Torna la “tre giorni di Gaeta“,una manifestazione che da tanti anni accompagna il mondo identitario del Sud nel ricordo delle vittime meridionali dell’Unità d’Italia. Anche quest’anno l’esercito di neoborbonici che giungerà in città sarà nutrito, oltre le 150 unità, rimasti fedeli all’ultimo sovrano del Sud, lì sconfitto e costretto all’esilio più di un secolo e mezzo fa. Sono gli stessi che continuano a celebrarne la memoria, tra nostalgia e folklore, insieme a quella di un certo Sud che non ha mai accettato ciò che la storia ha decretato, l’Unità d’Italia. Gaeta torna ad essere così la “Fedelissima”.La città non è scelta a caso. Nel febbraio 1861 fu l’ultimo baluardo dell’orgoglio delle Due Sicilie, rifugio di tanti sovrani e ben nove papi, nella cui fortezza il re Francesco II delle Due Sicilie si rifugiò per resistere fino all’ultimo soldato borbonico contro le truppe piemontesi giunte in rinforzo alla spedizione dei Mille che aveva annesso il Mezzogiorno al Piemonte in nome della futura Italia unita. L’assedio sabaudo all’ultimo bastione borbonico durò quattro mesi e fu l’ultimo atto militare prima della proclamazione, il mese dopo, il 17 marzo, dell’Unità d’Italia. Franceschiello lasciò in nave Gaeta il 14 febbraio, pronto per l’esilio in Vaticano, ospite del papa Pio IX. La città, rimastagli in gran parte fedele nonostante la sconfitta, lo salutò con venti colpi di cannone. Il programma della tre giorni gaetana, con il Patrocinio della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e del Comune di Gaeta è curato dal Movimento Neoborbonico e Fondazione Il Giglio con la collaborazione di Associazioni e Comitati. Venerdì 21 marzo di buon mattino, alle 7.00 si alzerà la Bandiera sul Bastione Carlo V (evento non pubblico). Quindi presso l’Hotel Serapo verranno allestiti degli stand espositivi che resteranno aperti fino al sabato sera. In primo piano la tradizionale Rassegna di libri dal Sud e per il Sud con la presenza di molti autori. La sera, il primo evento musicale con Angeloantonio Aversana in “’O Surdato ‘e Gaeta”, liberamente tratto da Ferdinando Russo. Sabato 22 marzo è in programma una serie di visite sui luoghi della storia borbonica, in particolare alle Batterie Superiori di Monte Orlando. Nel pomeriggio presso l’Hotel Serapo l’incontro identitario con tanto di Inno delle Due Sicilie e consegna della Bandiera Pellegrina. A seguire i saluti del sindaco Cristian Leccese. Quindi spazio alla voce dei delegati e delle Associazioni.E poi per “Storia e identità” gli interventi del Dott. Alessandro Romano (L’ Assedio e gli Eroi); prof. Gennaro De Crescenzo (A 100 anni dalla morte di Maria Sofia); prof.ssa Carmela Maria Spadaro, Univ. Federico II (A 200 anni dalla morte di Ferdinando I – Un grande Re). “Pause” storico-musicali a cura di Napulitanata. Domenica 23 marzo sarà la giornata dedicata a “Memoria, Tradizione e Fede”. Alle ore 11.00 la Santa Messa presso la Basilica Cattedrale, dopodichè uno dei momenti più attesi, presso il Bastione della Favorita: “Gaeta resiste ancora” con l’alzabandiera. Come tradizione sarà issata la “Bandiera Pellegrina” donata dalla Fondazione Francesco II. Seguirà la deposizione di una corona di fiori per i Caduti dell’Assedio. Gaeta sarà la protagonista dell’annuale celebrazione, la stessa Gaeta dove in 2-3 punti della città, luoghi simbolici sventola sempre la bandiera gigliata. La stessa Gaeta che lo scorso anno il 24 aprile 2024 nel corso di una solenne cerimonia svoltasi in sala consiliare, attraverso il Sindaco Cristian Leccese ha consegnato la pergamena di cittadino onorario di Gaeta a SAR il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, in esecuzione della volontà del Consiglio comunale.
IL PROGRAMMA


