Interruzione
4 Mar 2025, Mar

Finisce in semifinale la rincorsa dell’Adattiva Pontinia, in finale di Coppa Italia ci va Salerno. Podda: «Dispiaciuti per il risultato, abbiamo pagato la minore lucidità e la stanchezza. Ora testa al campionato»

RICCIONE – Si ferma in semifinale il sogno dell’Adattiva Pontinia, la squadra di coach Nikola Manojlovic interrompe la lunga cavalcata di ben 13 vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia e si ferma con il Jomi Salerno (33-23). La partita è stata molto intensa ma, alla lunga, la formazione campana ha fatto valere tutta la sua lucidità mentre il Pontinia, che a differenza delle avversarie aveva giocato solo ieri, ha pagato alla lunga il peso del match.

«Siamo dispiaciute per il risultato e ora dobbiamo rituffarci nel campionato dove ci aspettano altre sfide sempre molto complicate nell’attesa del finale di stagione – spiega Luisella Podda a fine partita – alla lunga abbiamo pagato la stanchezza e penso si sia notato, purtroppo non siamo riuscite a dare il meglio di noi ma ringraziamo tutti quelli che ci hanno sostenuto e hanno fatto il tifo per noi».

L’avvio di partita è velocissimo e il risultato cambia in continuazione: dopo appena quattro minuti le squadre hanno già segnato sei gol (3-3) con il Salerno che spinge moltissimo e il Pontinia è impegnato a gestire la situazione. Sul 5-5 Piantini è protagonista con interventi che, a ripetizione, salvano il risultato poi Salerno trova la strada del gol e dal 6-5 piazza un break di tre reti in successione che lascia Pontinia indietro 6-8. Il gioco è sempre molto gradevole e le due squadre non si risparmiano (8-8) poi nel finale del primo tempo Colloredo porta avanti Pontinia con il 10-9 ma Salerno resta in scia con Mangone e recupera fino a sorpassare le pontine: sulla sirena arriva il 12-14 che porta avanti di due le campane.

Il secondo tempo si apre con un’altra fiammata, ma è il Pontinia a fare la voce grossa: Piantini para, Stefanelli e Gomez vanno a segno ed è subito 14-14 poi Salerno inizia a spingere (15-18 e 17-23) e progressivamente scava un solco che diventa sempre maggiore fino al 20-29. Il Salerno affonda sempre con maggiore facilità e, nel finale, continua ad andare a segno mentre il Pontinia, senza lucidità, commette sempre più errori fino alla fine del match che arriva con il 33-23 che chiude i conti.

Prima del match Eleonora Colloredo ha ricevuto, dal consigliere federale Rosita Cangiano, il premio intitolato ad Andrea Scozzese, conferito alla miglior giocatrice italiana di serie A1, mentre la cubana Suleiky Gomez, autrice di sette gol, è stata votata Mvp della partita per il Pontinia


Nonostante la sconfitta in semifinale di Coppa Italia, resta il notevole dato statistico della striscia di 12 vittorie in campionato che testimonia l’enorme lavoro fatto dalla società del presidente Mauro Bianchi che, in questi anni, con passione e dedizione, ha creato un modello sportivo capace di posizionare stabilmente il Club ai vertici del panorama nazionale a cui si aggiunge ormai la costante partecipazione anche alle Coppe europee. L’Adattiva Pontinia in campionato è anche la squadra con il miglior attacco di tutta la serie A1 con 602 gol per una media di 33,4 reti a partita, un valore confermato anche alle Finals di Coppa Italia.

In campionato il Pontinia tornerà a giocare il prossimo 15 marzo, in casa, con il Leno, nel match valido per l’ottava giornata del girone di ritorno: in classifica il Pontinia è secondo con 32 punti alle spalle dell’Erice (34 punti) mentre il Leno, alla ricerca di punti pesanti per uscire dalla zona play-out, insegue con 11 punti in ottava piazza.

JOMI SALERNO – ADATTIVA PONTINIA 33-23 (p.t. 14-12)
JOMI SALERNO: Mangone 3, Dalla Costa 5, Lepori, Rossomando 5,Squizziato 5, Fabbo 1, Woller 4, Danti, Lanfredi, Lauretti, Linder, Bujnchova 4, Reta Battiston, Barreiro 5, Falser, Gislimberti 1. All. Vincent
ADATTIVA PONTINIA: Sitzia, Podda 3, Lauretti, Colloredo 5, Manojlovic 4, Peppe, Apuzzo, D’Ambrosio 1, Stefanelli 2, Giardino, Radovic 1, Gomez 7, Piantini, Crosta. All. Manojlovic.
Arbitri: Marcello Carrino e Stefano Pellegrino
Comm. Bazzanella e Chiarello