Interruzione
27 Dic 2024, Ven

Ancora un cambio di sede per lo spareggio delMinturno. Il CRL in confusione cambia ancora una volta revocando Anagni e scegliendo Fiuggi. Intanto squalifica per il presidente Chianese e quello del Gaeta Belalba

264790_276376549133562_1974538898_nContinua il pellegrinaggio per i campi della Ciociaria da parte del Comitato Regionale Lazio, che a tre giorni dalla sfida dei play-off di Promozione tra Città di Minturno e Almas (dove è in gioco il terzo posto valido per il ripescaggio in Eccellenza), ha cambiato di nuovo destinazione. Infatti sino a ieri mattina la sede prescelta era Anagni, dopo che erano state ipotizzate Segni, Morolo e Alatri. Ieri mattina invece si è appreso che il campo di Anagni avrebbe dovuto ospitare delle manifestazioni e così  la federazione, in tempi celeri, ha scelto di giocare a Fiuggi. Ci auguriamo che questa sia la sede definitiva della gara che inizierà alle 16,30. E intanto una curiosa vicenda ha interessato il presidente del Minturno Giuseppe Chianese e quello del Gaeta, Mario Belalba, inibiti  per colpa del…nostro giornale. Una squalifica inflitta perchè le due società, nell’agosto scorso, hanno dato vita ad un’amichevole non autorizzata dalla federazione, che ha “scoperto” dello svolgimento della gara attraverso il resoconto del nostro quotidiano. Una partita che doveva ricevere il nulla-osta del Comitato Regionale Lazio, il cui presidente, Melchiorre Zarelli inviò nel settembre scorso una copia dell’articolo riportante la gara amichevole alla Procura Federale. Quest’ultimo organismo, dopo gli accertamenti del caso, ha verificato che effettivamente non risultava essere stata effettuata alcuna richiesta di autorizzazione al Comitato Regionale Lazio ed ha deferito alla Commissione Disciplinare Territoriale, Mario Belalba e Giuseppe Chianese, presidente rispettivamente del Gaeta e del Città di Minturno/Marina. L’avvocato Luca Sanzi, rappresentante della Procura Federale ha chiesto l’inibizione a 4 mesi dei due patron e l’ammenda di 500 euro ai due club. La commissione disciplinare, invece, d opo aver esaminato il contenuto degli atti in possesso ed accertate le responsabilità dei deferiti, ha ritenuto che, alla luce dei precedenti orientamenti per casi analoghi a questo, la sanzione poteva essere ridotta a due mesi inibizione, così come la multa, fissata a 400 euro. Una decisione che è prevista dalle norme vigenti, ma forse sarebbe opportuno che anche le tantissime altre amichevoli giocate in precampionato da altre società e riportate dai media venissero punite.

Gianni Ciufo per ilquotidianolatina.it 

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