Interruzione
7 Apr 2025, Lun

UNA mattinata di grandi emozioni per gli studenti dell’Istituto “Pacinotti” di Fondi: giovedì scorso, presso l’auditorium “Preti”, si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto “Non è un gioco”, per la prevenzione delle ludopatie. L’iniziativa, promossa dalla Caritas diocesana in collaborazione con il Tavolo di cittadinanza attiva e di contrasto dell’azzardo, ha coinvolto gli studenti del “Pacinotti” in un percorso di consapevolezza che si è articolato per buona parte dell’anno scolastico attraverso laboratori giuridici, psicologici, statistici e di teatro pedagogico
Aprendo i lavori, il direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi, ha sottolineato come l’iniziativa nasca anche da un dato empirico: il numero crescente di adulti, impoveriti dalla dipendenza dal gioco, che si rivolgono ai centri di aiuto della Caritas di Gaeta, pur potendo disporre, in teoria, di un reddito. Nei 17 Comuni della Diocesi la media della giocata pro capite è stata di 1.677 euro. Un dato che secondo le proiezioni è in ulteriore crescita. Sull’emergenza ludopatia e sull’esperienza condivisa del progetto hanno poi parlato, in rappresentanza del Tavolo, il referente Carlo Tucciello, l’avvocato Maria Rosaria Battaglia e la psicologa Marianna Aceto.
Molto sentita ed applaudita la rappresentazione, che prende il nome ed il via dal progetto, messa in scena in sole tre prove dall’attore e regista Maurizio Stammati e dal suo collaboratore Gianluca Cangiano con gli studenti delle classi coinvolte. Significativa la riflessione che lo studente Gino di Biasio ha letto, a nome di tutto il cast, al termine della rappresentazione: “Non giocarti il futuro. La fortuna non si trova in una slot machine o in un Gratta e vinci. L’azzardo promette sogni ma porta via tempo, soldi e serenità. La vera vittoria è credere in se stessi, investire nelle proprie passioni e costruire il futuro con le proprie mani”.
Particolarmente toccanti le testimonianze degli utenti del Servizio per le dipendenze di Casavatore-Acerra, nel Napoletano. Vite spezzate e poi riprese a costo di grandissimi sacrifici a causa della droga, dell’alcol e dell’azzardo.
“Il progetto è stato intenso – ha evidenziato la dirigente del ‘Pacinotti’ Gina Antonetti – ed ha fatto emergere l’urgenza di affrontare la piaga, diffusa più di quanto si possa immaginare, della ludopatia sin dalle prime avvisaglie, che si manifestano nell’età adolescenziale. Gli studenti, le studentesse e, se necessario, le famiglie potranno rivolgersi, per il tramite della Presidenza, alle strutture e alle associazioni con cui abbiamo avuto l’onore di entrare in contatto in questo percorso di riflessione e di approfondimento sul tema delle dipendenze. A conclusione del percorso ho avuto modo anche di apprezzare la performance artistica curata da Maurizio Stammati in cui in nostri ragazzi, molto coinvolti, si sono espressi al meglio delle loro capacità”.
G.S.

UNA mattinata di grandi emozioni per gli studenti dell’Istituto “Pacinotti” di Fondi: giovedì scorso, presso l’auditorium “Preti”, si è tenuto l’incontro conclusivo del progetto “Non è un gioco”, per la prevenzione delle ludopatie. L’iniziativa, promossa dalla Caritas diocesana in collaborazione con il Tavolo di cittadinanza attiva e di contrasto dell’azzardo, ha coinvolto gli studenti del “Pacinotti” in un percorso di consapevolezza che si è articolato per buona parte dell’anno scolastico attraverso laboratori giuridici, psicologici, statistici e di teatro pedagogico
Aprendo i lavori, il direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi, ha sottolineato come l’iniziativa nasca anche da un dato empirico: il numero crescente di adulti, impoveriti dalla dipendenza dal gioco, che si rivolgono ai centri di aiuto della Caritas di Gaeta, pur potendo disporre, in teoria, di un reddito. Nei 17 Comuni della Diocesi la media della giocata pro capite è stata di 1.677 euro. Un dato che secondo le proiezioni è in ulteriore crescita. Sull’emergenza ludopatia e sull’esperienza condivisa del progetto hanno poi parlato, in rappresentanza del Tavolo, il referente Carlo Tucciello, l’avvocato Maria Rosaria Battaglia e la psicologa Marianna Aceto.
Molto sentita ed applaudita la rappresentazione, che prende il nome ed il via dal progetto, messa in scena in sole tre prove dall’attore e regista Maurizio Stammati e dal suo collaboratore Gianluca Cangiano con gli studenti delle classi coinvolte. Significativa la riflessione che lo studente Gino di Biasio ha letto, a nome di tutto il cast, al termine della rappresentazione: “Non giocarti il futuro. La fortuna non si trova in una slot machine o in un Gratta e vinci. L’azzardo promette sogni ma porta via tempo, soldi e serenità. La vera vittoria è credere in se stessi, investire nelle proprie passioni e costruire il futuro con le proprie mani”.
Particolarmente toccanti le testimonianze degli utenti del Servizio per le dipendenze di Casavatore-Acerra, nel Napoletano. Vite spezzate e poi riprese a costo di grandissimi sacrifici a causa della droga, dell’alcol e dell’azzardo.
“Il progetto è stato intenso – ha evidenziato la dirigente del ‘Pacinotti’ Gina Antonetti – ed ha fatto emergere l’urgenza di affrontare la piaga, diffusa più di quanto si possa immaginare, della ludopatia sin dalle prime avvisaglie, che si manifestano nell’età adolescenziale. Gli studenti, le studentesse e, se necessario, le famiglie potranno rivolgersi, per il tramite della Presidenza, alle strutture e alle associazioni con cui abbiamo avuto l’onore di entrare in contatto in questo percorso di riflessione e di approfondimento sul tema delle dipendenze. A conclusione del percorso ho avuto modo anche di apprezzare la performance artistica curata da Maurizio Stammati in cui in nostri ragazzi, molto coinvolti, si sono espressi al meglio delle loro capacità”.
G.S.