Oggi, 18 dicembre 2024, è l’ultimo giorno utile autorizzato dalla Federazione Gioco Calcio per effettuare i trasferimenti dei giocatori dilettanti da una società all’altra.
Oltrepassato il quale le società potranno ingaggiare i calciatori soltanto tra gli svicolati.
Facciamo questa premessa in funzione della situazione societaria interna dal Terracina calcio 1925, che a dire la verità appare in questo ore più nebulosa che mai.
Ieri i fratelli Baioni, Donatello e Eugenio, si sono incontrati con i giocatori della rosa per chiarire loro le attività che stanno ponendo in campo per ritornare in possesso della società.
Fatto, che dovrebbe avvenire il 24 dicembre prossimo, nel momento in cui i soci del Terracina calcio 1925 si ritroveranno in assemblea straordinaria per rinnovare le cariche sociali ed eleggere il nuovo presidente e il direttivo.
La carica di presidente la dovrebbe assumere Eugenio Baioni, non più, dalle voci che circolano nell’ambiente terracinese, il fratello Donatello.
Molte le domande che i giocatori hanno posto nel corso dell’incontro di ieri con i fratelli Baioni ma, evidentemente, le rassicurazioni fornite ai calciatori non sono state sufficienti per evitare la clamorosa protesta: quella di NON ALLENARSI.
Ed è questo un fatto nuovo e per certi aspetti dirompente, che può tranciare ulteriormente il sottile filo di residua fiducia tra giocatori e la società, che sta vivendo una fase durissima della sua storia recente.
Con l’incertezza, poi, su chi realmente domani guiderà e confermerà gli impegni economici assunti dalla presidenza Buonocore, che persiste nella sua indifferenza sulle sorti societarie e dei ragazzi, che pure aveva contribuito a contrattualizzare.
I denari in cassa sono pochi, e forse basteranno soltanto per coprire le spese della trasferta di domenica prossima in terra campana.
Poi il campionato si fermerà per le festività natalizie, per riprendere con un’altra trasferta il 5 gennaio 2025: quella contro la Gelbison di Vallo della Lucania.
Una trasferta onerosa economicamente perché imporrà all’organizzazione societaria il pagamento del pullman per almeno due giorni, il pernottamento in albergo e il costo dei pasti per una somma che si potrebbe aggirare intorno a 3 mila euro.
Sempre ragionando di costi che la società dell’attuale e dimissionario, ma non “troppo” presidente Buonocore, questa si sta lasciando dietro almeno 50 mila euro di arretrati da saldare: 30 mila euro per mancati pagamenti degli stipendi già maturati e altri 20 mila euro di spese generali (affitti degli appartamenti ed altro).
Serve, in prospettiva, un vero e proprio miracolo, forse l’aiutino tangibile di un Babbo Natale con la vocazione di mecenate puro per il calcio terracinese.
Visti i tempi, però, sembra difficile trovare nel brevissimo tempo una o più persone capaci di accollarsi realmente la “patata bollente” di una società in simili condizioni, che non fossero Eugenio e Donatello Baioni.
Ut Graeci et Romani adfirmabant Spes ultima dea est et omnium rerum …
dichiaravano i Greci e i Romani: la Speranza è l’ultima dea, la più preziosa tra tutte le cose, poiché, senza la speranza, gli esseri umani non possono vivere. Così come nella “dea Speranza” confidano gli sportivi e i tifosi del Terracina calcio che, ricordiamo, nel 2025 compirà i suoi primi 100 anni di vita.
Everardo Longarini