Adesso vuole vederci chiaro anche il prefetto di Latina. Il porto commerciale di Gaeta è sotto la lente d’ingrandimento di istituzioni e organismi inquirenti, e in questo senso il lavoro del comitato contro le polveri, che dal vicino quartiere de La Piaja sta conducendo la propria battaglia, assume un ruolo centrale. Ieri mattina, infatti, gli uomini della Capitaneria di Porto, della polizia provinciale di Latina, della guardia di Finanza e dell’Arpa Lazio, hanno effettuato un primo sopralluogo in corrispondenza dei canali di smaltimento delle acque a mare.Una situazione che, solo alcuni giorni fa, è finita al centro dell’ennesimo esposto redatto dai membri del comitato e nel quale questi hanno denunciato la presenza di fortissimi odori provenire proprio da quei canali. Odori acri, quasi insopportabili, hanno ribadito ieri mattina nel corso di un briefing contestualmente all’attività in corso, dei quali non si conosce la provenienza. Mistero sul quale si concentreranno le indagini degli organismi intervenuti ieri, dopo un coordinamento interforze. Va detto che proprio quei canali convogliano gli scarichi industriali dell’Eni, che verso monte, ha il proprio immenso deposito di stoccaggio degli idrocarburi, oltre a raccogliere anche quelli di altre attività industriali, e non, presenti nell’area. Inoltre, nella stessa area, ma più in profondità, e con un percorso diverso che sfocia direttamente a mare, percorrono il proprio itinerario le acque che passano dal depuratore.E infatti ieri le primissime attività poste in essere, anzitutto di confronto col comitato, come detto, ma anche superficialmente di studio dell’area, ha riguardato quattro diversi fronti: acqua, aria, suolo e, appunto, sottosuolo. Questo perché, com’è noto, al centro delle battaglie, prima che i canali e i miasmi denunciati, ci sono le merci polverulenti, e un regolamento approvato nel 2012, che ne regolamenta la movimentazione, ma che non è mai stato davvero rispettato. Ne sono testimonianza i diversi blitz e verbali effettuati negli ultimi mesi da alcune delle forze dell’ordine presenti ieri. Inoltre poi gli uomini dell’Arpa hanno effettuato anche rilievi fonometrici. Nonostante ciò, ieri, non vi è stato nulla da riscontrare, né polveri e né miasmi. Certamente l’attenzione aumenta sul porto, e ora, anche il prefetto di Latina vuole approfondire il tema, specie per quanto riguarda la movimentazione di merci polverulenti.
fonte:http://www.h24notizie.com/news/2014/09/25/gaeta-blitz-interforze-al-porto-commerciale-anche-il-prefetto-vuole-vederci-chiaro/