Fiumi di parole, zero risultati. Oltre la propaganda la realtà racconta che tante famiglie continuano a essere abbandonate, senza assistenza e senza prospettive. Questo è il bilancio del Sindaco Taddeo sui centri diurni per le persone con disabilità: un fallimento totale, senza precedenti.
L’esempio lampante è quello dell’Herasmus, dava assistenza giornaliera a 15 persone con disabilità grave con un costo a carico delle famiglie di circa 150 euro. Con la rimodulazione del finanziamento da parte del Sindaco, la struttura è stata costretta a chiudere per circa un mese per mancanza di risorse. Solo negli ultimi giorni il Centro è riuscito a riaprire ma soltanto per tre utenti, poiché il Centro è stato costretto a caricare l’intero costo del servizio sulle famiglie (un costo che potrà arrivare fino a 1200 euro al mese e che solo in minima parte verrà compensato dai contributi del Comune alle famiglie)
Il Sindaco Taddeo è riuscito dove nessuno prima di lui era arrivato: rischiare di far scomparire un servizio di assistenza fondamentale per la disabilità e mettere in difficoltà tutti i centri diurni di Formia. Invece di migliorare l’esistente, ha scelto di lasciare famiglie e persone con disabilità senza punti di riferimento.
Sono i numeri a smentirlo: a fronte di uno stanziamento di 135.000 euro per sostenere le famiglie, solo 14.000 euro sono stati effettivamente erogati. A nulla servirà riaprire un bando che ha dimostrato già di non funzionare. Ancora meno utile è parlare di legalità, quando sarebbe bastato solo un po’ di buon senso e di umanità.
La realizzazione di un Centro Comunale per persone con disabilità è un obiettivo condivisibile e necessario. Da parte nostra, siamo sempre stati favorevoli, chiedendo che si valorizzassero le competenze di chi opera nel settore da anni e che si garantisse un servizio anche per la disabilità grave.
Ma annunciare un progetto senza realizzarlo non significa occuparsi di disabilità. Taddeo, che governa Formia da tre anni e siede in Consiglio Comunale ininterrottamente dal 2008, dovrebbe sapere che fare il sindaco significa risolvere problemi, non crearli.
Una gestione autoritaria e miope che ha ridotto i Consiglieri di maggioranza e gli Assessori al rango di semplici comparse. Tanto è vero che la Commissione Servizi Sociali aveva deliberato un percorso completamente diverso. Un percorso che si è interrotto con il solo risultato del “licenziamento” dell’Ass. Nervino.
I risultati sono talmente disastrosi ed evidenti che diventa davvero difficile pensare a semplice incapacità amministrativa.
Anche su questo tema dovremmo aspettarci dell’altro?
Comunicato Stampa
Gruppo Partito Democratico-DemoS-FPdS