Un’importante vittoria per il Comune di Fumone e per la sua squadra di calcio locale. Dopo anni di sacrifici e trasferte forzate, il campo sportivo e gli spogliatoi annessi tornano finalmente a disposizione della cittadinanza. Una scelta determinante quella del Presidente del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Beppe Incocciati, che ha deciso di riportare la struttura alla sua originaria funzione, ponendo fine a una gestione discutibile voluta in passato da decisioni politiche regionali di sinistra.
Un’invasione territoriale che ha penalizzato lo sport locale
In passato, le volontà politiche regionali avevano destinato il campo sportivo di Fumone a una sede distaccata del Parco dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. Questo perché il Parco gestisce anche la Riserva Naturale del Lago di Canterno, che comprende il territorio di Fumone. Una decisione che ha tolto alla comunità uno spazio sportivo fondamentale, costringendo la squadra locale a disputare le proprie gare in un altro comune, con conseguenti spese aggiuntive per l’utilizzo di strutture esterne.
Un vero e proprio esproprio funzionale, che ha sottratto ai cittadini un punto di riferimento per lo sport e l’aggregazione, senza tenere conto delle necessità della comunità locale.
La svolta di Incocciati: una nuova sede per il Parco, il campo sportivo restituito alla comunità
Beppe Incocciati ha deciso di cambiare rotta, scegliendo una nuova sede più adeguata per il Parco, che rispondesse meglio alle esigenze operative e rispettasse i dipendenti che vi lavorano. In questo modo, il campo sportivo è tornato alla sua funzione originaria, restituendo a Fumone e ai suoi cittadini una struttura di fondamentale importanza.
La nuova sede del Parco sarà inaugurata a breve, segnando definitivamente il cambio di gestione e la volontà di adottare un approccio più razionale e rispettoso delle reali necessità del territorio.
Una questione di visione e buon senso
“La differenza tra la precedente amministrazione e la nuova gestione è evidente: mentre in passato si è preferito sacrificare un’infrastruttura sportiva per esigenze amministrative, oggi si è scelto di trovare una soluzione più equilibrata, senza penalizzare la comunità locale” spiega Incocciati, aggiungendo che “tale decisione dimostra che è possibile gestire il territorio con lungimiranza e rispetto per i cittadini, restituendo loro spazi essenziali per la vita sociale e sportiva. Fumone” conclude il Presidente del Parco “può finalmente tornare a sostenere la propria squadra nel proprio campo, senza più dover affrontare inutili disagi e spese extra”
Ufficio Comunicazione
Ente Parco
