro. Ho continuato a giocare al nord, finchè mi sono arruolato in Polizia. Non ho mai abbandonato il campo di calcio. Ho allenato tantissimi settori giovanili èlite del Lazio, ho fatto l’Eccellenza Campana, vice-campione d’Italia; ho fatto la Serie D a Fondi nel 2013, quindi già mi conoscevano prima che tornassi qui l’anno scorso.Ho scelto il Fondi perché il progetto mi piace: potevo scegliere altre cose, ma io scelgo dove sto bene, c’è poco da fare. Per gli anni futuri faremo crescere altri portieri: forse avrò duecento portieri che giocano? Non lo so.Una cosa è certa: che mi scrivono sempre e per me è un grande piacere. Quest’anno ho rifiutato diverse richieste per Eccellenza e Serie D perché mi piaceva restare a Fondi. Altro non chiedo, adesso faremo crescere questi giovani.

Grazie per l’intervista. I miei anni sono tanti, sono sessantasei, ma sai qual è la mia fortuna? Che i giovani mifanno sentire giovane. Anche con questa tua intervista, che sei un giovane che intervista un vecchio: il vecchio è sempre a disposizione. Io non mi perdo mai una partita dei ragazzi, adesso cominciamo anche ad allenare i più piccoli e ci divertiamo ancora di più.

Paolo Campobasso