Interruzione
2 Apr 2025, Mer

Terracina calcio 1925 0 Paganese 1:Ennesima sconfitta fotografia di una stagione “balorda”

La Paganese scende in riva al Tirreno con 200 tifosi ottimamente organizzati che cantano, incitano e ballano per 95’; segna un gol di testa in piena area piccola del portiere Uva, con un tiro proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo, per poi controllare la partita con spunti importanti che potevano portare anche al raddoppio o a triplicare le marcature.

In base a ciò possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che i campani il loro compitino lo hanno svolto senza sforzo, portando via dal Colavolpe tre punti importanti, ma che in questa domenica, visti i risultati delle altre sue concorrenti per il vertice della classifica non la spostano di un millimetro.

L’importate però per la Paganese era riprendere a macinare punti importanti, anche se la formazione vista a Terracina ha impressionato soltanto il pubblico giunto da Pagani.

E il Terracina?

Il biancocelesti hanno avuto un approccio all’incontro positivo per dieci minuti, con un bel tiro di Aquino al 3’: palla di poco alta sull’incrocio dei pali della porta difesa dall’esperto Spurio.

E all’8’ con Capone, tiro cross telefonato e agguantato dall’estremo Spurio.

Poi la rete raccontata all’11’ minuto con il bel colpo di testa di Malvestuto per una palla che oltrepassava tutta la difesa terracinese per essere comodamente ribadita in rete.

Da questo momento in poi il pallino dell’incontro lo ha tenuto quasi esclusivamente tra i piedi la Paganese e al ritorno in campo per il secondo tempo faceva fischiare le orecchie allo sparuto pubblico di casa con un quasi gol di Del Gesso al 1’: il n.8 si è trovato a tu per tu con Uva e la porta completamente spalancata, ma non faceva di meglio che buttare la sfera verso la “tribuna cannucce”.

Passato lo scampato pericolo, ci si aspettava una reazione d’orgoglio dei padroni di casa, che non è arrivata.

Anzi, era ancora la Paganese ad impegnare Uva al 12’ con Mancino.

Mentre al 19’ il biancoceleste Riccio impegnava Spurio da fuori area con un tiro potente ma centrale.

Poi ancora minuti persi per gli uomini di D’Amico a cincischiare a centrocampo, con estenuanti passaggi all’indietro che non poco indispettiva il pubblico della tribuna coperta.

Al 25’ un’altra grande occasione per la Paganese: palla persa nel centrocampo dei campani da Aquino, D’angelo si trova lanciato in area di rigore del Terracina, con la sfera che veniva colpita al volo per battere poi sulla rete esterna della porta di Uva, dando alla tifoseria ospite l’illusione del raddoppio.

Dal questo momento e dopo anche i 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro Niccolai, non è successo più nulla da segnalare.

E come affermavamo in apertura: missione compiuta solo da parte della Paganese, che passa indenne al Colavolpe con il minimo scarto e anche con il minimo sforzo tecnico – atletico.

Mentre la squadra degli encomiabili “volenterosi” si trova talmente in basso in classifica generale che definire critica è un eufemismo.

Con in più la palese differenza che sta anche nelle due foto che pubblichiamo.

E. L.